Attualità
Il 1° ottobre Ernesto Olivero a Lecce
“Impariamo a scegliere la bontà, che disarma e porta a Dio. La bontà è l’unica chiave per incontrare e dialogare con l’uomo”. Queste parole di Ernesto Olivero
“Impariamo a scegliere la bontà, che disarma e porta a Dio. La bontà è l’unica chiave per incontrare e dialogare con l’uomo”. Queste parole di Ernesto Olivero racchiudono il messaggio e la speranza che ha portato la Comunità della Casa ad organizzare questo incontro. Immersi in una realtà sociale dove la principale strada di dialogo sembra essere quella della rivendicazione ed in un mondo politico dove invece di concertazione e mediazione si sente parlare di strumentalizzazione e macchina del fango, i cristiani, come tutti gli uomini di buona volontà, hanno l’urgenza di fare il punto, di concentrare gli sforzi per capire in quale direzione occorre innescare un cambiamento, porre dei segni profetici per rendere visibile un’alternativa possibile. Ed è in tempi come questi che i testimoni, profeti di oggi, possono aiutarci a riacquistare lucidità, a segnare un cammino possibile per molti, mostrando come la radicalità del Vangelo e la compagnia del Signore si traducono e si incarnano proprio nel nostro mondo e non appartengono né all’aldilà, né ad una dimensione puramente spirituale dell’uomo.
Per questo, sabato 1° ottobre, presso il Cine-Teatro Don Bosco di Lecce, alla presenza dell’Arcivescovo di Lecce, sarà possibile incontrare Ernesto Olivero, un laico, un testimone del nostro tempo, il fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani) che da tanti anni si impegna per la pace nel mondo, coinvolgendo migliaia di giovani e anche tantissimi personaggi nel panorama politico internazionale. L’incontro in realtà è duplice, perché si rivolge a destinatari diversi: la prima parte – che si terrà alle ore 18.00 – è un invito alla missionarietà, diretto agli adulti, attraverso la presentazione del carisma e dell’esperienza del Sermig, proprio dalla voce del suo diretto fondatore. Olivero diede vita nel 1964, insieme alla moglie ed un gruppo di amici, a questo gruppo missionario con l’obiettivo indubbiamente ambizioso di “sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace”.
La seconda parte è invece dedicata ai giovani, strutturata in un forma maggiormente coinvolgente e partecipativa sul tema La Vita e il cammino, su cui Ernesto Olivero prenderà la parola, dopo aver ascoltato la voce dei giovani. Oggi Ernesto Olivero è un punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda la costruzione della pace nel mondo e la lotta per lo sviluppo contro l’emarginazione. Amico di Madre Teresa di Calcutta e di Giovanni Paolo II, è stato da più parti proposto per la candidatura al Nobel per la Pace. A testimonianza del suo spirito profetico, ricordiamo che è riuscito nel 1983 a Torino ad ottenere in gestione un vecchio capannone utilizzato come arsenale militare per trasformarlo in un arsenale di pace, un monastero di laici che è oggi luogo di accoglienza e assistenza per giovani in difficoltà e spazio di spiritualità e di riscoperta di una solidarietà radicale, in compagnia con il Dio di Gesù Cristo. Sulla scia di questo stesso progetto, nel 1996 Olivero ha fondato in Brasile a San Paolo l’arsenale della speranza e nel 2003 a Madaba in Giordania, l’arsenale dell’Incontro.
Olivier Piazza – Socio della Comunità della Casa
Attualità
Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”
L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo
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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.
Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase.
Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.
Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.
Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi.
La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali.
Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.
In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.
Attualità
Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa
Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)
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Il convegno “Salento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlante “Donne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.
Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.
Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.
Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.
Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.
A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.
La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».
Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.
Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».
Attualità
Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase
Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.
Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.
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