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Caro-mutui: i consigli e il supporto di Adoc Lecce

Il perdurare della recessione ha messo in ginocchio migliaia di famiglie, con la conseguente riduzione delle capacità reddituali, anche a causa del dilagare della disoccupazione

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Il perdurare della recessione ha messo in ginocchio migliaia di famiglie, con la conseguente riduzione delle capacità reddituali, anche a causa del dilagare della disoccupazione e quindi delle possibilità di accesso al credito. Spesso chi perde il lavoro è anche colui che ha famiglia e che si trova a pagare un mutuo acceso per l’acquisto della casa familiare, a cui non riesce più a far fronte. Negli ultimi mesi, Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) ha accolto numerose richieste di intervento e d’aiuto da parte di famiglie monoreddito che vivono in questo duro contesto economico-sociale, nel quale è sempre più difficile trovare una soluzione alla sostenibilità del debito. L’ABI ha messo in atto un progetto a sostegno del mercato creditizio, siglando la cosiddetta moratoria “Piano famiglie”, volta a far fronte alla sostenibilità finanziaria nelle operazioni di concessione del credito alle stesse, consentendo alle famiglie stesse di richiedere alle banche la sospensione delle rate di mutuo, nelle ipotesi in cui versino in difficoltà a causa della crisi economica che le colpisce. L’iniziativa consente la sospensione dei mutui, su istanza del cliente e può essere concessa per 12 mesi e per una sola volta, nel momento in cui si verificano determinate situazioni  o eventi specifici, tra cui l’insorgere dello stato di disoccupazione, di condizioni di non autosufficienza, di sospensioni lavorative o riduzioni dell’orario di lavoro, nei casi di trattamento di sostegno al reddito. Le richieste di sospensione potranno essere inoltrate dai clienti alle banche, qualora risultino aderenti, entro il 31 gennaio 2011, compilando un apposito modulo sottoscritto e correlato degli opportuni documenti atti a provare la possibile concessione del beneficio. ADOC, insieme con altre associazioni di consumatori che hanno siglato l’accordo con ABI, intende impegnarsi con spirito di collaborazione e cooperazione, assicurando la corretta informazione  sul nostro territorio ai soggetti potenziali beneficiari di detta iniziativa, offrendo loro assistenza e consulenza gratuita per l’espletamento delle pratiche di richiesta di sospensione con le banche interessate. Occorre segnalare che ancora poche siano le banche aderenti alla moratoria sui mutui siglata da ABI a sostegno delle famiglie in crisi (significativa, infatti, è l’assenza dei grandi gruppi bancari tra le banche aderenti). Si auspica che questi possano impegnarsi ad espletare le procedure di adesione, per un corretto, efficiente e stabile sviluppo del  mercato creditizio e dell’accesso al credito per le famiglie secondo quanto proposto da ABI. Adoc Lecce è a disposizione di cittadini per ogni segnalazione e ricorda che la propria sede è aperta tutti i giorni (escluso sabato e festivi) dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, in via P. Palumbo, 2, a Lecce, tel. 0832/246667, e-mail: lecce@adocpuglia.it. Per contatti, numero telefonico presidente: 347/5599703.


Avv. Alessandro Presicce – Segreteria provinciale ADOC Lecce

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Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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