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News & Salento

L’atteso concerto di Marracash a Lecce

Sabato 12 febbraio (ore 22, ingresso 7,00 euro – ridotto studenti 5 solo in prevendita) le Officine Cantelmo di Lecce ospitano l’atteso concerto di Marracash

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Sabato 12 febbraio (ore 22, ingresso 7,00 euro – ridotto studenti 5 solo in prevendita) le Officine Cantelmo di Lecce ospitano l’atteso concerto di Marracash che rientra nel progetto “Officine della musica”, realizzato dal Comune di Lecce, in collaborazione con numerosi partner pubblici e privati, e vincitore del bando “Interventi a favore della produzione musicale indipendente” nell’ambito di Giovani Energie in Comune, promosso dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani. Si tratta di un articolato programma di concerti, incontri di formazione, tour promozionali, videoclip, partecipazione a fiere, un contest di etichette e società di produzione, un sito internet, attività di intervento sui bisogni sociali.


Questo secondo live di Officine della Musica vedrà sul palco delle Cantelmo il rapper Marracash che approda a Lecce per il suo Rivincita Tour. Fabio Rizzo nasce a Milano da genitori siciliani, il padre di Nicosia in provincia di Enna e la madre di Capizzi paese della provincia di Messina. I primi anni vive in un palazzo di ringhiera interamente abitato da immigrati del Sud, cambiando diverse abitazioni, senza i servizi sanitari, come ricorda nella canzone “Bastavano le briciole”. A dieci anni la sua famigia viene sfrattata e si trasferisce nel quartiere dormitorio Barona, dove cresce e dove vive tutt’oggi. Le origini del sud, dove risiede tutta la sua famiglia, i primi anni della sua vita, lo sfratto e il conseguente trasferimento nel quartiere difficile della Barona segnano molto l’artista e ricorrono spesso nel sue canzoni ad inizio carriera e nel disco “Marracash”. Dopo un vissuto turbolento e l’esperienza di lavori manuali duri e saltuari approda alla musica nel 2003, debuttando nel mixtape culto “PMC versus Club Dogo” (Casbah Flow e Tutto il Mondo). Nel 2003 prende anche forma il progetto “Dogo Gang” e una serie di collaborazioni e rime “quotables” unite a un flow veramente nuovo impongono il nome di Marracash nell’undergound. Nel 2005 autoproduce assieme a Del (suo amico e produttore Dogo Gang) Roccia Music, una “compilation di strada” di cui Marracash è il protagonista e il coordinatore e in cui è accompagnato dagli altri membri della Gang e da nomi noti della scena Hip Hop italiana. Roccia Music è un successo e raggiunge le 2000 copie vendute pur senza avendo una vera distribuzione. Da quel momento in avanti la storia di Marracash è una storia di successi e popolarità culminata con la firma presso la casa discografica Universal Music e sublimata con l’uscita dell’album “Marracash”, disco d’oro, che lo ha portato sui palchi di tutta Italia. Il video del singolo “Badabum Cha Cha” conta sul canale youtube la cifra record di quasi tre milioni di visualizzazioni, il video “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno sta a quasi due milioni. Dal 2008 Marracash è uno dei punti di riferimento dell’hip hop mainstream, pur conservando un’identità precisa. Nel luglio 2010 esce il suo secondo cd Fino A Qui Tutto Bene che contiene collaborazioni con Giusy Ferreri (Rinvincita) e Fabri Fibra (Stupidi). Le produzioni sono affidate a Deleterio, Don Joe, Crookers e Bloody Beetroots. Negli anni Marracash ha collaborato, tra gli altri, con: Bloody Beetroots, Fabri Fibra, Crookers, Club Dogo, J Ax, Noyz Narcos, Co’sang. Marracash sarà affiancato sul palco dalle band selezionate tra quelle iscritte al sito www.officinedellamusica.org.

Il sito è una banca dati aperta a tutte le band indipendenti salentine che, iscrivendosi, entreranno non solo in un piano di comunicazione e promozione ma parteciperanno a un concorso che permetterà a quelle vincitrici di esibirsi presso le Officine Cantelmo, in una serie di date organizzate in un circuito di club in tutta Italia, e di realizzare un videoclip professionale che sarà promosso grazie al sostegno di Apulia Film Commission. Grazie a questo progetto, le Officine Cantelmo diventano inoltre parte integrante del Sistema Musicale Puglia voluto e costruito da Puglia Sounds attraverso un network di luoghi, artisti e imprese. di registrazioni, service audio, ma anche registi, giornalisti e scrittori.


Appuntamenti

Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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Attualità

”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo

Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…

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E’ partito il progetto: ”FRIENDS 4 AUT” promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo e finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione  con “GLI AMICI DI NICO” -Centro servizi per l’autismo.
Il tutto si mescola delicatamente con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo.
In ultimo, l’ingrediente più prezioso, capace di rendere tutto unico e indimenticabile: i bambini ed i ragazzi coinvolti nel progetto, che verranno coadiuvati e supportati da bambini e ragazzi normodotati in un’ottica di integrazione. Senza definizioni, senza diagnosi, senza barriere né etichette, i partecipanti vivranno più giornate loro dedicate all’insegna del divertimento, della sperimentazione, della scoperta, ma soprattutto della vera inclusione.
Tali eventi, programmati, per il momento, nei comuni di Tricase, Ugento e Castrignano del Capo, accoglieranno diversi tipi di laboratori (piantumazione di piante da fiore, ortoterapia, pittura con tempere e acquerelli, sport all’aperto, musicoterapia), ma anche momenti di convivialità con ricchi e gustosi buffet di rinforzo ai quali parteciperanno altresì associazioni del territorio e famiglie.
Obiettivo generale del progetto è valorizzare l’autonomia, le abilità sociali, la capacità di autodeterminazione e promuovere lo scambio di competenze e valore reciproco. È importante sottolineare che ogni bambino è un individuo unico, con le proprie preferenze e stili di comunicazione.
Quindi, sarà fondamentale adattare le strategie di comunicazione alle esigenze specifiche di ognuno. Osservare attentamente il bambino, imparare a conoscerne i segnali non verbali e adattarsi alle sue preferenze per favorire una comunicazione più efficace e significativa.
Ma il sapore più intenso che lascerà questa esperienza è senza dubbio la condivisione, con un retrogusto di gentilezza.
Sì, perché i ragazzi che partecipano al progetto donano più di quanto ricevono. Ancora una volta queste pagine di vita danno a tutti noi la possibilità di comprendere quanto la diversità ci possa arricchire, quanto ancora possiamo e dobbiamo imparare da chi riesce a rendere un punto debole, un chiaro punto di forza!
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Attualità

Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare

Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»

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È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.

Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.

L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.

La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.

Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».

Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.

Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.

Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.

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