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Copertino

Copertino: sindrome veneziana

Con l’approssimarsi della stagione autunnale e con i primi temporali, a Copertino si ripresenta un annoso problema: l’acqua alta. No, non siamo a Venezia ma proprio

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Con l’approssimarsi della stagione autunnale e con i primi temporali, a Copertino si ripresenta un annoso problema: l’acqua alta. No, non siamo a Venezia ma proprio a Copertino. Se non fosse per l’architettura del paesaggio e dell’ambiente, si direbbe quasi di essere in mezzo alla Laguna. A rendere la città salentina così simile al capoluogo veneto, consentiteci il paragone, è un problema che in questi giorni è ritornato alla ribalta con l’avvento delle prime piogge intense, ossia la manutenzione e la pulizia di tombini e griglie di raccolta delle acque meteoriche. Problema che ha indotto Mauro Valentino, vice presidente del Consiglio Comunale, a rivolgere un’interrogazione al sindaco Giuseppe Rosafio e all’assessore alla manutenzione Mario Martina. “La stagione delle piogge intense è oramai alle porte e con essa la legittima trepidazione ed angoscia di tanti nostri concittadini ostaggio dei continui e ripetuti allagamenti”, dice Valentino, “che ad ogni intenso acquazzone mettono seriamente in pericolo la loro incolumità causando danni ingenti alle abitazioni puntualmente inondate dalle acque. Premesso che la maggior parte del nostro territorio è oggetto di un oramai gravissimo dissesto idrogeologico a cui anche noi abbiamo dato un grosso contributo, in termini negativi ovviamente, con facili concessioni edilizie ed una cementificazione selvaggia che ha fortemente contribuito all’aggravarsi degli allagamenti, il mio pensiero va ad alcune vie in particolare funestate da tale problematica: via Cosimo Mariano, via Sciesa, via Toselli, via Turati, via Bari, via Puglia, via Lorè compreso il sottovia (nei pressi della villa comunale), primo tratto di via Corsica e potrei continuare”. Finora solo l’operosità dei cittadini copertinesi armati di buona volontà e attrezzi di fortuna hanno contribuito a liberare i tombini intasati e ad evitare problemi maggiori. Ma non è pensabile che possa essere sempre così. “È una situazione non più procrastinabile”, continua Valentino, “non è possibile contrastare tale emergenza con sporadici e singoli interventi, ove ve ne fossero, oppure attendendo che cadano dal cielo milioni di euro. E comunque, in attesa di risolutivi interventi straordinari, sarebbe opportuno che l’Amministrazione, in tale circostanza, si impegnasse a fare l’ordinario predisponendo ed inserendo tra le priorità d’intervento, nel mese di settembre, la pulizia dei tombini, delle griglie, delle bocche di scarico, delle vasche di accumulo in via Toselli e Sciesa, al fine di scongiurare o limitare l’entità degli allagamenti”. Secondo Valentino, prevenzione e programmazione dovrebbero essere parole d’ordine a Palazzo Briganti nell’affrontare le annose problematiche legate alla mancata pulizia di tombini e griglie che hanno sempre rappresentato la principale causa degli allagamenti nelle strade cittadine. La risposta dell’Amministrazione comunale non si è fatta attendere. È già cominciata, infatti, ad opera della Multiservizi Spa, il dragaggio e la pulizia della rete pluviale cittadina. “Apprezziamo la premura del consigliere Valentino nel segnalare il problema”, dice l’assessore alla manutenzione Mario Martina, “ma vogliamo assicurare alla cittadinanza che l’intervento avviato era stato già programmato proprio per questo mese di settembre al fine di non farci trovare spiazzati in vista dei temporali autunnali. Certamente non si tratta di un intervento radicale”, prosegue Martina, “in quanto le finanze comunali non lo consentono, ma siamo sicuri che quanto abbiamo predisposto limiterà senz’altro danni e disagi alla popolazione”. Chissà, forse Copertino perderà un po’ di romanticismo senza l’acqua alta, ma almeno si potrà uscire tranquillamente da casa senza correre il rischio di essere inondati…


Massimo Alligri

Attualità

Le offerte di lavoro della settimana

Il 14° Report settimanale di Arpal Puglia, Ambito Territoriale di Lecce. In provincia 569 posti di lavoro disponibili. Ecco come candidarsi

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Nel quattordicesimo Report settimanale delle offerte di lavoro, che precede la celebrazione della festa dei lavoratori del primo maggio, si contano 185 annunci, per un totale di 569 posti disponibili.

In cima il settore turistico con 271 posizioni aperte: in testa vi è la costa ionica (95 posti disponibili), seguita da quella adriatica (75), dal Capo di Leuca (69), dall’entroterra (27) e da Lecce e nord Salento (5).

Nel comparto edile, i posti a disposizione sono 111; tre in quello delle pulizie e multiservizi.

Si trovano 12 posizioni nel settore trasporti e riparazione veicoli; 35 nel commercio; 16 nel settore amministrativo e informatico e 4 in quello pedagogico.
Nella sanità privata e nei servizi alla persona, sono 25 le figure richieste.

Si prosegue con 20 offerte nel settore agricolo, agroalimentare e ambiente; 10 nelle telecomunicazioni; 10 nel settore bellezza e benessere; 32 nel tessile-abbigliamento-calzaturiero; 4 nell’industria del legno e 16 nel metalmeccanico.
Sono numerose anche le opportunità di lavoro diffuse dalla rete europea dei servizi per l’impiego Eures.
Le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina FacebookCentri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid direttamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it.

In alternativa, possono essere accolte via mail o allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER LEGGERE IL 14° REPORT ARPAL PER LA PROVINCIA DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE CLICCA QUI

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Attualità

Meteo: siamo ad Aprile ma l’inverno continua…

Il sole ormai alto sull’orizzonte mitigherà certamente il clima diurno, ma in montagna farà decisamente freddo per il periodo, mentre nottetempo e in pianura le minime potranno scendere sotto i 5-7°C anche in pianura.

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Secondo le previsioni di 3bmeteo.com, “Proseguirà per almeno altri 8 giorni la fase fredda con temperature sotto la media per via dei venti in discesa dall’Artico. Tempo spesso instabile con ulteriori rovesci e temporali; lunedì neve anche a quote collinari al Nord”

Anche nei prossimi giorni, e almeno fino al 25 aprile, l’Italia sarà interessata da correnti provenienti dalle latitudini artiche, quindi decisamente fredde per il periodo, riportandoci indietro di oltre un mese sul calendario.

Il sole ormai alto sull’orizzonte mitigherà certamente il clima diurno, ma in montagna farà decisamente freddo per il periodo, mentre nottetempo e in pianura le minime potranno scendere sotto i 5-7°C anche in pianura.

Ciò manderà in sofferenza la vegetazione, e relativa fioritura, che peraltro si era risvegliata con largo anticipo durante la fasi di caldo anomalo di marzo e dei primi giorni di aprile.

Tra sabato e domenica un nuovo impulso di matrice artica attraverserà l’Italia portando rovesci e temporali sparsi, localmente accompagnati da grandinate anche di una certa rilevanza, maggiormente coinvolto il Centrosud con la neve che potrà spingersi fin sotto i 1000m in Appennino durante i rovesci più intensi. Le temperature saranno in generale spesso sotto la media”.

Tra lunedì e martedì prossimo prenderà inoltre vita una nuova depressione sui mari italiani, con ulteriori piogge e temporali sparsi su gran parte dello Stivale, pur distribuiti in modo estremamente irregolare.

Volgendo lo sguardo al medio termine, sembra molto probabile che questa fase instabile e decisamente fresca possa protrarsi fino al 25 aprile, prima di una successiva possibile graduale stabilizzazione atmosferica contestualmente ad un addolcimento termico.

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Copertino

Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…

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I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.

I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.

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