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Cronaca

M. Calati arrestato per droga dai Carabinieri di Tricase

I Carabinieri di Tricase, in collaborazione con i militari della Stazione di Specchia, hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti Maurizio Calati, 43enne di Tricase

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I Carabinieri di Tricase, in collaborazione con i militari della Stazione di Specchia, hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti Maurizio Calati, 43enne di Tricase. Secondo le notizie raccolte l’uomo era solito dare appuntamento ai suoi acquirenti alle spalle del campo sportivo di Alessano, una zona isolata che riteneva essere al sicuro dai controlli dei militari. Da alcuni giorni i Carabinieri avevano iniziato dei controlli nella zona indicata. Alle 21 circa di ieri sera, nella zona indicata quale teatro degli scambi fra stupefacenti e denaro, è stato visto arrivare un Ape Piaggio, proveniente da Alessano, con a bordo una sola persona, subito riconosciuta per essere un 35enne del paese noto come assuntore abituale di stupefacenti. Il mezzo, raggiunto il posto indicato, si è fermato ed il suo conducente è rimasto all’interno dell’abitacolo in evidente atteggiamento di attesa. Trascorsi un paio di minuti, proveniente da Tricase, è arrivato un fuoristrada, subito riconosciuto dai Carabinieri come quello solitamente condotto da Calati. L’autovettura si è fermata accanto al motofurgone quindi i due conducenti hanno parlato per alcuni istanti per poi scambiarsi qualcosa e sono subito ripartiti prendendo le direzioni di rispettiva provenienza. Percorsi pochi metri i due mezzi sono stati fermati da un’autoradio dell’Aliquota Radiomobile, uno, e da una pattuglia della Stazione di Specchia, l’altro. Veicoli e conducenti sono stati accuratamente perquisiti e poi accompagnati nella caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Tricase. All’interno dell’Ape Piaggio i militari hanno rinvenuto, nascosto sotto il manubrio, un involucro di cellophane contenente quattro grammi di eroina, che il conducente ha spontaneamente dichiarato di aver appena acquistato da Calati, dietro il corrispettivo di €170,oo. All’interno del fuoristrada, invece, i militari non hanno rinvenuto alcuna sostanza stupefacente ma, nel portafogli di Calati, c’erano una banconota da € 100,oo, una da € 50,oo  ed una da € 20,oo, le stesse poco prima consegnategli dal suo acquirente. Maurizio Calati, gravato da numerosi precedenti specifici, è stato quindi dichiarato in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott.ssa Elsa Valeria Mignone, la quale ha disposto la traduzione in carcere presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.

Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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