Cronaca
Femminicidio in casa: 81enne uccide la moglie

Un’altra drammatica pagina di cronaca si apre tra le vie di Lecce: una donna di 83 anni, Amalia Quarta, è stata uccisa in casa da un colpo di pistola sparato dal marito, Luigi Quarta, di 81 anni, mentre lei dormiva. I fatti si sono svolti poco dopo le 12:20 nella loro villetta di via Bernardino Bonifacio, nel quartiere San Pio.

Secondo le prime ricostruzioni, Amalia – coetanea del marito – è deceduta sul colpo per una ferita alla testa, causata da una pistola legalmente detenuta dall’uomo . Dopo aver compiuto il tragico gesto, Luigi Quarta ha chiamato lui stesso il numero unico per le emergenze, confessando il delitto.
L’intervento delle forze dell’ordine e del pubblico ministero

Pochi minuti dopo la chiamata al 118, sul posto sono arrivati Carabinieri e sanitari, che hanno trovato la vittima ormai priva di vita all’interno della camera da letto . L’uomo è stato accompagnato in caserma per essere interrogato dalle autorità, nella speranza di far luce sul movente e sulla dinamica esatta dei fatti.
Sul luogo dell’omicidio si è recato anche il pubblico ministero Alessandro Prontera, insieme ai militari della Scientifica, incaricati di svolgere rilievi e acquisire ogni elemento utile alle indagini .
Dietro al gesto: silenzi e domande
Il femminicidio, consumatosi all’interno di un’abitazione che avrebbe dovuto rappresentare un luogo di protezione, riporta al centro dell’attenzione il tema della violenza di genere all’interno delle mura domestiche.
Le autorità intendono ora ricostruire se vi fossero stati indizi o segni di malessere nella coppia, oppure motivi scatenanti dietro il gesto estremo.
Cronaca
Rubati farmaci al “Cardinale Panico” per decine di migliaia di euro

Nella notte appena trascorsa, ignoti si sono introdotti all’interno della farmacia ospedaliera dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase, riuscendo a trafugare numerose confezioni di farmaci, tra cui medicinali di alto valore economico e terapeutico.
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero forzato un infisso per accedere agli ambienti della farmacia interna. Una volta dentro, si sono mossi con rapidità e precisione, allontanandosi senza essere intercettati e facendo perdere le proprie tracce.
L’ammontare del danno è ancora in fase di quantificazione, ma i primi rilievi fanno pensare a un bottino consistente: si stima che siano stati sottratti farmaci per un valore di diverse decine di migliaia di euro. Tra questi, alcuni destinati a terapie oncologiche, notoriamente molto costosi e delicati da gestire.
Sul posto, questa mattina, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Tricase, che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini. Al momento non si esclude alcuna pista.
Le indagini sono in corso e proseguono nel massimo riserbo.
Cronaca
Spillano 40mila euro ad imprenditore galatinese con una truffa sul cellulare
Per non far destare alla vittima il minimo sospetto sull’intera operazione fraudolenta perfettamente architettata, solo nel corso dell’ultima telefonata l’imprenditore veniva invitato a recarsi presso gli Uffici della Polizia Postale di Lecce per denunciare il tentativo di truffa…

TRUFFA UN IMPRENDITORE, LA POLIZIA DI STATO LO INDIVIDUA E LO DENUNCIA. RECUPERATI 40.000 EURO.
Nello scorso mese di novembre, un imprenditore di Galatina si era presentato presso il locale Commissariato Polizia denunciando di essere stato vittima di phishing.
La vittima aveva riferito di aver ricevuto sulla propria utenza mobile personale un sms dal proprio istituto di credito ove gli era stato chiesto di confermare un pagamento di circa diecimila euro o, in alternativa, di contattare il numero verde contestualmente indicato sempre nel messaggio.
A quel punto, l’ignara vittima aveva contattato il numero del servizio clienti fornitogli ed un sedicente operatore bancario gli aveva riferito di essere riuscito a bloccare il suddetto pagamento di diecimila euro ma che c’era la possibilità che vi fosse il tentativo di un altro movimento, questa volta pari a circa cinquantamila euro.
Pochi minuti dopo, l’imprenditore veniva raggiunto da un’altra telefonata, nel corso della quale il sedicente operatore lo avvisava che, a breve, sarebbe stato contattato dal personale della Polizia della Questura di Lecce.
E così, come preannunciato, subito dopo, veniva raggiunto telefonicamente da un numero che coincideva con l’utenza fissa del centralino della locale Questura, e veniva invitato a seguire tutte le indicazioni che un fantomatico “operatore” gli avrebbe fornito per evitare di rimanere vittima di una truffa.
Seguiva un’altra chiamata, nella quale, il sedicente operatore bancario gli comunicava di spostare con immediatezza tutto il saldo su un conto corrente per il quale lui gli avrebbe fornito l’iban.
La vittima, certo di aver parlato con un “operatore di Polizia”, si recava presso il proprio istituto bancario e spostava il saldo sull’iban indicato dal truffatore.
Per non far destare alla vittima il minimo sospetto sull’intera operazione fraudolenta perfettamente architettata, solo nel corso dell’ultima telefonata l’imprenditore veniva invitato a recarsi presso gli Uffici della Polizia Postale di Lecce per denunciare il tentativo di truffa.
Il malcapitato, quindi, ingenuamente contattava gli Uffici della Sezione di Polizia Postale e, solo in questa occasione, dopo aver appreso che nessun operatore di Polizia lo aveva mai contattato, realizzava di essere stato vittima di una truffa perfettamente pianificata da parte di soggetti preparati alla commissione di questa specifica tipologia di reato e veniva invitato a sporgere denuncia/querela nel più vicino Ufficio di Polizia.
Nella giornata di ieri, gli agenti del Commissariato di Galatina, al termine dell’attività di indagine, hanno individuato il presunto autore della truffa, risultato essere un soggetto residente in Campania, già noto per analoghi fatti delittuosi.
Infine, grazie anche alla collaborazione di personale della Questura di Napoli, il truffatore è stato denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria e la somma sottoposta a sequestro, di circa quarantamila euro, risultata essere quella sottratta all’imprenditore galatinese, è stata recuperata e, su disposizione della Procura partenopea, restituita alla vittima.
Casarano
Furti nel centro di Casarano: arrestato ladro seriale
Fermato dopo mesi di indagini dei carabinieri. L’uomo, già sottoposto a misura di sicurezza, si allontanava di notte dalla comunità terapeutica per rubare. Diversi episodi tra gennaio e marzo ai danni di attività di ristorazione, negozi e anche un’automobile in sosta

Per mesi aveva messo in allarme commercianti e cittadini con una lunga scia di furti e tentativi di effrazione nelle ore notturne, colpendo attività di ristorazione, negozi e persino un’automobile in sosta. Grazie a un’indagine scrupolosa dei carabinieri della Stazione di Casarano, il responsabile dei raid è stato arrestato.
Si tratta di un uomo già sottoposto a misura di sicurezza presso una struttura sanitaria specializzata del territorio, da cui si sarebbe allontanato più volte durante la notte per compiere verosimilmente i furti.
Le indagini sono partite nei primi mesi dell’anno, dopo una serie di denunce da parte di commercianti del centro cittadino.
I colpi – avvenuti tra gennaio e marzo – seguivano uno schema ormai chiaro: serrature forzate, ingressi danneggiati, cassetti svuotati e piccoli importi di denaro contante sottratti.
In alcuni casi, l’uomo non è riuscito nel suo intento di rubare, ma ha lasciato alle sue spalle ingenti danni a carico delle vittime.
Tra i suoi obiettivi preferiti, bar, attività di ristorazione, negozi di alimentari e persino un tentativo di furto su un’auto parcheggiata.
A complicare il quadro, la condizione dell’uomo, già affidato a una comunità psichiatrica in cui avrebbe dovuto scontare una misura non detentiva. Tuttavia, la sua capacità di eludere la sorveglianza notturna e agire con rapidità ha richiesto un’attenta attività di osservazione dai Carabinieri, supportata anche dalle segnalazioni dei cittadini.
Determinanti, infatti, sono state proprio le collaborazioni spontanee di chi ha notato movimenti sospetti o ha assistito a episodi anomali, permettendo ai militari dell’Arma di intervenire e raccogliere elementi utili per l’identificazione.
L’indagine, molto articolata con acquisizione di immagini di videosorveglianza, raccolta di testimonianze varie ed altri riscontri oggettivi, ha consentito ai Carabinieri, coordinati e diretti dalla Procura della Repubblica di Lecce, di ricostruire il quadro accusatorio.
L’arrestato è stato quindi riconosciuto quale autore dei diversi episodi e sottoposto, su disposizione dell’autorità giudiziaria, alla misura degli arresti domiciliari da scontarsi presso la stessa struttura sanitaria dove era già ospitato.
Le indagini intanto continuano con i carabinieri della Stazione di Casarano che proseguono nel lavoro di raccolta elementi; nel frattempo l’autorità giudiziaria valuterà l’evolversi della posizione dell’uomo.
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