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Attualità

Copertino: intitolazione dello stadio e convegno sul lavoro nero degli immigrati

Doppio appuntamento in citta sabato 11 giugno. In mattinata, alle 10,30, nella sala “Angioina” del Castello, è in programma la cerimonia di intitolazione dello stadio

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Doppio appuntamento in citta sabato 11 giugno. In mattinata, alle 10,30, nella sala “Angioina” del Castello, è in programma la cerimonia di intitolazione dello stadio comunale di Copertino a Guido Vantaggiato, figura che ha dato lustro e risonanza alla comunità salentina nel campo dello sport nazionale ed internazionale come segretario delle squadre nazionali di calcio (era in panchina nel trionfo ai Mondiali spagnoli del 1982), vice presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio e membro tecnico dell’Uefa. Alla cerimonia, promossa dall’Asd Copertino e dal Comune di Copertino, con il patrocinio della Provincia di Lecce, interverranno: il sindaco di Copertino Giuseppe Rosafio, l’assessore provinciale Pierluigi Pando, il presidente della Federazione Italiana Gioco Puglia Vito Tisci, il presidente dell’Asd Calcio Copertino Maurizio Fanuli, il referente della commemorazione Antonio Lillo, il direttore del Guerin Sportivo Matteo Marani, gli ex calciatori Sergio Brio, Pasquale Bruno, Antonio Di Gennaro, i tecnici Mimmo Renna e Mario Russo ed una delegazione di giocatori dell’U.S. Lecce.


Nel pomeriggio, dalle 18, presso la sala convegni del Santuario della Grottella, appuntamento con un importante seminario sul tema “Il lavoro nero degli immigrati: il Salento nella legalità di un lavoro fuori dal sommerso”, organizzato dalla Commissione Provinciale Emersione Lavoro Irregolare, con la collaborazione di Provincia di Lecce e Comune di Copertino. Alla giornata di studi saranno presenti: Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce, Ernesto Toma, assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del lavoro, Saverio Congedo, consigliere regionale e vice presidente Commissione Bilancio, Giuseppe Rosafio, sindaco di Copertino, Toni Dell’Anna, presidente Commissione Provinciale per l’Emersione al Lavoro Nero e assessore Politiche del Lavoro Comune di Copertino, Gianluca Nigro, presidente Associazione Finis Terrae e Responsabile Progetto Amici (Nardò).

“L’incontro è un’importante occasione di confronto e scambio di informazione tra tutti i soggetti che si occupano di lavoro non regolare”, dichiara Toni Dell’Anna, presidente della Commissione Emersione Lavoro Irregolare della Provincia. “Compito della Commissione è proprio riunire questi soggetti e da momenti di studio e di ricerca, come quella presentata in questa occasione, passare a una azione concreta che faciliti l’emersione senza creare una atmosfera intimidatoria. Il lavoro della Commissione e dei soggetti coinvolti deve tendere a informare con precisione, rendendosi conto della delicatezza del tema che si va affrontare, che tocca spesso situazioni umane difficili. In noi queste persone devono trovare un aiuto, non un ostacolo. La ricerca conferma il fatto che Lecce e la sua provincia non sono una isola felice, che il sommerso è presente”, prosegue Dell’Anna. “Dunque è un cambio di cultura che bisogna operare e far capire alla gente che non è più furbo chi lavora al nero ma chi è regolarizzato, perché ha sicurezza e futuro. Se le condizioni saranno giuste per chi offre lavoro e per chi lavora, questo scatto di mentalità ci potrà essere. L’informazione sui vantaggi dell’emersione è il nodo fondamentale: questa una delle finalità primarie della Commissione”, conclude il presidente Dell’Anna.


Attualità

Serie C, Casarano da leggere

Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

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di Giuseppe Lagna

Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.

Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.

Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.

Ma quanto lavoro!

Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.

Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.

Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.

Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.

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Attualità

Domenica mattina al mare? Raffica di multe sulla litoranea di Tricase

In una zona priva di parcheggi “leciti” e, per questo motivo sempre soggetta a una certa tolleranza. Appello al sindaco: è possibile annullare quelle contravvenzioni con buona pace di tutti? Restano irrisolti, intanto, i “veri” problemi: mancanza di parcheggi, vegetazione che invade le carreggiate impedendo la visuale in curva e limite di 50 km orari pressoché ignorato

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di Giuseppe Cerfeda

Domenica mattina, gran caldo e, dopo una settimana di lavoro, finalmente la possibilità di godere del refrigerio del mare.

Fino all’incavolatura (eufemismo) finale.

Perché quel bagno è costato a molti tricasini una bella multa sul parabrezza della loro auto, parcheggiata sulla litoranea tra Tricase Porto e Marina di Andrano, in località Isola.

Doverosa una premessa.

In quella zona c’è sempre stata, negli anni, una certa tolleranza per un semplice motivo: non ci sono parcheggi per chilometri, quindi non c’è scelta!

Detto che può anche accadere che si esageri ma, sinceramente, avendo potuto appurare personalmente chi scrive, non ci sembra che la situazione fosse peggiore di altre volte (negli altri anni, tra luglio e agosto è accaduto decisamente di peggio), tant’è che poco prima dei contravventori è transitata in zona un’ambulanza in direzione Andrano, senza incontrare alcun tipo di problema.

Stamani mi è capitato di leggere su una testata che, per colpa delle auto in sosta, aumenta il rischio incidenti su un’arteria purtroppo già segnata più volte da gravi sinistri, come quello costato la vita ad un uomo di 62 anni di Taurisano qualche settimana fa.

Inconfutabile: la carreggiata con le vetture parcheggiate si restringe.

Ma siamo sicuri che sia quello il problema più grande?

Giusto per sgombrare il campo da equivoci: quell’incidente è avvenuto intorno alle 9 del mattino, quando al mare non c’è ancora praticamente nessuno, e ben lontano da dove ieri sono state multate le auto in sosta; gli inquirenti stanno indagando per stabilire le esatte cause e, quanto avvenuto quel triste mattino, nulla ha a che vedere con quanto abbiamo scritto e scriveremo ancora.

Uscendo, quindi, dai casi specifici e dai possibili equivoci, più in generale andrebbe sottolineato che Anas, Provincia o chi per esse, non dovrebbero aspettare luglio per ripulire i bordi delle strade dalla vegetazione (le canne, soprattutto in curva, impediscono la visuale e costringono, in questo caso si, i mezzi a invadere la corsia opposta).

E poi, sempre in generale, senza fare riferimento ad alcun caso specifico, non sarebbe il caso di ricordare che sulla litoranea il limite è di 50km orari?

Ma avete visto come transitano su quella via?

Provate a verificare cosa succede il sabato e la domenica pomeriggio (e non solo): motociclette e auto che sfrecciano a velocità inimmaginabili e che costringono a trattenere il fiato, nella speranza di non sentire il botto!

Ecco questi sono i problemi che eventualmente i residenti hanno segnalato (e non certo ieri, ma in tempi non sospetti), non quello delle auto in sosta.

Tricase sembra sempre più essere il paese delle contraddizioni: si fa il bagno nell’area portuale dove vige il divieto di balneazione (ma è bello, si può tollerare per carità, nonostante possa anche essere pericoloso), a Tricase Porto si parcheggia vicino al Bolina e si guarda il mare fumando una sigaretta, mentre gli automobilisti restano in fila sotto al sole come se nulla fosse, perché non si passa.

Tricase ha otto chilometri di costa bellissimi e, giustamente, se ne vanta.

Ma se non permettiamo alle persone di parcheggiare, trovando una soluzione, che si fa?

Si chiude tutto?

Conoscendo personalmente il sindaco Antonio De Donno e la sua sensibilità in merito a certi argomenti, ci permettiamo di rivolgergli un appello: non è forse il caso di chiedere di annullare tutte quelle multe?

Possiamo evitare che (ad esempio) ad un operaio possa costare una cifra il bagno a mare la domenica mattina dopo una dura settimana di lavoro, solo per aver parcheggiato dove lo ha fatto per anni? Esattamente come chi fa il bagno nel porto e lo fa da anni, né più né meno…

Quello che chiediamo è un po’ di buon senso e, appena possibile, una soluzione per poter parcheggiare in sicurezza.

Raccomandando, infine, sempre prudenza e il rispetto del limite di velocità che, lo ricordiamo, per i duri di comprendonio, sulla litoranea è di 50 km orari!

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Attualità

Via alle ispezioni della cavità in zona Puzzu a Tricase

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Sono iniziate stamani le ispezioni del pozzo rinvenuta nel borgo antico di Tricase, in zona Puzzu, la scorsa settimana (leggi qui)

A calarsi sono i componenti del Gruppo Speleologico Tricase. Restituiranno tutte le informazioni utili che emergeranno sulla cavità, a partire anche dall’esatta profondità, stimata in circa 25 metri al momento del ritrovamento, avvenuto durante i lavori di riqualificazione del centro storico.

Per le vie del centro cittadino intanto stamattina è rimbalzata la falsa notizia secondo cui qualcuno sarebbe caduto accidentalmente nel pozzo. Nulla di vero: trattasi appunto delle operazioni ispettive avviate nella giornata odierna.

La locale Protezione Civile ed una ambulanza sono sul posto preventivamente, pronte a intervenire in caso di necessità.

Le foto

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