News & Salento
E’ senza assicurazione ed alla vista dei Finanzieri si dà alla fuga
Tenta di sfuggire al posto di controllo delle Fiamme Gialle con la propria auto priva di copertura assicurativa obbligatoria e, come se non bastasse, passa con il semaforo rosso.
Tenta di sfuggire al posto di controllo delle Fiamme Gialle con la propria auto priva di copertura assicurativa obbligatoria e, come se non bastasse, passa con il semaforo rosso. Un automobilista della provincia di Lecce, incurante delle conseguenze di una guida sconsiderata, non solo ha attraversato a gran velocità un incrocio semaforico con segnale rosso e in pieno centro cittadino, ma ha cercato addirittura di darsi alla fuga dopo che una pattuglia di Finanzieri gli aveva intimato l’alt. Dopo un breve inseguimento a sirene spiegate per le vie del centro abitato, i Baschi Verdi della Compagnia di Lecce sono riusciti ad interrompere la pericolosa fuga del giovane. Immediatamente è stato redatto un verbale per un importo pari a circa 1.500 euro oltre al sequestro del veicolo ed alla denuncia a piede libero del responsabile alla locale Procura della Repubblica per resistenza a Pubblico Ufficiale.
La GdF sequestra quasi mille articoli privi di etichettatura merceologica
Ad un commerciante al dettaglio di abbigliamento ed accessori, di un paese del sud Salento, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno sequestrato quasi 1000 articoli di bigiotteria, tra cui 384 orecchini, 76 collane, 76 collane, 91 bracciali, 90 piercing, 210 fermacapelli, 84 ciabatte, 20 cinture. Il responsabile è stato segnalato al competente organo amministrativo per violazione alla normativa che prevede il divieto di commercio sul territorio nazionale di qualsiasi prodotto o confezione di prodotto che non riporti, in forme chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni merceologiche e di sicurezza; per l’inosservanza delle citate disposizioni, al trasgressore sarà comminata una sanzione amministrativa da 516 a 25.823 euro.
Ed a Lecce sequestrati 143 accessori di abbigliamento contraffatti
I Finanzieri della locale Compagnia della Guardia di Finanza hanno sequestrato in un negozio 143 fermagli per capelli che riproducevano alcune delle più famose “griffe” di moda del momento (Burberry, Chanel, Louis Vuitton, Hello KittY, BettY Boop). Si tratta di un ulteriore colpo alla commercializzazione illegale di prodotti potenzialmente pericolosi, esercitata generalmente da cittadini di origine extracomunitaria. I prodotti in questione erano sprovvisti di etichettatura, di cui si disconosce la composizione del materia impiegato, il luogo di fabbricazione, l’azienda produttrice e l’importatore nonché le precauzioni d’ uso. Il responsabile è stato deferito alla Autorità Giudiziaria con il sequestro della merce.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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