Attualità
Tricase, Piceci: “Mi hanno fatto fuori!”
Nella già ingarbugliata situazione politica che vive oggi Tricase, quest’intervista a Rocco Piceci, ex assessore del PdL, se da un lato porta lui a personali chiarimenti
Nella già ingarbugliata situazione politica che vive oggi Tricase, quest’intervista a Rocco Piceci, ex assessore del PdL, se da un lato porta lui a personali chiarimenti ed a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, dall’altro non fa che accrescere dubbi e passaggi oscuri della vita amministrativa locale dal momento dell’elezione a sindaco di Antonio Musarò nell’aprile 2008. Piceci, eletto consigliere, poi nominato assessore all’Urbanistica (durò circa un anno e mezzo), quindi “trasferito” alle Attività Produttive (per un altro annetto), infine “epurato”, come si definisce lui stesso, a fine giugno scorso dall’ennesimo rimpasto del primo cittadino, dice la sua sull’esperienza maturata fin qui, sul futuro di questa Amministrazione e sul caos in seno al suo stesso partito (“anche perché continuo ad ascoltare ed a leggere tante inesattezze e c’è gente che si accolla meriti che invece appartengono al sottoscritto, che ha dato anima e corpo per il bene della comunità”).
Il rapporto con il Sindaco
“Non è mai esistito feeling. Un rapporto nato male, sin dai tempi della sua candidatura. In primo luogo per il fatto stesso della sua collocazione politica, rimasta incerta fino all’ultimo. Diciamo che poi si “concordò” sul suo nome per una “strategia di vittoria”, non certo per sue esplicite né mai esplicitate convinzioni politiche. In due anni da Assessore, sono sempre stato visto come il “bastian contrario”, e tuttavia le mie perplessità su moltissime decisioni del Sindaco e della stessa Giunta erano fondate e, ad oggi, abbondantemente dimostrate, dagli attuali e continui minestroni e dalla totale assenza di amalgama e di capacità gestionale dell’Amministrazione. Il rapporto con Musarò è poi finito peggio del prevedibile visto che non vedeva(no) l’ora di epurarmi. Per il Sindaco ero la persona meno adatta a condividere i suoi meriti, appartenendo io ad un partito forte, del quale lui, per inciso, non fa ancora parte. Senza ombra di dubbio, Musarò ha tracciato un disegno preciso, che prevedeva di tenermi buono per un paio d’anni e poi di “trombarmi”. Nonostante tutto, però, la mia delusione maggiore ha riguardato l’aspetto umano: nessuno, fra i miei ormai ex colleghi Assessori, che si fosse degnato di una telefonata di solidarietà! Mi aspettavo, infatti, che avrebbero ricambiato quella da me espressa a ciascuno degli epurati in ogni cosiddetto “rimpasto” secondo la pratica tanto cara a Musarò”.
Progetti di valorizzazione e di qualificazione della rete commerciale
“E’ un progetto costruito e conseguito da me con sudore, sin da quando ne fu pubblicato il bando, e che condivido esclusivamente con Confcommercio ed Associazione Commercianti Tricase! Ora che la Regione ha concesso al Comune di Tricase il contributo massimo previsto per i Comuni con popolazione inferiore a 80mila abitanti, cioè 100mila euro su 200.250,00 euro di spesa prevista, non posso che essere felicissimo per la nostra città, ma non posso proprio sentire il PD locale che ne attribuisce i meriti alla Giunta regionale di centrosinistra”.
Strumentazione urbanistica
“Misteriosamente la proceduta dei Piani Urbanistici Territoriali Tematici è stata bloccata dal Sindaco, dal nuovo dirigente dell’Ufficio Urbanistica (arch. Biagio Martella, Ndr) e dall’Assessore al ramo (Luana Greco, Ndr): la strumentazione urbanistica è ferma al DAU (Dipartimento Architettura Urbanistica) dell’Università di Bari, nonostante io da oltre un anno (“e dopo che nessuno l’aveva fatto per oltre trent’anni”) avessi aggiornato l’intera cartografia di Tricase, attuando i PUTT insieme al suddetto Dipartimento. Il Piano, dunque, l’avevamo ultimato. Che fine abbia fatto ora non lo so: forse i nuovi incaricati stanno lavorando più di me e ci vuole tempo… Oppure il mio Piano non piace o non piace Rocco Piceci… Ma un fatto è certo: l’attività urbanistica oggi è ferma, altro che sbandierato snellimento”.
Il PUG
“Ho chiuso la trattativa con i redattori del PUG, in piedi da ben 27 anni, per un importo di 30mila euro onnicomprensivi a fronte di una richiesta di 80mila euro! Forse ho sbagliato?”.
Il Porto e le altre opere
“E’ stato un progetto… come dire… ermetico. Al punto tale che nessuno lo ha mai visto. Così come per tutte le altre opere, mai messe sul tavolo e condivise né con la maggioranza né con l’esecutivo. Pur avendo preso parte alle misurazioni, peraltro con miei strumenti, come accaduto per la rotatoria di via Olimpica, io non ho mai visto progetti di sorta. E quando è capitato che segnalassi aspetti che non andavano, sono sempre stato tacciato di essere prevenuto. Eppure, e purtroppo, i fatti mi danno ragione: per via Olimpica, ad esempio, avevo detto al Sindaco che la rotatoria andava fatta in quota, non a dislivello, e che i pullman ed i camion non ce l’avrebbero fatta ad effettuare la curva; gli dissi anche che in quel modo gli ingressi delle abitazioni si sarebbero allagati ad ogni minima pioggia. Non ho mai ricevuto risposta, ma gli autisti hanno appurato a proprio spese che da lì non ce la fanno a passare ed ai primi acquazzoni di fine estate, per entrare in quelle case i cittadini hanno avuto bisogno della barca… Per non parlare dei lavori in via Roma e via Cadorna: avevo detto al Sindaco di pazientare un attimo prima di procedere perché avevo rilevato grosse incongruenze con lo stato dei luoghi (sbagliati i passaggi per i portatori di handicap, i pali lungo il percorso, le centraline Enel, i parcheggi, ecc.). Non mi ha dato ascolto. La cosa più strana, poi, era che tutti i progetti arrivavano in Giunta l’ultimo giorno utile per l’approvazione della richiesta di contributo, per cui, per non perdere i soldi, bisognava far passare tutto senza avere la possibilità di correggere gli errori perché ormai giunti al tempo massimo per l’approvazione”.
La scuola di Lucugnano
“Quid est?”…vi risponderebbero con aria serafica gli attuali amministratori, se non fosse che anche questo è argomento troppo… ermetico!”.
La Zona Industriale
“Su mio interessamento, non appena ricevuto l’Assessorato alle Attività Produttive, è stato nuovamente istituito il fondo di rotazione di 100mila euro per agevolare le aziende che volessero investire nella Zona Industriale, ferma da tempo immemorabile (“e qualcuno, sul famoso libricino dato alle stampe dall’Amministrazione, aveva sbandierato come problema già risolto”)”.
La vicenda dell’Adelchi
“Mi ci sono buttato a capofitto: per i lavoratori è pronto un progetto europeo di “Inclusione Sociale”, redatto con l’Università del Salento ed al quale il Sindaco, preciso, non ha mai partecipato. Oggi vi sono tutti i pareri per la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune, l’Università ed il Gruppo Espero; il protocollo sarà allargato ai 32 Comuni interessati dal dramma degli operai Adelchi”.
I “dissidenti” (i quattro Consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza)
“Approvo in pieno la loro azione per quanto concerne le richieste che stanno alla base della loro “fuoriuscita”. “Fuoriuscita”, poi, da che? Sarebbe da chiarire, dal momento che, al pari dell’adesione non ufficiale né ufficializzata di Musarò e dei suoi seguaci al PdL, così non mi risultato “fuoriuscite” ma semplici e perfino ovvie prese di posizione nette e oggettivamente volte a favorire la comunità e il rispetto del voto dei cittadini. I “dissidenti” sono stati politicamente strumentalizzati: di essi si parla solo del loro voto contrario in Consiglio (“quelle rare volte che è stato convocato”), ma non ci si sforza di capirne davvero le motivazioni. E’ una storia che si ripete: dopo ci sarà sempre la possibilità per qualcuno di dire “è colpa loro”.
Il PdL tricasino
“Non è certo rappresentato dai transfughi per opportunità o da chi ha sempre fatto tutto nel chiuso di casa sua o della sua azienda mentre gli altri lavoravano. Molti si autoincensano e si definiscono appartenenti al partito solo per il fatto di apporsi la tessera sul petto. L’attuale capogruppo? Per me, politicamente, è Rocco Martella, almeno fino a che non ci sarà ufficialmente il cosiddetto passaggio di consegne in Consiglio Comunale. E lo stesso dicasi per il sindaco Musarò ed altri soggetti, che ritengo non siano da considerarsi appartenenti al PdL fino a quando non ci sarà questo passaggio”.
Il futuro dell’Amministrazione Musarò
“Beh, a livello di numeri è noto che l’ago della bilancia sia rappresentato dall’UdC, dai consiglieri Mario Turco e Giuseppe Piccinni ed aggiungo anche Enzo De Rinaldis proprio per quanto detto prima, ossia che agli atti del Consiglio non esiste ancora alcuna traccia del suo trasferimento al PdL. Ciò precisato, presumo e non ho attualmente ragione di dubitare che questa Amministrazione durerà ancora e durerà fino a quanto lo vorrà l’UdC, perché è proprio l’UdC che la farà galleggiare finché ci sarà questa volontà politica. E certamente, a fine mandato, l’UdC sceglierà come meglio regolarsi…!”.
Il voto all’Amministrazione Musarò
“Ad essere buoni, non più di 3. Altri due-tre anni così e Tricase dovrà davvero ricominciare tutto daccapo”.
Federico Scarascia
Attualità
“Maratona della Salute”, protagonisti i medici con 50 anni di laurea
La cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce…
Gli eventi 2025 legati alla “Maratona della Salute” giungono al culmine con la cerimonia in programma domani, 15 dicembre, alle 20.30, al Teatro Apollo di Lecce, che vedrà protagonisti i medici che hanno raggiunto i 50 anni dalla laurea, i nuovi iscritti all’Ordine, le scuole e le istituzioni che hanno condiviso un percorso di sensibilizzazione collettiva sui temi della prevenzione, della salute e dei corretti stili di vita.
L’iniziativa è promossa dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Lecce, che attraverso la “Maratona della Salute” ha costruito una rete territoriale capace di coinvolgere enti, università, istituzioni sanitarie, associazioni di volontariato e realtà culturali. Tra i partner del progetto figurano UniSalento, Asl Lecce, OPI Lecce, Comune e Provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Croce Rossa Italiana – Comitato di Lecce, Cittadinanzattiva Gallipoli e Casarano.
Nel corso della serata saranno premiati i licei Banzi e Palmieri di Lecce, che hanno realizzato video dedicati agli eventi e ai messaggi della Maratona della Salute, contribuendo a diffondere tra i giovani la cultura della prevenzione. Un riconoscimento speciale sarà inoltre conferito all’Unione Sportiva Lecce per la sensibilità dimostrata nell’aderire alla campagna dell’Ordine contro la violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari.
La cerimonia sarà arricchita da momenti di spettacolo con Andrea Baccassino, I Cantori di Ippocrate e il Jab Quartet, e sarà condotta dalla giornalista Daniela Panzera.
«Questo appuntamento – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce, Antonio Giovanni De Maria – rappresenta un momento di grande valore simbolico e umano. Celebriamo i colleghi che hanno dedicato una vita intera alla professione medica, accogliamo i giovani che oggi scelgono di intraprendere questo percorso e ribadiamo il ruolo sociale del medico come presidio di fiducia e prossimità. La “Maratona della Salute”, che si concluderà a ottobre 2026 ha dimostrato che la tutela della salute deve diventare un obiettivo condiviso, costruito insieme alle istituzioni, al mondo della scuola, dello sport e del volontariato».
Il presidente conclude: «In un momento storico complesso, in cui i medici sono sempre più esposti a tensioni e aggressioni, riaffermiamo il valore della relazione medico-paziente e del rispetto reciproco come fondamento del sistema sanitario. La risposta del territorio ci incoraggia a proseguire su questa strada, investendo nella prevenzione, nella cultura della salute e nella partecipazione attiva dei cittadini».
La cerimonia conclusiva della “Maratona della Salute” vuole essere anche un momento di restituzione alla comunità di quanto realizzato nel corso dei mesi, attraverso incontri pubblici, attività divulgative, iniziative sportive e culturali. Un percorso che ha rafforzato il dialogo tra professionisti sanitari e cittadini, promuovendo consapevolezza, responsabilità e partecipazione, con l’obiettivo di rendere la prevenzione un valore quotidiano e condiviso.
L’evento al Teatro Apollo intende così celebrare non solo l’eccellenza professionale, ma anche il senso di comunità e la collaborazione tra istituzioni, scuola e società civile, elementi indispensabili per una sanità più vicina alle persone e attenta ai bisogni emergenti del territorio salentino. Oggi e domani. Sempre.
Attualità
Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.
Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.
Il video
Attualità
Donate letto e pittura che umanizza al Vito Fazzi
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia…”
Donato un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto all’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi. Un investimento concreto per il benessere delle mamme.
Sono stati presentati e donati un letto da parto e l’umanizzazione pittorica di tre sale parto ispirate ai fiori narciso, viola e peonia per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
E’ un gesto di solidarietà che acquista un significato ancora più profondo perché compiuto in prossimità delle festività natalizie, periodo simbolo di nascita e rinascita.
In questo clima di rinnovamento, l’Organizzazione di Volontariato Cuore e mani aperte ODV ha presentato queste due importanti donazioni, inserendosi pienamente nella missione dell’associazione: umanizzare le cure e gli spazi ospedalieri affinché ogni persona si senta accolta, rispettata e accompagnata.
Grazie alla collaborazione con Deghi S.p.A., l’associazione ha donato un letto da parto modello AVE2, una dotazione tecnologica di alto livello e dal valore economico rilevante.
Il letto, progettato per migliorare comfort, sicurezza ed ergonomia, contribuisce a rendere l’esperienza del parto più serena e centrata sulle esigenze della donna.
Al valore tecnologico si aggiunge un investimento dall’impatto psicologico profondo: l’umanizzazione pittorica di tre sale parto, resa possibile grazie ai contribuenti che hanno scelto di destinare il 5×1000 a Cuore e mani aperte ODV. Le sale, ispirate ai fiori narciso, viola e peonia, sono state trasformate in luoghi più accoglienti, distensivi e armoniosi, capaci di ridurre ansia e stress, favorire il benessere emotivo e offrire alle future mamme un ambiente che parla di delicatezza, cura e speranza.
Un intervento che sottolinea come la qualità dell’assistenza non dipenda solo dai dispositivi clinici, ma anche dagli spazi e dall’atmosfera che circondano le persone in un momento intenso come quello del parto. E proprio nel periodo dell’anno che celebra la nascita, questa iniziativa vuole essere un segno tangibile di vicinanza, bellezza e umanità.
“Dicembre è quel periodo dell’anno che si riveste di luci, profumi e colori che parlano di vita, amore e famiglia, è la ricerca di un alloggio che possa accogliere e proteggere, un racconto che parla di una nascita e quindi della vita” – sono queste le parole con cui don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – “Quando una nuova vita inizia il nostro mondo cambia e ci rendiamo conto di essere protagonisti di un miracolo, del senso più profondo del nostro essere. Poco meno di un mese fa abbiamo fatto una donazione pensando ai bambini che nascono prematuri, ma innegabilmente anche le gravidanze che arrivano al termine portano con loro ansie e paure e l’umanizzazione pittorica diventa una carezza silenziosa che allevia la tensione. Con questa donazione speriamo di riuscire ad accompagnare le donne che stanno dando la vita in un’esperienza che possano ricordare in assenza della paura. Vogliamo che nel momento in cui sentiranno sul seno il corpicino dei loro piccoli possano ricordarsi del Narciso, simbolo di rinascita e nuovi inizi o della Viola che simboleggia la modestia e l’umiltà o ancora della Peonia che nel significato dei fiori richiama la prosperità, l’amore e la felicità. E forse loro insegneranno a questi bambini e bambine a coltivare questa bellezza.
Ancora una volta la nostra Associazione ha camminato insieme ad altri, perché lì dove la solidarietà unisce più cuori che amano e mani che aiutano, non c’è nulla di impossibile. Ed è così che in collaborazione con Deghi s.p.a. abbiamo realizzato la donazione del letto da parto. Deghi è una realtà consolidata nel nostro territorio e non è nuova ai gesti di solidarietà e noi siamo lieti di condividere un tratto di strada insieme.
E visto che la solidarietà è il riflesso dell’amore e che esso più è forte più sono le persone che si uniscono, l’umanizzazione pittorica delle tre sale parto è stata resa possibile da tutte le donazioni ricevute dal 5 per mille, un gesto semplice d’amore che racchiude in se tutto l’amore di Dio.”
“Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte ODV, sempre attenta ai bisogni dei pazienti, delle donne in questo caso, al loro benessere psicofisico e all’accoglienza nei nostri reparti. La donazione della decorazione pittorica di tre sale parto e il letto da parto si inseriscono nel percorso di umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura che da tempo sosteniamo e supportiamo con convinzione. Le associazioni arrivano con efficacia dove noi a volte, per le ragioni più diverse, non riusciamo a intervenire. Motivo in più per dire loro Grazie di cuore” ha commentato il Direttore generale di ASL Lecce Stefano Rossi.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è fondatore e presidente. L’Associazione ha saputo rendersi luogo di cura e rifugio per chi sta affrontando una sfida per la vita e crede nella potenza di un sorriso, attraverso la clownterapia, la Bimbulanza, la Casa di accoglienza e tanti altri progetti.
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