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Cronaca

Università Lecce, la protesta continua

Continuano le proteste degli studenti dell’Ateneo Salentino. Nella mattinata ad Ecotekne vi sono state tre assemblee. Nella facoltà di Economia gli studenti alle ore 11 si sono ritrovati nei corridoi del plesso E, per un assemblea straordinaria a cui hanno partecipato circa 500 studenti

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Nonostante il voto favorevole, con cui si è espressa la Camera dei Deputati sul DDL Gemini lo scorso 30 Novembre, le proteste degli studenti dell’Ateneo Salentino Occupato non accennano a fermarsi, e prendono nuovo vigore. Nella mattinata ad Ecotekne, sede del polo scientifico dell’Ateneo, vi sono state tre assemblee. Nella facoltà di Economia gli studenti alle ore 11 si sono ritrovati nei corridoi del plesso E,  per un assemblea straordinaria a cui hanno partecipato circa 500 studenti. Il punto focale di questa iniziativa era capire, se dopo l’approvazione della riforma, gli studenti erano disposti a mollare la presa oppure continuare. Un corteo spontaneo a quel punto ha preso vita da quest’assemblea e si è diretto in H5 dove il professore  Adamo, preside della facoltà, aveva lezione. Le richieste erano semplici: una presa di posizione sul DDL, un libero spazio autogestito dove gli studenti abbiano la possibilità di analizzare attentamente la riforma e proporre un alternativa. Le richieste sono state centrate in pieno: le lezioni saranno sospese ogni giorno fino al 7 dicembre dalle 10.30 alle 11 e 30 per dare spazio ad un assemblea permanente.


A scienze invece si è tenuta un assemblea nell’Aula M0 del Fiorini, sede di Matematica, Fisica e Ottica e Optometria. Circa 300 studenti hanno deciso anch’essi di continuare la protesta in un modo produttivo, creando gruppi di lavoro che possano affrontare varie tematiche sociali, politiche e culturali. Sono intervenuti anche il Preside della Facoltà di Scienze, il professore Sempi, il prorettore Pasimeni e il Direttore Amministrativo Miccolis che hanno espresso la loro preoccupazione per  la destrutturazione del carattere pubblico dell’Università italiana, e una politica sorda alle giuste proteste studentesche che da più di una settimana coinvolgono tutta la penisola. A Giurisprudenza 100 studenti hanno dato vita ad un presidio di fronte alla sede di via li Tufi, dando vita ad un momento di confronto fra le varie componenti che in questo periodo hanno fatto fronte compatto nella protesta. Sicuramente la protesta proseguirà nei prossimi giorni, tutto il mondo della conoscenza è deciso a fermarsi, in modo da aprire dei momenti di confronto costruttivo che abbiano l’obiettivo di gridare alla politica il nostro disgusto per una crisi strumentalizzata per tagliare la conoscenza, e di proporre l’Università che abbia al centro lo studente e che faccia della ricerca il suo punto di forza.

Matteo Calcagnile


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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