Attualità
Scuola di Formazione sulle Politiche Giovanili
Promossa da Regione Puglia, ARTI e ANCI Puglia, la prima edizione del percorso innovativo per amministratori locali che potranno partecipare con un amministratore o un’amministratrice comunale con delega alle politiche giovanili, affiancati dal proprio ufficio tecnico. Delli Noci: “Un percorso di formazione comune per programmare politiche giovanili sempre più al passo coi tempi”. Pascazio: “Importante continuare ad avvicinare i giovani alla politica, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella gestione della cosa pubblica ed intercettando le loro esigenze più concrete”

Presentata ila prima edizione della Scuola di Formazione sulle Politiche Giovanili, promossa da Regione Puglia, ARTI e ANCI Puglia: un percorso dedicato ad accompagnare amministratori e amministratrici locali nello sviluppo di politiche giovanili innovative, efficaci e partecipative.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di rafforzare le competenze delle amministrazioni locali, offrendo strumenti concreti e occasioni di confronto con le migliori pratiche nazionali ed europee.
La Scuola di Formazione si rivolge a 30 amministrazioni locali pugliesi, che potranno partecipare con un amministratore o un’amministratrice comunale con delega alle politiche giovanili, affiancati dal proprio ufficio tecnico.
Il programma prevede tre sessioni formative, da marzo a giugno, e una serie di approfondimenti online dedicati a temi specifici.
Tra gli elementi distintivi, una study visit a Bruxelles, durante la quale i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere da vicino le migliori pratiche europee e approfondire gli strumenti più avanzati nel campo delle politiche giovanili.
Durante l’incontro, i relatori hanno sottolineato l’importanza di questo nuovo percorso formativo per promuovere la crescita delle politiche giovanili in Puglia e favorire il dialogo tra le amministrazioni del territorio.
“Dare centralità alle politiche giovanili”, ha dichiarato Alessandro Delli Noci, assessore alle Politiche Giovanili, “significa avere degli amministratori e amministratrici che ne colgano le opportunità per i propri territori. Per questa ragione, abbiamo pensato ad un percorso comune di formazione in cui la Regione Puglia sostiene i Comuni in una sfida complessa e offre loro tutti gli strumenti per immaginare interventi che, partendo dall’ascolto e dalle esigenze dei giovani, diano loro la possibilità di usare direttamente risorse per sviluppare proprie idee e progetti”.
“Promuovere la cittadinanza attiva, l’impegno civico e favorire l’attivazione giovanile intesa come promozione del protagonismo e della piena e consapevole partecipazione delle persone giovani alla vita pubblica”, prosegue l’assessore, “sono obiettivi che stiamo perseguendo anche con la prima Legge sulle Politiche giovanili che sarà approvata in questi giorni”.
La presidente di ARTI, Agenzia regionale per la tecnologia, il trasferimento tecnologico e l’innovazione, Luisa Torsi, aggiunge: “La Scuola di formazione sulle politiche giovanili rappresenta per ARTI un’opportunità straordinaria per investire sul capitale umano delle amministrazioni locali pugliesi, fornendo strumenti concreti per progettare e attuare politiche innovative e partecipative rivolte ai giovani e alle giovani”.
Fiorenza Pascazio, presidente di ANCI Puglia, evidenzia la volontà di “continuare ad avvicinare i giovani alla politica, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella gestione della cosa pubblica ed intercettando le loro esigenze più concrete”.
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Attualità
Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»
Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.
Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente
«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».
«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».
Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.
«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».
Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».
Attualità
Seconda Giornata della Legalità a Marittima

Riceviamo e pubblichiamo
🎗 2^ GIORNATA DELLA LEGALITÀ 🎗
📍 Presso il giardino della Bottega Equo-Solidale Marittima
📅 18 Luglio 2025
🕣 Ore 20:30
Ci ritroviamo insieme per ricordare la Strage di Via D’Amelio e per rinnovare il nostro impegno collettivo per la giustizia, la memoria e la legalità.
🌱 Interverranno: 🔹 Avv. Francesco Capezza – Responsabile presidio Libera di Casarano
🔹 Nadia Rizzello – Presidente Associazione Angelica Pirtoli
✨ Al termine della serata, condivideremo un piccolo rinfresco con prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia – un gesto semplice, ma potente, che parla di riscatto e speranza.
Vi aspettiamo per fare memoria, costruire coscienza, e tessere insieme una comunità più libera.
📬 Info: esmarittima@libero.it
📞 338 7768095
Con il patrocinio della Pro Loco Acquaviva Marittima, del Comune di Diso e del Coordinamento Libera Lecce.
Attualità
Terzo Settore, c’è la legge regionale
Ritenuta una delle più evolute d’Italia per principi e valori. Gli oltre 8.600 enti, 45mila operatori e 250mila volontari, hanno ottenuto il riconoscimento di attori primari nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni

Giornata storica quella di ieri per il Terzo Settore pugliese!
Con l’approvazione della Legge regionale, a detta di molti, una delle più evolute d’Italia per i principi e i valori che in essa sono inverati, il Terzo Settore, con i suoi oltre 8.600 enti, gli oltre 45mila operatori e 250mila volontari, ha ottenuto il riconoscimento di attore primario nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni.
Si potranno, finalmente, superare approcci emergenziali e categorizzanti e restituire centralità alle persone, ai loro affetti, alle reti di riferimento, e soprattutto al diritto di progettare la vita di individui e comunità, secondo i propri tempi, desideri e condizioni.
Questa legge proietta il Terzo Settore dentro una più ampia dimensione del welfare.
Esso diventa principio attivo nel legare le relazioni tra cittadini, istituzioni, attori economici e territori in un’alleanza generativa, fondata sulla corresponsabilità e sull’amministrazione condivisa.
Il Forum del Terzo Settore Puglia esprime profonda soddisfazione per un traguardo che impegna i volontari a contribuire con ancora maggiore convinzione alla definizione delle linee guida sull’amministrazione condivisa, quale strumento fondamentale per rendere la legge pienamente attuativa e realmente trasformativa.
Perché, insomma, non resti solo una delle tante buone intenzioni o promessa non mantenuta.
Al Forum del Terzo Settore della Puglia aderiscono: ACLI, A.D.A., Adiconsum, AGESCI, AICS, ANFFAS, ANOLF, ANPAS, ANSPI, ANTEAS, ARCI, ASC, ASI, AUSER, AVO, CNCA, Comunità Emmanuel, Confcooperative Federsolidarietà, Consorzio Opus, CRI Croce Rossa Puglia, CSAIN, CSEN, CSI, ENDAS, Fidas, GRUPPI Vincenziano, Italia Nostra, Legacoop Sociali, Legambiente, MCL Movimento Cristiano Lavoratori, MODAVI, UISP, Uneba, UNPLI Pro Loco Puglia.
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