Attualità
A Gallipoli saranno reintrodotte in mare 7 Caretta caretta
Sabato 28 maggio, alle 15, in località Punta Suina, a sud di Gallipoli, nel Parco Naturale Regionale Isola S. Andrea-Litorale Punta Pizzo, verranno reintrodotte in mare 7

Sabato 28 maggio, alle 15, in località Punta Suina, a sud di Gallipoli, nel Parco Naturale Regionale Isola S. Andrea-Litorale Punta Pizzo, verranno reintrodotte in mare 7 tartarughe marine appartenenti alla specie Caretta caretta. Tale avvenimento si svolgerà nell’ambito della Manifestazione ormai giunta alla decima edizione, “Appuntamento con il Mare – Tutela e salvaguardia dell’ambiente marino” organizzata dall’Associazione Salento Ambiente di Gallipoli, dall’Acquario della Stazione Zoologica “A.DOHRN” di Napoli, dal Centro Studi Cetacei, col patrocinio del Comune di Gallipoli e con la collaborazione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Gallipoli e del Parco Regionale “Isola di SantìAndrea-Litorale di Punta Pizzo”. L’Acquario di Napoli e il Centro Studi Cetacei (C.S.C.), sono impegnati ormai da oltre un ventennio nel rilevamento e recupero di Tartarughe, spiaggiate o rinvenute morti o in difficoltà lungo le coste italiane. Caretta caretta è la specie di tartaruga marina più comune nelle acque italiane, classificata come “endagered” nella lista rossa delle specie a rischio d’estinzione dall’IUCN (International Union for the Conservation of Nature and Natural Resources) ed inclusa dalla Unione Europea nell’Annex II della Direttiva habitat tra le specie prioritarie e la Convenzione di Washington, C.I.T.E.S., come tale la sottopone a tutela internazionale vietandone la pesca, la vendita ed anche la semplice detenzione. Le tartarughe che saranno reintrodotte in mare erano state ritrovate in precarie condizioni di salute nel corso del 2009 e nel 2010 al largo delle coste salentine, e grazie al tempestivo intervento coordinato tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli il dott. Giorgio Cataldini, referente del C.S.C. di Gallipoli e i responsabili del Turtle Emergency Center della Provincia di Lecce-Museo di Calimera, si è riusciti a stabilizzare le loro condizioni di salute. Una volta recuperate le tartarughe sono state ricoverate presso il Rescue Center dell’Acquario della Stazione Zoologica “A. Dohrn” di Napoli, che è un Ente Pubblico di Ricerca di elevato livello, finanziato dal Ministero della Ricerca Scientifica all’avanguardia per lo studio, la cura e la riabilitazione dei rettili marini e punto di riferimento internazionale per la formazione di ricercatori di varie università ed enti di ricerca scientifica. Le tartarughe ricoverate erano gravemente ferite a causa dell’impatto con strumenti di pesca o imbarcazioni, debilitate e denutrite per l’ingestione di ami, lenze e plastica oppure presentavano gravi problemi di ipotermia a causa di fattori ambientali sfavorevoli. Si sono resi quindi necessari interventi specifici di cura e riabilitazione prima di poterle rimettere in natura nelle zone di provenienza.
Questi i nomi delle tartarughe che verranno ritorneranno nel loro mare
“Baghera” segnalata da un privato cittadino in prossimità della Baia Verde a sud della costa gallipolina il 16 luglio 2009. Era debilitata e presentava il carapace e le pinne posteriori ricoperte da balani e vegetazione algale che ne impedivano una agile movimento natatorio.
“Cezanne”, ritrovata spiaggiata il 12 maggio 2009 sul litorale antistante lo stadio del comune di Gallipoli. Al momento del recupero pesava solo 700 gr. Era fortemente debilitata.
“Sarah” era stata ritrovata nelle acque antistanti Lido San Giovanni a Gallipoli. Giaceva streamata tra lammassi di posidonia spiaggiata dal forte temporale dei giorni precedenti.
“Nettuno”, ritrovato il 12 maggio 2010 da un privato cittadinoa Mancaversa sulla litosale a sud di Gallipoli. Presentava il carapace e il piastrone completamente ricoperti da grossi balani e da abbondante vegetazione algale che rendevano difficoltoso il nuoto e la caccia ed indice di una prolungata e forzata sosta in acque stagnanti e perciò fortemente debilitata.
“Afrodite” ritrovata il 12 maggio 2010 a 1,5 miglia dalla costa del Lido san Giovanni a sud di Gallipoli. A salvarla sono stati i pescatori dell’equipaggio Albatros, un Motopesca del Compasrtimento di Gallipoli che prontamente hanno avvisato il dott. Cataldini e la Capitaneria di Porto. Aveva ingoiato un grosso amo, in uso col palangaro di superficie, che l’aveva seriamente debilitata. Per questo motivo il carapace era ricoperto di alghe.
“Eros” recuperata da un privato cittadino a nord della costa gallipolina il 31 maggio 2010. Era debilitata e presentava le pinne anteriori e posteriori ricoperte da grosse lepadi ed alghe brune. Per questo motivo, nonostante la sua mole ( circa 40 Kg per una lunghezza totale di oltre 70 cm) presentava una ridotta capacità di movimento, essenziale per la sopravvivenza di questi animali.
“Zeus” recuperato (6 giugno 2010) in mare da alcuni pescatori all’imboccatura del Porto di Gallipoli e prontamente consegnato in Capitaneria. Era fortemente debilitato in balia delle onde con il carapace e il piastrone completamente ricoperti da balani e da vegetazione algale che impedivano una spedita e libera capacità di nuoto e di conseguenza la possibiltà di procacciarsi il cibo. Una lunghezza totale di oltre 70 cm.
La reintroduzione in mare è da considerare la tappa finale del percorso di ricerca e studio che da anni viene condotto dagli Enti coinvolti in questa manifestazione e finalizzato alla salvaguardia della biodiversità del Mediterraneo. L’obiettivo principale è quello di frenare la diminuzione delle popolazioni di tartarughe marine nel Mediterraneo, reintroducendo in mare, in aree idonee, gli animali curati e riabilitati , dunque ancora in grado di riprodursi. Il rilascio in mare delle tartarughe avverrà a cura dell’equipe scientifica del Rescue Center delle tartarughe marine della Stazione Zoologica “Adohrn” di Napoli coordinata direttamente dalla Direttrice Prof.ssa Flegra Bentivegna. Hanno assicurato la loro presenza il Sindaco e gli Amministratori del Comune di Gallipoli, Iil Comandante del Compartimento Marittimo di Gallipoli, il Comandante provinciale del Corpo della Guardia Forestale, il Comandante della Polizia Provinciale i rappresentanti degli Enti Scolastici territoriali, nonchè le Autorità Civili , Militari e di Pubblica Sicurezza del territorio. Si coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente la Capitaneria di Porto, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia di Stato, il Comando dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale, la Polizia Provinciale e la Protezione Civile operanti nel territorio di Gallipoli e del Salento ed il Servizio Veterinario ASL/LE di Gallipoli, per il loro prezioso aiuto e insostituibile collaborazione.
Dott. Giorgio Cataldini
Attualità
La cultura come atto d’amore: «Intitoliamo la biblioteca di Racale a Donato Metallo»
Sulla prossima edizione cartacea de “il Gallo” in distribuzione da sabato 17 maggio, l’approfondimento da Racale della nostra Sefora Cucci. Nel frattempo pubblichiamo l’intervento di RacaleCam, con il quale si annunica la petizione per l’intitolazione della Biblioteca: «C’è chi la politica l’ha attraversata con i piedi ben piantati nella piazza, tra la gente, con lo sguardo attento e il cuore aperto. Donato Metallo è stato questo: un esempio di impegno civico, umano prima ancora che istituzionale. Un uomo capace di trasformare le parole in gesti, i sogni in spazi concreti. Racale Cam APS avvierà una raccolta firme ed un’istanza di intitolazione della Biblioteca alla persona di Donato Metallo. Non solo per ricordare chi è stato, ma per continuare a far vivere, dentro quel luogo, la sua visione di comunità, di amore per il sapere e per le persone, tutte».

«“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”, scriveva Cesare Pavese nel suo ultimo romanzo prima di morire.
E Donato ce lo ha insegnato con tutta la forza che aveva in corpo che, sì, è vero: “un paese ci vuole”.
Ci vuole una Comunità, ci vogliono stormi di Persone che, come pezzi di un puzzle, facciano rete su di un territorio apparentemente fragile. Un territorio che porta con sé il calore dell’essere Mezzogiorno e la forza di un mare in tempesta che si scaglia sulla “barca dell’amore che non si spezza contro il quotidiano”.
Un territorio che, grazie all’impegno di persone come Donato Metallo, profuma di Rivoluzione.
Di quella che parte dal basso, che opera silente tra la gente, di quella che scivola di notte in piazza sulle note del Boléro di Ravel e che si trasforma, con pazienza e dedizione e tradizione, in leggi reali sulla tutela del patrimonio bandistico pugliese e delle feste patronali.
Una “Rivoluzione gentile”, una Rivoluzione che si firma presente in Consiglio regionale ed esulta, fiera, per l’approvazione di una legge che chiede, a gran voce e con l’aiuto di tutte le associazioni del territorio, di non lasciare indietro nessuno per far sì che l’inclusione sociale delle cittadine e dei cittadini LGBTQIA+ diventi tassello portante di una società dichiaratamente contraria al bullismo, alle violenze e alle discriminazioni di ogni genere.
Una Rivoluzione sempre vicina e mai lontana, di quelle che appartengono di diritto a coloro la cui voce sembra affievolirsi nella sofferenza.
Coloro i quali, grazie ad essa, si ritroveranno ad avere in mano un megafono per far sì che anche quelli in fondo alla piazza possano sentire quante battaglie sono state vinte e quante ancora ne restano da combattere.
Una rivoluzione di tutti.
Di quelle che strattonano le giovani menti e fanno capire che no, non è il contesto sociale la giustizia che muove la politica ma è la dignità dell’essere, semplicemente, umani!
Quella che dà diritto alle cure mediche anche quando non si ha una fissa dimora.
Quella che, osservando la realtà dei fatti, comprende quanto sia necessaria un’educazione sentimentale adeguata, di quella che insegni che ad amare, alle volte, serve forse più coraggio che a vivere.
E la sua “Scuola d’Amore” ce lo ha insegnato bene: tutto può nascere se fatto con coraggio.
Ce lo ha insegnato quando, quel primo maggio del 2022, ha reso tangibile l’idea che la sua piazza aprisse le sue porte ad una Biblioteca Comunale.
Parlava di un sogno, di un luogo che dimostrasse quanto la cultura potesse essere riferimento e punto di partenza per rendere migliore la propria comunità.
E così è stato.
E noi lo sappiamo bene quanto possa esser complessa la dualità di un territorio che, nonostante le sue grandi possibilità, si fa croce e delizia allo stesso tempo, mutando di continuo la sua forma nel nome di una partecipazione sempre più sentita e viscerale.
Lo sappiamo perché in dieci anni di lavoro sul territorio all’interno di un’associazione nata sotto la guida e la lungimirante visione di Donato stesso, abbiamo scelto di continuare a urlare il suo nome, ancora, tutti insieme, per far sì che questo rivoluzionario moto di cambiamento socio-culturale non venga dimenticato mai.
Per chi c’era, per chi c’è stato ma, soprattutto, per chi ci sarà dopo. Indistintamente.
Racale Cam APS, pertanto, avvierà una raccolta firme ed un’istanza di intitolazione di un bene pubblico così importante come la Biblioteca Comunale di Racale – della sua Racale – alla persona di Donato Metallo.
Perché “quel che seminiamo non smette mai di germogliare” e noi, ora, crediamo sia arrivato il momento di stringerci tutti insieme attorno ai frutti rivoluzionari della sua politica dal sorriso gentile».
Il Direttivo di APS RacaleCam
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Attualità
Specchia, incidente nella Zona industriale
Scontro tra un furgone e un’utilitaria. Necessario l’intervento dei sanitari del 118

Incidente stradale sulla provinciale tra Miggiano e Specchia, nei pressi della OLC.
Per cause in corso di accertamento, un furgone ed una Lancia Y si sono scontrate.
L’urto è stato decisamente violento tanto da richiedere per una delle persone coinvolte l’intervento dei sanitari del 118.
L’autista del furgone infatto è stato accompagnato con l’ambulanza in ospedale per accertamenti.
Sul posto per regolamentare il traffico e stabilire la dinamica dell’incidente anche gli agenti della Polizia Locale.
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Attualità
Ilaria D’Amico a Unisalento
“Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista”, con la giornalista e conduttrice televisiva

Si intitola “Comunicare lo sport: l’esperienza di una protagonista” l’incontro in corso, nell’aula 2 della palazzina R3 del Dipartimento di Scienze giuridiche, a Ecotekne.
Ospite d’eccezione, la giornalista e conduttrice televisiva Ilaria D’Amico.
I saluti istituzionali affidati al professor Attilio Pisanò, presidente del Corso di laurea in Diritto e management dello sport e alla professoressa Maria Vittoria Dell’Anna, presidente dei corsi di laurea di area Comunicazione.
A seguire l’intervista a D’Amico e, in conclusione, gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche, il professor Luigi Melica e del delegato alla Comunicazione, il professor Stefano Cristante.
Il seminario è organizzato con la collaborazione del Centro Studi di Diritto Sportivo Vittorio Mormando e rientra nell’ambito delle attività del Corso per Direttore Sportivo del Dipartimento di Scienze Giuridiche di UniSalento e della rassegna “Comunicazione incontra” dei corsi di laurea di Comunicazione.
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