News & Salento
Torre Pali: pensionato attaccato da pitbull, lo salvano i Carabinieri
Alle 9,10 circa di questa mattina un pensionato di Salve ha chiesto, tramite il numero unico europeo di emergenza 112, l’intervento dei Carabinieri presso la propria
Alle 9,10 circa di questa mattina un pensionato di Salve ha chiesto, tramite il numero unico europeo di emergenza 112, l’intervento dei Carabinieri presso la propria casa di campagna, a Torre Pali. La richiesta era dovuta alla presenza di due pitbull, entrambi sprovvisti di guinzaglio e museruola, i quali si erano introdotti nel giardino dell’abitazione dell’uomo tenendo fra le fauci un cane di razza setter irlandese agonizzante. Alla vista del pensionato e di altre due persone lì presenti, i pitbull si erano avventati verso di loro non riuscendo ad aggredirle solo perché le stesse si erano immediatamente rifugiate all’interno di un’auto. A Torre Pali sono stati subito inviati i Carabinieri di Salve, i quali, giunti sul posto, hanno notato, ancora chiuse all’interno della macchina e visibilmente spaventate, le persone che avevano composto il 112. Rassicurati dalla presenza dei militari, i tre sono scesi dal veicolo ed hanno raggiunto i Carabinieri, ai quali hanno riferito nuovamente quanto accaduto aggiungendo, inoltre, che la coppia di pitbull, dopo aver tentato di assalirli, si era nuovamente avventata sul setter irlandese e si era quindi portata nella parte retrostante del giardino dell’abitazione del pensionato tenendo fra le fauci la propria preda. Per rendersi conto della situazione i militari hanno seguito il proprietario dell’abitazione nel retro del giardino dove hanno notato, in un angolo, i due pitbull, uno di colore nero ed uno di colore marrone, intenti a divorare il setter. Alla vista degli “intrusi”, i due molossi hanno abbandonato la preda ed hanno iniziato ad avvicinarsi, ringhiando minacciosamente, ai Carabinieri ed al pensionato. Nel tentativo di tranquillizzare i cani i tre hanno iniziato, lentamente, a retrocedere per mantenere i pitbull a distanza. Nonostante ciò gli animali non hanno mutato il loro atteggiamento aggressivo ed hanno continuato ad avvicinarsi ai Carabinieri ed al proprietario dell’abitazione accelerando l’andatura man mano che la distanza si riduceva. Nel tentativo di spaventare i cani, il Capo Equipaggio ha armato la pistola mitragliatrice sperando di far fuggire gli animali ma senza ottenere alcun effetto. Dato che il pitbull marrone si avvicinava inesorabilmente al pensionato, il militare, sempre nel tentativo di far desistere i cani dal loro ormai imminente attacco, ha esploso un colpo in aria ottenendo solo in parte il risultato auspicato. La deflagrazione, infatti, ha fatto allontanare il pitbull nero mentre quello marrone si è avventato verso il pensionato compiendo un balzo in direzione della gola dell’uomo. Il Capo Equipaggio si è allora frapposto fra il cane e l’uomo e si è visto costretto, suo malgrado, ad esplodere un secondo colpo, questa volta in direzione del cane, che ha ferito mortalmente l’animale. Accertatisi che non vi fossero altri pericoli per l’incolumità dei presenti, i Carabinieri hanno immediatamente richiesto l’intervento dei veterinari dell’Asl nella speranza di riuscire a salvare sia il pitbull che il setter. Purtroppo al loro arrivo i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso di entrambi i cani. Sul posto è dovuta arrivare anche l’ambulanza del 118 poiché una delle tre persone rifugiatesi in macchina ha avuto un malore causato dalla terrificante esperienza vissuta. Dagli ulteriori accertamenti, i pitbull sono risultati essere di proprietà di un vicino di casa del pensionato mentre è ancora ignoto il padrone del setter irlandese. Di quanto avvenuto è stata data notizia al PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott. De Palma, il quale ha disposto il sequestro delle carcasse dei due cani nonché il sequestro, con contestuale affidamento al proprietario, del pitbull di colore nero fuggito a seguito dell’esplosione del colpo in aria da parte dei Carabinieri. Sono ancora in corso gli accertamenti finalizzati a capire come abbiano fatto i due pitbull a fuggire dalla recinzione in cui erano rinchiusi e se vi siano responsabilità da parte del loro proprietario.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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