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Casarano: chi salverà la Madonna della Campana?

La passeggiata invernale sulla collina della Madonna della Campana (se non sei una coppietta in cerca di intimità) non è certo un fatto usuale, ma chi avesse

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La passeggiata invernale sulla collina della Madonna della Campana (se non sei una coppietta in cerca di intimità) non è certo un fatto usuale, ma chi avesse voglia di farla, si troverebbe di fronte ad uno spettacolo tutt’altro che edificante: panchine divelte e scaraventate giù dal muretto, assenza di contenitori per la spazzatura, la quasi totale assenza di lampadine funzionanti al calar del sole e… “loschi” figuri che vi si aggirano. Insomma, la sensazione di un generale stato di abbandono. E a far da ciliegina sulla torta, in un periodo in cui le barriere architettoniche si abbattono, la costruzione di un’opera tanto brutta quanto inutile e poco fruibile. Non migliore è la situazione nelle strade circostanti dove, negli anni, si è gradualmente venuto a creare un vero e proprio borgo fatto di villette (certo, non sempre dalle autorizzazioni “cristalline”) che contano ormai un discreto numero di abitanti. E proprio sollecitati da alcuni di questi abitanti, abbiamo rivolto delle domande all’assessore che, tra le altre, ha delega a lavori pubblici e urbanizzazione, Marcello Torsello. “Questi interventi di routine sono venuti meno nei mesi scorsi per tutta una serie di piccole difficoltà di natura tecnica”, ha spiegato l’amministratore casaranese, “ ma posso assicurare che nel volgere di pochi giorni l’illuminazione tornerà totalmente efficiente ed a seguire anche l’arredo urbano, divelto dai soliti ed infaticabili vandali”. Invece per quanto concerne il resto (e dopo avergli ricordato che questa gente ha comunque pagato la “Bucalossi”, che da queste parti si aggira sui 20mila euro ad abitazione), Torsello ha ammesso che “le problematiche non sono purtroppo di semplice risoluzione: non penso sarà mai possibile dotare quelle abitazioni di acqua corrente per il semplice fatto che le vasche di accumulo dell’Acquedotto sono ad un livello più basso rispetto alla collina della Campana e quindi, per via di un principio fisico molto semplice, si potrebbe portare l’acqua fin lassù solo a fronte dell’installazione di un enorme sistema di pompaggio sicuramente però molto dispendioso. Così come difficilmente, e questa volta non per motivi tecnici ma di investimenti,  l’AQP investirà a tali fini gli impegnativi capitali occorrenti, per il semplice fatto che non riuscirebbe mai ad ammortizzarli”. Torsello ha assicurato tuttavia che qualcosa si farà: “Stiamo già lavorando sulla rete viaria per mettere in sicurezza la zona, magari anche con l’utilizzo di lampioni fotovoltaici, e renderla al tempo stesso una sorta di passeggiata attrezzata con vista panoramica”. Tornando infine a quell’opera tanto brutta, l’Assessore ha lasciato chiaramente trasparire il suo imbarazzo e diplomaticamente ha fatto sapere che “stiamo cercando di metterla in sicurezza ed al tempo stesso di armonizzare la sua presenza con il contesto”. Come dire (ma lo pensano solo i maligni): è inutile, brutta, costosa, ma stiamo cercando di renderla almeno il meno appariscente possibile. Non è certo una cosa normale! Ma lo diceva già Goldoni ai suoi tempi: “C’è un alibi per tutti fuorché per i normali”.


Antonio Memmi

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Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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