Connect with us

News & Salento

Tricase, SEL: “La vera storia della SS. 275”

Caro Direttore, dopo le ultime vicende riguardanti l’iter amministrativo per la realizzazione della nuova SS 275, mi sembra il caso di fare un rimando ai punti fondamentali

Pubblicato

il

Caro Direttore, dopo le ultime vicende riguardanti l’iter amministrativo per la realizzazione della nuova SS 275, mi sembra il caso di fare un rimando ai punti fondamentali della storia di questa vicenda. Questo perchè dopo l’accordo del 3 marzo 2011 tra le parti in causa (Governo, Regione, Provincia e Anas) vengono, a mio parere, dette molte inesattezze che strumentalmente portano a confusione; il PDL esulta per la vittoria (vedi manifesto selvaggio che ha imbrattato tutto il Salento), il PD esulta per la vittoria (vedi le dichiarazioni della Vice Presidente regionale Loredana capone) e Nichi Vendola sta diventando il para-fulmine di tutte le critiche da parte dei comitati e dei ben-pensanti dell’ultim’ora.


Andiamo con ordine.


Con delibera n.102 del 15 febbraio 2007, la Regione Puglia determina la modifica al tracciato della ss275 come previsto dal progetto dell’Anas: “per il tratto Maglie-Tricase-Montesano Salentino dovrà procedersi all’adeguamento stradale in conformità al progetto redatto; mentre per il tratto Montesano Salentino – Santa Maria di Leuca dovrà procedersi alla sola messa in sicurezza ed alla sistemazione della viabilità esistente.


Con questa deliberazione la giunta del Presidente Vendola veniva totalmente incontro alle richieste del comitato ss275, che tanto si era speso per le regionali del 2005 a favore dello stesso Nichi.


La promessa era stata mantenuta, ma con una rapidità mai vista, il 27 febbraio 2007 (neppure 2 settimane dopo) i dodici sindaci dei comuni interessati dal tracciato (comune di Botrugno, comune di Surano, comune di Muro Leccese, comune di Castrignano del Capo, comune di Montesano, comune di Andrano, comune di Gagliano, comune di Alessano, comune di Tiggiano, comune di Maglie, comune di Scorrano, comune di Tricase nella persona di Rocco Sperti, comune di Nociglia) insieme alla Provincia nella persona di Giovanni Pellegrino si ribellano alla delibera regionale n. 102 stilando un documento condiviso che ribadisce che la strada debba arrivare fino alla SP 201 Alessano-Novaglie. I Sindaci, su citati, sono sia di centro-destra che di centro-sinistra, ma l’accordo in pratica ha una sola vittima: Tricase con i suoi 8 km di nuovo asfalto.


Il Presidente della Regione a questo punto è alle corde, ha contro tutto il territorio del sud salento rappresentato da tutti i sindaci, anche il comitato ss275 è isolato.


Successivamente sempre nel 2007 la Regione delibera rimodulando la n. 102 recependo integralmente le richieste dei sindaci con prescrizioni riferite alla “Strada Parco”.


Successivamente abbiamo avuto alcuni incontri con Nichi Vendola, che ci incitava a non mollare perchè le cose potevano cambiare solo con un movimento popolare forte, visto che la politica tutta in maniera trasversale voleva questa maledetta strada.


Qui nonostante un lavoro incessante del comitato non siamo riusciti a muovere la coscienza delle persone anche per la pochezza di risorse economiche e di potere nella comunicazione locale.

Nonostante questo successivamente la Regione ha fatto ricorso contro l’Anas che non aveva rispettato le indicazioni della delibera, arrivando fino al Consiglio di Stato.


Il 3 marzo l’accordo fatto da tutte le parti in causa recepisce integralmente il ricorso della Regione recependo la delibera Regionale del 2007. A questo punto la Regione non ha più il motivo di continuare il ricorso in quanto vengono recepite le sue istanze e lo ritira.


In parole povere è evidente che nonostante Nichi Vendola avesse tutti contro, anche i suoi alleati, ha fatto il possibile per venire incontro alle istanze promosse dal comitato, ma al contrario non ci è stata quella mobilitazione popolare che si chiedeva, nonostante il lavoro incessante dei rappresentanti del Comitato ss275.


Non siamo riusciti a mobilitare i tricasini che anche in quest’occasione non si sono dimostrati, mi spiace dirlo, responsabili della loro terra. In tutta questa faccenda quello che è mancato è stata la voce di Tricase, sia dal punto di vista politico che popolare.


Immaginiamo che la storia fosse andata in maniera diversa:


L’ex sindaco Antonio Coppola che si barrica per portare avanti gli interessi di Tricase e non firma l’accordo con i dodici Sindaci e la Provincia; intanto si crea un movimento popolare di migliaia di tricasini a difesa del proprio territorio con affollate assemblee pubbliche (invece delle solite 10 persone che dal 2003 si dannano per evitare lo scempio, tra cui il sottoscritto), intransigente al rispetto dei propri diritti; l’ammnistrazione di Antonio Musarò che rifiuta l’accordo (o il richiamo da Maglie) in difesa del territorio partecipando al ricorso accanto al comitato contro lo scempio dei 8 km di asfalto che incombe sulla propria cittadina; il consiglio comunale di centrodestra rafforza la delibera n. 24 del 2004 dell’ex consiglio di centro sinistra contro il passaggio della nuova ss275 da Tricase.


Bella questa storia, vero? Sarebbe stato normale se fosse andata così! IL PROGETTO SAREBBE RIMASTO IMMUTATO O SI SAREBBE FERMATO A MONTESANO?   Purtroppo la realtà è tutt’altra, viviamo in una cittadina che vive in un mondo passato, dove c’è l’abitudine, forse inconscia, di aspettare in silenzio le decisioni del padrone di turno. Purtroppo mi dispiace dirlo, ma il nostro paese vive sempre in una realtà di sudditanza rispetto al potere. Forse è per questo motivo che non si riesce a portare un nostro rappresentate alla Regione o in Parlamento. La responsabilità è dei tricasini che non riescono a gestire le proprie risorse, a proteggerle e perchè no, a sfruttarle per uno sviluppo del proprio territorio. La vicenda della ss275 è proprio l’emblema della nostra città: nonostante Tricase abbia già una tangenziale ad Est, ci facciamo togliere altri 580.000 mq di territorio…in silenzio, senza rompere le uova nel paniere degli affari altrui (forse con il nuovo Porto sta succedendo la stessa cosa?). Quello che però siamo bravi a fare è trovare un colpevole, possibilmente non di Tricase, per coprire la nostra immobilità, le nostre responsabilità. Cosa doveva fare Vendola, cambiare per la terza volta la delibera del febbraio 2007? supportato da chi? Dai quattro eroi del comitato? Tricase ha tante potenzialità sia umane e sia ambientali, ma non riusciamo a sfruttarle a vantaggio della collettività, a sviluppare il nostro paese sia culturalmente che economicamente, uscendo finalmente dal nostro medioevo.  La dimostrazione di questo sta nel fatto che su più di mille proprietari terrieri che saranno espropriati della lo terra, solo una ventina hanno aderito alla Class Action contro il progetto della nuova ss275 promossa dal comitato. Il mio partito, Sel, ha fatto e farà con coerenza la battaglia contro questo scempio, anche andando contro le scelte del proprio leader, come dimostra il documento redatto dai circoli del sud-salento (con il circolo di Tricase capofila) contro l’accordo del 3 marzo, minacciando una sospensione della nostra attività politica, perchè ci consideriamo partecipi delle decisioni e non sudditi. La proposta del partito che rappresento, SEL, sull’indire un Referendum Popolare ha un significato importante, ma è anche una provocazione: prendiamoci per una volta tutti insieme le responsabilità in positivo o in negativo, cerchiamo finalmente di gestire Noi il Nostro territorio! Siamo ancora in tempo, il popolo se vuole può cambiare l’iter delle cose, ma tutti insieme, responsabili del nostro destino; non possiamo più permettere che le scelte le faccia qualcun altro per noi, contro gli interessi della collettività. Io continuo a sognare, a credere che una altra storia sia possibile.


Sergio Fracasso – Segretario Cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà – Tricase


News & Salento

Bambini autistici: «Disservizio gravissimo della ASL di Lecce»

Dei 5 milioni di euro stanziati nel 2023 non è stato ancora elargito neppure un euro! Il Dipartimento è in attesa di avere le risposte da alcune ASL pugliesi… Il consigliere regionale Antonio Gabellone: «Non possiamo restare indifferenti»

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Nella sola provincia di Lecce ci sono 83 bambini da 0 a 5 anni, ai quali è stato diagnosticato l’autismo e che sono in attesa di poter essere inseriti nei CAT (Centro Autistico Territoriale).

Questo si traduce, non solo in 83 famiglie salentine lasciate completamente sole e, soprattutto, in un cammino di assistenza socio-sanitaria rallentata, per gli 83 piccoli, in un’età particolare.

«È evidente che siamo di fronte a un disservizio gravissimo da parte della ASL di Lecce, di fronte al quale non si può rimanere indifferenti»: la vicenda è stata sollevata dal consigliere regionale Antonio Gabellone in Commissione Sanità «che era stata aggiornata per discutere del problema, pur avendo apprezzato gli sforzi per aumentare le ore per i bambini in fascia 6-11 anni».

L’ex presidente della Provincia di Lecce ha chiesto una verifica contabile dei cospicui finanziamenti messi a disposizione dal Bilancio regionale proprio per i servizi assistenziali all’autismo.

I dirigenti del Dipartimento Sanità hanno dichiarato che dei 5 milioni di euro stanziati nel 2023 non è stato ancora elargito neppure un euro! Questo perché il Dipartimento è in attesa di avere le risposte da alcune ASL pugliesi, senza tener conto che ci sono altri 5 milioni per il 2024.

Da qui l’appello di Gabellone appello a sollecitare chi sembra essere indifferente a questa sofferenza: «Cerchiamo di spendere subito e bene le risorse a disposizione, senza trascurare le modifiche di un regolamento che necessita di chiarezza e revisione su alcuni punti se davvero vogliamo aiutare quei bimbi e le loro famiglie».

 

Continua a Leggere

Attualità

Lecce: quattro Sindaci e 700 candidati consigliere, ad un mese dalle elezioni

Tutti nomi e le liste…

Pubblicato

il

Entro le 12 si dovranno presentare le liste per le amministrative dell’8 e 9 giugno prossimi.

A Lecce quattro candidati Sindaco e quasi 700 candidati consigliere.

Centrosinistra 

Pronte 9 liste che appoggiano l’uscente Carlo Salvemini (57 anni); il centrodestra, che spera di riportare a Palazzo Carafa, Adriana Poli Bortone (80 anni; sindaco dal 1988 al 2007), schiera 10 liste; 

Due le liste, invece, per Alberto Siculella, grillino, che sarà alleato con Salvemini; 

una per Agostino Ciucci, del Dea di Lecce, più volte schieratosi con i no vax.

————————————-

Queste le liste presentate per il centrosinistra: Lecce Città Giusta (Sinistra Italiana, Europa Verde, Psi e il movimento Progetto Civitas) e Lecce Città Pubblica. 

Per il centrodestra, invece: Lecce Futura, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento Regione Salento, Io Sud. 

————————————-

Lista “Lecce Città Giusta” 

Per “Lecce Città Giusta” sono 32 i nomi: Pierpaolo Patti, Emanuela Orlando, Santina Cancelli, Fernando Carrozzo, Eugenio Corrado, Claudio Cretì, Marco Cucurachi, Pietro Dell’Aquila, Daniele De Luca, Adriana De Mitri, Diana Doci, Antonio Marco Elia, Massimo Curzio Faggiano, Greta Ferrari, Valeria Maria Giannone, Carla Gorgoni, Marina Leuzzi, Alessandra Lombardo, Stefania Manna, Tommaso Marcianò, Giuseppe Antonio Nuzzoli, Luigi Panico, Emanuele Perrone, Laura Piccirillo, Luigi Piliego, Marco Povero, Rita Quarta, Camilla Rollo, Roberta Ronzino, Giuseppe Todisco, Silverio Tomeo, Ilaria Ulgharaita.

Lista “Lecce Città Pubblica”

Per Lecce Città Pubblica, invece: Ancora Maria, Andretta Elena, Beccarisi Alessandra, Brancasi Alberica, Bruno Roberto, Buccarella Maurizio, Caracciolo Fernando detto Nando, Castoro Giovanni detto Gianfranco, Cesari Massimiliano, Cicirillo Fabia Anna detta Fabiana, Collura Sergio, Cucinella Domenico detto Mimmo, Della Giorgia Sergio, Demetrio Emilio Mauro, De Mitri Carlo, De Pascalis Maria Cristina, Innocente Cecilia, Lazzaretti Valeria, Leuzzi Gennaro detto Rino, Longo Sergio, Mariano Mariano Natalia detta Natasha, Meo Virginia, Miglietta Silvia, Mola Ernesto, Pancosta Maurizio, Presicce Dominique Sara, Quarta Marco, Quarta Paolo, Rella Roberto, Scarnera Antonio, Schipa Guendalina detta Guenda, Sinnathamby Raveendiran detto Ravi.

M5s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per il M5s, questi i candidati: Arturo Baglivo, Anna Rita Camisa, Angelo Amato, Giacchino Bergamo, Stefania Donateo, Antonio Caforio, Gabriele Cannone, Gabriella Errico, Danilo Carbone, Giovanni Marco Chirienti, Valentina Favale, Pietro Congedo, Diego De Lorenzis, Francesca Ferraro, Manfredi De Pascalis, Emanuele Felsina, Serena Indennitate, Giovanni Gemma, Francesco Giannetta, Ritana Leo, Rosario Musio, Nicolò Primiceri Bianco, Daniela Marazia, Pierpaolo Saracino, Alessandro Scordari, Diletta Milo, Carlo Ruben Seclì, Claudio Suppressa, Angela Perulli, Enrico Verrico.

Alberto Siculella, Sindaco

Per il pentastellato Siculella, si contano due liste: Mind-Menti Indipendenti: Fabio Valente, Anna Gabriella Mazzeo, Guglielmo Sansò, Matteo Gnoni, Simone Spadavecchia, Susanna Perrotta, Eugenio Elia, Claudio Peluso, Giovanni Calabretto, Elise Delle Rose, Marco Ingrosso, Daniela Longo, Oronzo Giuseppe Errichi, Tania Rosato, Mattia De Giorgi, Rossella Perone, Chiara Mazzotta, Francesco Memmola, Denise De Nigris, Manolo Ricchiuto, Michele Nicolì, Gabriele Fasano, Francesca Monittola, Monica De Bonis, Gianluca Bucci.

Nella lista «Aria»: Monica Starace, Alessio D’Elia, Marika Ingrosso, Giacomo Maritati, Antonella Santantonio, Walker Atlas Martina, Antonio Martella, Chiara Rizzo, Francesco Fiorentino, Maria Felice Pepe, Christian Peluso, Marco Apollonio, Simone Freuli, Vito Nicola Dongiovanni, Nicola Bredice, Federico Castoro, Giuseppe De Giorgi, Marta Totaro, Luciano Tricarico, Serena Scorrano, Pier Paolo Pacciolla, Maia Passaseo, Sabina Spagnolo, Cosimo Ciccarese.

————————————-

Centrodestra

Lista “Movimento Regione Salento”

Movimento Regione Salento: Maddalena Brocca, Giancarlo Capoccia, Paolo Cisternino, Adriano Conte, Loredana De Benedetto, Patrizia De Donno, Luca De Martinis, Luigi De Mitri, Barbara Esposito, Alessia Falconieri, Cristina Filograna, Orsola Fiorentino, Giuseppe Foti, Maria Maddalena Galante, Roberto Ghironi, Gianmaria Greco, Raffaele Guido, Francesco Luchena, Massimo Mancarella, Paolo Marseglia, Veronica Marsiliano, Carlo Mazzotta, Cristina Melissano, Stefania Mello, Annarita Miglietta, Gustavo Pascali, Anna Maria Petrachi, Patrizia Refolo, Michelino Ricci, Francesca Rizzo, Roberto Russo, Savino Vantaggiato.

Lista “Forza Italia”

Forza Italia, con Poli Bortone: Alberto Alfieri, Andrea Cristina Aurelio, Luciano Battista, Sergio Bursomanno, Paolo Cairo, Daniela De Donno, Monia De Spoto, Lucia Evangelisti, Mario Fazzini, Alessia Ferreri, Carina Alejandra Giles, Maria Grazia Gnoni, Antonio Lamosa, Eva Maggio, Lorenzo Manzo, Sofia Marchello, Carmen Marra, Giulia Massari, Marrico Miglietta, Barbara Mignone, Giancarla Minozzi, Luljeta Moriseni, Riccardo Pasquale Nuzzachi, Elena Ottomano, Francesca Ozza, Silfrido Raolil, Luca Russo, Luigina Sabetta, Mirella Santalucia, Marcello Signore, Ilaria Tafuro.

Lista “Fratelli d’Italia”

Per Fratelli d’Italia, questa la «squadra»: Domenico Bitonto, Gianluca Bruno, Marco Cacciatore, Emanuela Carico, Gloria De Carlo, Fabiola De Giovanni, Monica Faggiano, Giuseppe Gallo, Roberto Giordano Anguilla, Luigia Goffredo, Maria Luisa Greco, Simona Manfreda, Maurizio Miglietta, Benedetta Negro, Riccardo Panarese, Mario Pano, Francesco Pascali, Andrea Pasquino, Gabriele Pedone, Alessandro Perrone, Roberta Rango, Olga Assunta Riccio, Ilaria Rizzello, Vittorio Solero, Massimo Tamborrino, Oronzino Tramacere, Paola Valzano, Rocco Venece, Antonio Verardi, Emanuela Vitali.

Lista “Io Sud”

Io Sud schiera: Bernabei Raffaella, Blago Simona, Camilli Fabrizio Romano, Colonna Ludovica, Conte Francesca Grazia, D’Amato Andrea, D’Amico Andrea, De Meis Maurizio, Erriquez Tonia, Fiorentino Alessandra, Fragola Massimo, Gallo Ilaria, Gemma Gianni, Luggeri Debora, Mele Vittoria, Mirizzi Stefania, Monosi Francesco, Montinari Filippo, Nigro Sabina, Paticchio Francesca, Pedone Katiuscia, Pellegrino Antonio, Personè Egidio, Petrillo Massimo, Poso Alessio, Renis Chiara, Scorrano Gianpaolo, Spagnolo Daniela, Stabile Rosaria, Stolte Ilse, Toma Chiara, Zongolo Paolo.

————————————-

Agostino Ciucci, Sindaco

Per Agostino Ciucci sindaco che, ci tiene a precisare, non candida “politici di professione”, questi i nomi: Sergio Martella, Massimo Barbano, Marco D’Elia, Alessandra Litti, Luciana Schirinzi, Antonio Cioffi, Matteo Padula, Claudia Capirola, Marcello Zappia, Rosa Anna Brandi, Filippo Albani, Vincenzo Fina, Anna Maria Calzavara, Maria Rosaria Faggiano, Marika Adilardi D’Aquino, Daniela Rita D’Anna, Francesca De Palma, Luigi Napoli, Alessandro Venturi, Roberta Tundo, Daniele Terragno, Cesare Papaleo, Antonio Gammariello.

Continua a Leggere

Andrano

Botrugno contro Amati, al centro il rimedio contro la Xylella

L’udienza, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Prosegue la singolar tenzone che vede contrapposti il consigliere regionale Fabiano Amati (Azione), di Fasano e l’imprenditore Luigi Botrugno, di Castiglione di Andrano, creatore di NuovOlivo, il rimedio contro l’essiccamento degli ulivi dalla Xylella.

L’udienza predibattimentale, presso il Tribunale di Brindisi, che si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio 2024, è stata aggiornata al prossimo 20 giugno, l’accusa: diffamazione.

Il fatto

Nell’ottobre di due anni fa, lo stesso imprenditore Botrugno, dopo le dichiarazioni del consigliere e presidente della Commissione Bilancio, Amati, che sosteneva che “si è trattato di un raggiro per evocare una fantomatica cura dalla Xylella”,  seguito da un post pubblicato dallo stesso consigliere in cui sosteneva che “era una truffa”, aveva seccamente chiarito a BrindisiReport: “Innanzitutto, io non ho ideato una cura per la Xylella per debellare il batterio. Ma il mio prodotto, NuovOlivo, riesce a far rinverdire gli ulivi essiccati. Inoltre, è bene chiarirlo, non sono un truffatore. E non ci tengo a passare per tale”.

Ora il tribunale di Brindisi dovrà decidere se il consigliere regionale Amati debba andare a processo o meno con l’accusa di aver diffamato l’imprenditore Botrugno.

Amati nell’ottobre 2023 era stato citato a giudizio dal pubblico ministero Pierpaolo Montinaro dopo la querela presentata dallo stesso Botrugno.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus