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Avviato l’iter per la prima Consulta di Frazione di Galugnano
L’Amministrazione Comunale di San Donato dà il via alla costituzione della prima Consulta della Frazione di Galugnano. Dopo l’approvazione nei mesi scorsi in
L’Amministrazione Comunale di San Donato dà il via alla costituzione della prima Consulta della Frazione di Galugnano. Dopo l’approvazione nei mesi scorsi in Consiglio Comunale dell’apposito Regolamento della Consulta, si è proceduto all’Avviso Pubblico per le candidature alla nomina dei cinque membri del costituendo organismo che darà voce ai cittadini residenti nella frazione. Le domande dovranno essere presentate presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune entro il 28 gennaio prossimo. Il progetto della Consulta di Frazione è stato messo a punto dall’avvocato Emanuele Dell’Anna, nella veste di consigliere comunale di Galugnano nonché di capogruppo di maggioranza in Consiglio, il quale sottolinea “la portata innovativa dell’iniziativa, mai realizzata in passato, che darà la possibilità ai galugnanesi di avere un ulteriore punto di riferimento per partecipare alle scelte amministrative riguardanti il territorio della frazione. La Consulta sarà un organo soprattutto propositivo e collaborerà a stretto contatto con il sindaco Ezio Conte, la Giunta e il Consiglio Comunale al fine di prevedere ed attuare per Galugnano le migliori strategie di crescita e di valorizzazione”. Apprezzamento per la decisione assunta dal Comune di San Donato è stato espresso dal prof. Antonio Fasiello, presidente dell’Associazione Nazionale Frazioni d’Italia, che esorta gli amministratori dei Comuni cosiddetti “sparsi”, cioè costituiti da due o più località, a dare attuazione all’art. 8 del Testo Unico degli Enti Locali che rimanda ai Comuni la possibilità di prevedere le forme più opportune per promuovere la partecipazione popolare alla vita amministrativa locale. Potranno presentare la domanda a far parte della Consulta di Frazione tutti i cittadini residenti a Galugnano che abbiano i requisiti per la elezione a Consigliere Comunale, a cui è richiesto anche di redigere una breve relazione evidenziando le principali motivazioni della candidatura. Toccherà poi al Consiglio Comunale, a scrutinio segreto, designare i cinque membri della prima Consulta di Galugnano, che resterà in carica fino al 2013, anno di conclusione della consiliatura.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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