News & Salento
Ugento: 3° anniversario della morte di Peppino Basile
Mercoledì 15 giugno verrà commemorato presso la Chiesa San Giovanni Bosco ad Ugento, per poi portarsi al cimitero dove verrà depositata una corona di fiori.
Mercoledì 15 giugno verrà commemorato presso la Chiesa San Giovanni Bosco ad Ugento, per poi portarsi al cimitero dove verrà depositata una corona di fiori.
Il Consigliere provinciale e comunale dell’Italia dei Valori, Gianfranco Coppola, tutti gli iscritti del Circolo IdV di Ugento-Gemini, il coordinatore provinciale Francesco D’Agata, ricordano Peppino Basile, brutalmente assassinato nella notte tra il 14 e 15 giugno 2008 con 19 coltellate. “Una data che rimarrà a lungo nella memoria storica degli ugentini e dei salentini. Lo ricordiamo in quanto amico, e per l’Amore che sapeva dare alla sua terra. Per l’altissimo senso della Legalità e per una Vita spesa al sostegno dei più deboli come fondamenti della sua attività politica. Questi sentimenti condivisi hanno determinato sin dal giorno dopo la sua scomparsa la nascita di un movimento territoriale che è stato denominato “Comitato Pro-Basile”, che tra le sue prerogative si è prefissato il compito di sensibilizzazione delle coscienze ed il cui prezioso lavoro è portato avanti dagli amici storici di Peppino, e continua ad essere composto dagli attivisti Gianfranco Coppola, Giovanni D’Agata, Martino Esposito, Giuseppe Mauro, Mino Brogna, Donato Urso, Tiziano Colitti, Biagio Bocco e circa un centinaio di altri aderenti, per continuare a mantenere vivo il ricordo dell’esperienza di vita di Peppino Basile e per perpetrarne l’attività politica sul territorio”.
Si preannuncia che, su richiesta del presidente nazionale dell’IdV, Antonio Di Pietro, il quale è stato impegnato nelle recenti campagne elettorali e referendarie, una grande manifestazione che si terrà nel prossimo settembre dal titolo “Per non dimenticare” con la partecipazione dei massimi esponenti nazionali e territoriali di Italia dei Valori.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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