News & Salento
San Donato: “I treni della Sud Est come quelli dei deportati”
E’ veramente insopportabile la situazione che si ritrovano a vivere gli studenti pendolari di San Donato e Galugnano che la mattina presto si recano in stazione
E’ veramente insopportabile la situazione che si ritrovano a vivere gli studenti pendolari di San Donato e Galugnano che la mattina presto si recano in stazione per prendere il treno per Lecce. E’ successo che nei giorni scorsi dei ragazzi non sono potuti salire sul treno perché a bordo non c’era posto nemmeno per uno zaino. Studenti ammassati uno sull’altro in treni fatiscenti , dove si soffre il caldo e la sicurezza praticamente non esiste. A denunciare questa situazione di assoluta precarietà è il sindaco di San Donato, Ezio Conte, che punta l’indice contro la Direzione delle Ferrovie Sud Est di Bari esortando i responsabili del servizio di trasporto a garantire una mobilità adeguata alle esigenze dei tanti pendolari che ogni mattina dal Capo di Leuca si recano a Lecce per motivi di studio e di lavoro. “Informato della grave situazione dai miei concittadini, mi sono recato personalmente presso il casello ferroviario del paese per verificare il disagio dei passeggeri”, dice il primo cittadino, “e ho assistito a delle scene veramente avvilenti. I ragazzi vogliono andare a scuola e per salire sul treno si devono spintonare per trovare lo spazio minimo per restare, naturalmente in piedi, ed arrivare a Lecce. Mi sono ritornate alla mente immagini di treni stracolmi di deportati che facevano l’ultimo viaggio. Nel 2010 non è possibile che il sistema di trasporti di questo nostro territorio sia così inadeguato e privo dei più basilari sistemi di efficienza e sicurezza. Il tempo, per i treni della Sud Est, non sembra passare mai, i tempi di percorrenza sono sempre gli stessi da quarant’anni, treni lenti, vetusti che non si adeguano agli sviluppi tecnologici. Eppure la Regione Puglia ha proprio recentemente acquistato nuovi treni che però sono stati destinati ad altre tratte trascurando come sempre il territorio della provincia di Lecce che è tra i più popolosi della regione”. Ezio Conte si rivolge al Gruppo SUD EST ed anche all’Assessorato Regionale ai Trasporti per un intervento immediato volto a potenziare il servizio di trasporto e rendendo la vita dei pendolari meno faticosa e stressante.
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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