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Attualità

Rifiuti che diventano risorsa, Casarano c’è

Progetto Awaster: economia circolare e sostenibilità al centro della seconda riunione a Spalato Dopo gli incontri in Croazia le delegazioni si ritroveranno in Italia, anche a Casarano

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Il comune di Casarano, rappresentato da Andrea Carrozzo (responsabile del Settore Lavori Pubblici, Urbanistica, Ambiente ed Ecologia) e Antonio Scorrano, ha partecipato alla seconda riunione del progetto europeo Awaster – Adopting Waste as Resource, svoltasi a Spalato, in Croazia.


Awaster, coordinato dall’Agenzia Regionale dell’Energia dell’Istria, vede la collaborazione di partner italiani e croati, tra cui il Gruppo di Azione Locale Venezia Orientale, SINLOC – Sistema Iniziative Locali Spa, l’Associazione SUNCE e il GAL LAG 5 della Regione Ragusa-Narenta.


Il progetto si propone di trasformare i rifiuti in risorsa, riducendo la produzione di scarti e promuovendo un uso responsabile dei materiali.

L’incontro ha offerto un’importante occasione per approfondire le strategie di gestione sostenibile dei rifiuti e promuovere i principi dell’economia circolare, in linea con gli obiettivi del Programma Interreg VI-A Italia-Croazia 2021/2027.


Durante la prima giornata, la delegazione di Casarano, ha partecipato all’attività formativa intitolata «Circular Economy Educational Approaches», tenutasi presso il Centro Multimediale di Spalato.


Il momento formativo ha gettato le basi per le discussioni successive, che si sono concentrate sulla pianificazione delle attività tecniche del progetto.


Nel corso dei lavori, il comune di Casarano ha presentato il proprio contributo, illustrando le iniziative mirate al coinvolgimento degli attori locali, tra cui studenti, operatori turistici, agricoli e industriali.

L’obiettivo principale del progetto è costruire un percorso condiviso con decisori politici, aziende e comunità locali, promuovendo una produzione responsabile e una gestione virtuosa dei rifiuti per ridurre l’inquinamento.


In questo contesto, Casarano, in qualità di coordinatore dell’Ambito di Raccolta Ottimale LE9, che comprende anche i comuni di Matino, Parabita, Specchia, Miggiano, Montesano Salentino e Ruffano, ha delineato le prossime iniziative.


Tra queste, l’istituzione di EcoLab nelle scuole del territorio e la definizione di una strategia congiunta per sensibilizzare gli operatori economici sull’importanza di adottare i principi dell’economia circolare.


L’iniziativa fa seguito all’incontro di aprile a Labin quando la delegazione di Casarano, composta dal sindaco Ottavio De Nuzzo e da Andrea Carrozzo, ha avuto un incontro bilaterale con il sindaco di Labin, Valter Glavičić.


Dopo i due incontri in Croazia ne sono previsti altri due in Italia (nel 2025, date da definire), uno a Venezia e l’altro proprio in Salento, a Casarano.


Intanto, evidenzia il sindaco Ottavio De Nuzzo, «la nostra città continua a distinguersi per il suo impegno nella gestione sostenibile dei rifiuti e nello sviluppo di iniziative innovative che rafforzano il suo ruolo di riferimento nel settore ambientale, sia a livello regionale che internazionale».


Ulteriori informazioni sul progetto e sulle attività sono reperibili sul sito ufficiale del Comune.


Attualità

La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

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A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.

Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.

«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.

Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».

“Bike economy” a Lecce e provincia Imprese attive Localizzazioni Addetti
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) 1 1 1
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di  biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita 3 3 1
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) 38 39 38
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) 10 15 13
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse  biciclette con pedalata elettrica assistita  15 30 23
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) 23 24 27
totale 90 112 103
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Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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