Attualità
Sgominata dai Carabinieri (14 arresti) la gang emergente del narcotraffico
Durante la notte appena trascorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo
Durante la notte appena trascorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo dell’11 BTG Puglia, due unità cinofile antidroga e delle Compagnie di Brindisi e Barletta, hanno arrestato 14 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente e rapine aggravate e continuate in concorso. L’operazione è stata eseguita su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Lecce Ercole Aprile su richiesta del P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia Elsa Valeria Mignone. Le indagini, avviate nel 2007 dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce, hanno preso le mosse dalle dichiarazioni rese da uno degli indagati arrestato dopo aver commesso, con due complici, una rapina in danno della filiale Unicredit di Martano il 27 settembre 2007. Nel corso dell’attività investigativa, sviluppatasi nei mesi successivi, anche con attività tecniche, è stata documentata l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, operante nelle province di Lecce e Brindisi. Sono stati altresì individuati gli autori di 10 rapine in banca, consumate nelle province di Lecce, Taranto e Bologna che, in taluni casi, hanno costituito un mezzo di autofinanziamento dell’associazione. In particolare, sono stati scoperti gli autori dei seguenti delitti:
– 19.09.2007 rapina presso Banca Unicredit di Monteroni di Lecce che fruttò un bottino di 7.000,00 euro;
– 27.09.2007 rapina presso Banca Unicredit di Martano durante la quale i malfattori asportarono 6.500,00 euro;
– 12.10.2007 rapina presso Banca di Roma filiale di Squinzano con bottino pari a 11.585,68 euro;
– 22.10.2007 rapina in Carmiano presso Banca Carime i rapinatori si impossessarono di 6.875,00 euro;
– 20.11.2007 in Tricase durante l’assalto alla filiale della Banca Intesa i rapinatori portarono via 1.800,00 euro;
– 22.11.2007 in Grottaglie (Ta) presso la filiale di Unicredit Banca i malviventi fuggirono con 15.830,00 euro;
– 29.11.2007 in Squinzano consumarono una rapina presso l’Agenzia della Banca di Roma con 1.251,79 euro di bottino;
– 04.12.2007 in Bologna l’assalto alla Banca Carime fruttò 7.000,00 euro;
– 30.11.2007 in Bologna i malviventi si impossessarono di oltre 90.000,00 euro presso la Banca Antonveneta;
– 24.10.2007 in Calimera fu tentata una rapina presso la Unicredit Banca;
Per consumare le rapine è stata adottata anche la tecnica del pendolarismo criminale. Alcuni rapinatori, infatti, sono giunti da Barletta, città di origine di uno degli arrestati, da anni risiede in provincia di Lecce e che fungeva da basista. Il metodo utilizzato è stato pressoché lo stesso. I rapinatori agivano a volto coperto da calzamaglia scura ed armati di taglierino con il quale minacciavano gli impiegati per farsi consegnare il denaro. Le indagini hanno anche documentato l’attività preparatoria dalla fase della ideazione a quella della consumazione.
Il sodalizio ha posto in essere anche un’attività di spaccio di stupefacenti come documentato dai sequestri effettuati (1 kg. di hashish e 300 grammi di cocaina circa) e dalle numerose cessioni al dettaglio a vari tossicodipendenti. Durante la fase esecutiva dell’ordinanza ed in seguito a perquisizione domiciliare, uno degli arrestati è stato trovato in possesso di gr. 1 di cocaina e materiale atto al confezionamento della droga (bilancino di precisione e sostanza da taglio), 49 cartucce calibro 9×21, 31 banconote false da 20 euro ciascuna. Complessivamente le persone denunciate sono 26, di cui quattordici attinte da misura cautelare in carcere e dodici già arrestate nel corso delle indagini. Tra questi anche Antonio Giannone detto “Palla”, assassinato a Lecce, sul pianerottolo di casa, il 6 aprile 2009. Gli arresti sono stati eseguiti a Lecce, Cavallino, Carmiano, Torchiarolo (Br) e Barletta. Quattro le notifiche in carcere nei confronti di altrettante persone detenute per altre cause.
Attualità
Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»
Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode
Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.
«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».
Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.
«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.
L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.
«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».
Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.
«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».
Attualità
Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026
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Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.
«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».
Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».
L’APPELLO
C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».
«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».
«CANDIDATO AUTOREVOLE»
La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».
LA PRESENTAZIONE
Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.
L’incontro è aperto alla cittadinanza.
Attualità
Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”
L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo
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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.
Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase.
Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.
Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.
Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi.
La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali.
Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.
In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.
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