News & Salento
Incendiata abitazione a Porto Cesareo: smascherato il colpevole
La perspicacia dei Carabinieri ha condotto al ritrovamento del malfattore in sole 12 ore. Nelle prime ore della mattina del 13 dicembre una persona ignota ha dato
La perspicacia dei Carabinieri ha condotto al ritrovamento del malfattore in sole 12 ore. Nelle prime ore della mattina del 13 dicembre una persona ignota ha dato alle fiamme un’abitazione estiva in località “Punta Prosciutto”, dopo aver lasciato una bombola di gas aperta nella cucina dello stabile e applicato un focolaio. Sono bastate solo 12 ore ai Carabinieri di Porto Cesareo per individuare il probabile autore dell’attentato incendiario. Dopo dichiarazioni discordanti da parte di alcuni vicini circa l’ora della deflagrazione della bombola, lo studio di alcune tracce “fresche”, indicanti probabilmente la via di fuga del malfattore, ha condotto i Carabinieri presso il domicilio di P.M., disoccupato originario del brindisino. I Carabinieri, raggiunta l’abitazione del predetto, anch’essa ubicata in zona “Punta Prosciutto”, hanno rinvenuto vari oggetti che sono stati sottratti proprio dalla casa data alle fiamme: un televisore, un microonde, quattro sedie, diversi capi di abbigliamento e anche una stufa; tutti sistemati all’interno della casa del malfattore, ma in maniera inusuale per la loro funzione. Tale circostanza ha insospettito i militari che hanno sottoposto gli oggetti a un riconoscimento visivo da parte della proprietaria vittima dell’attentato. La donna ha riconosciuto i suoi beni e li ha riottenuti mentre P.M. è stato deferito all’autorità giudiziaria.
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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