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Lecce

A Lecce il convegno “Mediare è possibile”

Venerdì 11 novembre, alle 17, presso l’Auditorium del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, si terrà il convegno “Mediare è possibile – Per una giustizia

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Venerdì 11 novembre, alle 17, presso l’Auditorium del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, si terrà il convegno “Mediare è possibile – Per una giustizia efficiente e tempestiva”, organizzato da Q.M. MediaConciliazione, organismo iscritto presso il Ministero della Giustizia ed abilitato a svolgere le attività di mediazione e conciliazione ai sensi dell’art. 5, d.lgs. 28/2010. In un Paese come l’Italia, al quarto posto in Europa per tasso di litigiosità, è importante conoscere, scegliere e sfruttare al meglio le misure di risoluzione alternativa delle controversie, creando un nuovo modello relazionale volto alla generazione di accordi che limitino l’uso della giustizia civile. Con la moderazione del Dott. Claudio Scamardella, Direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia, l’apertura dei lavori è affidata ai saluti del Dott. Antonio Quarta, Amministratore di Q.M. MediaConciliazione, della Dott.ssa Loredana Capone – Vicepresidente della Giunta Regionale, del Dott. Antonio Maria Gabellone – Presidente della Provincia di Lecce e del Dott. Paolo Perrone, Sindaco del Comune di Lecce. A seguire interverranno la Dott.ssa Augusta Iannini – Capo Ufficio Legislativo Ministero della Giustizia, il Dott. Mario Buffa – Presidente della Corte di Appello di Lecce, il Sen. Alberto Maritati – Coordinatore Responsabile Q.M. MediaConciliazione, l’Avv. Luigi Rella – Presidente dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Lecce e il Dott. Giuseppe Piccinni – Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti della Provincia di Lecce.

Attualità

Ottobre eccezionalmente piovoso in Italia, mentre in Francia ed i Spagna…

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Ottobre eccezionalmente piovoso per l’Italia con numerose criticità da Nord a Sud e punte di prossime ai 1000mm; disastrose alluvioni anche in Francia e Spagna: a Valencia in 8 ore la pioggia di un intero anno, causata da una DANA

Già il mese di settembre aveva evidenziato reiterati eventi piovosi anche intensi in particolare al Nord, ma ottobre di quest’anno è risultato certamente uno tra i più piovosi mai registrati – lo conferma il meteorologo Edoardo Ferrara che spiega: “Gli accumuli complessivi superano i 150-160mm praticamente su tutto il Nord Italia, ma con punte diffuse di oltre 300mm su fascia prealpina, pedemontana piemontese, Liguria, pianura lombardo-emiliana, Veronese, Vicentino e sul Friuli Venezia Giulia. Più nello specifico su Liguria, Appennino tosco-emiliano, alto Piemonte, Prealpi venete e alto Friuli si registrano persino picchi di oltre 500mm, fino a estremi addirittura prossimi ai 950-1000mm tra Savonese e Genovese e sulle Prealpi Carniche. 

Si tratta di valori eccezionali: in diversi casi è piovuto anche 4 volte tanto la media di ottobre, talora persino nell’arco di un solo giorno. Caso emblematico di Bologna che in occasione dell’alluvione del 19 ottobre scorso ha registrato picchi di 300mm in meno di 24 ore, più del triplo dell’intera media mensile (circa 70mm). 

Notevoli anche i picchi di oltre 250-300mm registrati su Toscana, Umbria, alte Marche, Lazio, così come su Arcipelago campano, Sicilia e Calabria ionica (dopo mesi di cruda siccità); tanta pioggia anche in Sardegna con punte di oltre 200mm. Gli accumuli inferiori si sono registrati su Abruzzo orientale e in generale sul comparto sud-orientale del Paese.”

ALMENO 19 EVENTI ALLUVIONALI/GRAVI ALLAGAMENTI SULL’ITALIA 

“Sono state numerosissime le criticità idrogeologiche e idrauliche di cui ha sofferto l’Italia in questi giorni tra frane, smottamenti, esondazioni ed allagamenti lampo” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “19 gli eventi alluvionali o allagamenti lampo gravi che hanno penalizzato lo Stivale, la maggior parte dei quali concentrati nel periodo che va dal 16 al 27 ottobre (ben 17 eventi!). 

Tra le regioni più penalizzate dagli eventi alluvionali riportiamo Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania. Più nello specifico tra le aree più duramente colpite vi sono: Val Bormida/Arenzano, Savonese in generale, Genovese/Recco, Pisano/Livornese/Senese e in generale la Val di Cecina, Civitavecchia, Ischia e Sorrento, Pesarese/Anconetano, Bolognese/Ravennate/Riminese, Alessandrino, Bergamasco, Catanese/Palermitano/Agrigentino, Catanzarese, Cagliaritano/Oristanese.”

ALLUVIONI ANCHE IN FRANCIA E SPAGNA, A VALENCIA INONDAZIONE CAUSATA DALLA ‘DANA’

Alluvioni disastrose sono state registrate anche sulla Francia, specie meridionale, con ben 800mm caduti nel Massiccio centrale il 18 ottobre mentre Saint-Tropez è finita sott’acqua; recentemente colpita pure la Spagna, specie Andalusia e la Comunità Valenciana. “In particolare la devastante alluvione che ha colpito Valencia, con oltre 72 vittime, è stata causata da un pericoloso temporale auto-rigenerante e stazionario, che dal satellite aveva la forma di V e per tale motivo denominata V-SHAPED. 

Solamente in 4 ore sono caduti oltre 350mm, mentre in 8 ore è caduta la pioggia di un intero anno (circa 450-500mm). Il temporale a forma di V è stato generato da una cosiddetta DANA,(acronimo di Depresion Aislada en Niveles Altos,), un fenomeno meteorologico tipico della Spagna e del Mediterraneo occidentale. Si verifica quando una massa d’aria fredda in quota si isola dal flusso principale, formando una depressione chiusa. 

Questa configurazione genera un forte contrasto con l’aria calda e umida presente alle basse quote, innescando temporali intensi e piogge abbondanti. I rilievi esasperano poi le precipitazioni. Sulla Penisola Iberica, soprattutto in autunno, la DANA può causare episodi di precipitazioni estreme. Questo vortice in quota è quel che rimane della bassa pressione che nei giorni scorsi ha portato eventi alluvionali in Italia (anche in questo caso spesso a causa di temporali V-SHAPED) e che si è isolata tra Spagna e Nord Africa”.

GOCCE FREDDE, RISCALDAMENTO GLOBALE E FIUMI ATMOSFERICI

“La DANA spagnola altro non è che più genericamente quella che viene detta una goccia fredda in quota: si tratta di una circolazione ciclonica chiusa alimentata da una massa d’aria fredda in quota, solitamente figlia di perturbazioni atlantiche più strutturate che appunto ‘sganciano’ queste depressioni secondarie. 

Questi vortici, solitamente più piccoli in estensione rispetto alle grandi depressioni atlantiche, possono risultare molto insidiosi, avere un ciclo di vita anche di diversi giorni e alimentarsi nelle acque calde del Mediterraneo soprattutto in estate e in autunno, quando possono dar luogo ai fenomeni più estremi, ma in modo estremamente caotico. 

Proprio le alluvioni e gli allagamenti lampo sia di settembre che ottobre su Francia, Spagna, Austria e Italia sono state causate da queste gocce fredde. In un’atmosfera che si sta surriscaldando e in un mare più caldo, c’è maggiore vapor acqueo ed energia a disposizione per queste strutture cicloniche, che quindi hanno maggiori chances di alimentare eventi estremi.

Le alluvioni ci sono sempre state, ma i tempi di ritorno si stanno accorciando con una maggiore frequenza di questi eventi o, in altre parole, a parità di presenza di perturbazioni come in passato, oggi le stesse hanno maggiore energia a disposizione per alimentare piogge alluvionali. In questo contesto si inseriscono infine anche i cosiddetti ‘Atmosferic Rivers’, o fiumi atmosferici, che altro non sono che correnti d’aria particolarmente ricca di umidità che trasportano come una sorta di nastro il vapor acqueo dalle latitudini tropicali a quelle medie, Europa compresa. 

Quando questi fiumi atmosferici interagiscono con le depressioni mediterranee, ma non solo, possono esacerbare le piogge alluvionali, come successo ad esempio in Emilia Romagna e Liguria.

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Cronaca

Inseguiti dalla polizia abbandonano auto rubata

Rocambolesco inseguimento all’imbocco della Tangenziale Est. I ladri dopo aver lasciato la Citroën che avevano rubato sono scappati facendo perdere le loro tracce a bordo di un’Audi A6

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Nel corso della notte due equipaggi della sezione volanti della Questura sono interbenute in via Gianmatteo per segnalazione di auto sospetta.

Giunti sul posto, dopo una perlustrazione della zona, hanno intercettato un’Audi A6 SW di colore bianco seguita da una Citroën C3.

Le due auto, alla vista delle volanti, si sono date a precipitosa fuga.

Ne è nato un rocambolesco inseguimento che si concludeva all’altezza dell’imbocco della Tangenziale Est quando il conducente della Citroën, vistosi braccato, è sceso dall’auto e repentinamente è salito a bordo dell’Audi bianca che lo precedeva per ripartire a tutta velocità facendo perdere le sue tracce.

I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che la Citroën era stata poco prima rubata in via Monti; inoltre, l’autovettura abbandonata dai malviventi presentava delle ammaccature tra il tetto e lo sportello lato guida, all’interno era stato rimosso il carter in plastica posto sotto il volante e il blocchetto di accensione, staccato dai cavi elettrici, è stato rinvenuto sul tappetino lato guida.

Tra i due sedili anteriori e precisamente vicino al freno a mano, i poliziotti hanno rinvenuto una radio ricetrasmittente di colore nero (vedi foto in alto), evidentemente utilizzata dai malviventi per comunicare, e una torcia di colore nero abbandonata dal ladro durante la fuga.

Sia la torcia che la ricetrasmittente sono state sottoposte a sequestro e sulle stesse verranno effettuati degli accertamenti scientifici al fine di recuperare eventuali impronte digitali o tracce biologiche dei ladri.

La Citroën C3 è stata restitutita la legittimo proprietario.

 

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Attualità

Le opportunità di lavoro nel Leccese

39° Report Arpal Puglia: fervono i preparativi per la settimana di selezione dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico. Aperte 525 posizioni lavorative in provincia

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Entro il 31 ottobre si chiude la chiamata pubblica per le aziende che intendono prenotare una postazione per tenere colloqui di lavoro durante la Recruiting week dedicata ai settori sanitario, socio-sanitario e socio-pedagogico.

Sarà sufficiente contattare il centro per l’impiego competente per il territorio in cui si hanno fabbisogni da colmare.

La settimana di selezioni in presenza si svolgerà dal 18 al 21 novembre con il seguente calendario:

lunedì 18 novembre, presso le sedi dei Centri per l’Impiego di Gallipoli, Maglie, Campi Salentinamartedì 19, presso le sedi dei Cpi di Galatina, Poggiardo, Francavilla Fontana, Castellaneta-Massafra;

mercoledì 20, presso le sedi dei Cpi di Tricase, Martano, Ostuni, Taranto-Martina Franca; giovedì 21 novembre, presso le sedi dei Cpi di Nardò, Casarano, Lecce, Brindisi, Manduria-Grottaglie.

Nella settimana dal 25 al 29 novembre, invece, nell’ambito della Strategia #mareasinistra della Regione Puglia, si proseguirà con i colloqui online riservati a candidati che vivono fuori regione e vogliono cogliere l’occasione per tornare o trasferirsi in Puglia.

Lunedì 7 novembre sarà pubblicato un report “Speciale Recruiting week” contenente tutte le offerte di lavoro alle quali potersi candidare.

CORSI ITS

Importanti anche le possibilità di formazione in altri settori, a cui poter accedere grazie ai corsi in partenza presso gli ITS.

Nel biennio 2024-2026, in particolare, l’offerta formativa dell’ ITS Academy Turismo e Beni Culturali prevede l’attivazione del corso “Design e Innovazione Digitale per le Arti e i Mestieri”, previsto a Poggiardo.

L’obiettivo è formare una figura professionale che opera nei contesti in cui si progettano e si realizzano manufatti legati alle diverse forme di artigianato di eccellenza territoriale, capace di impiegare sistemi di produzione avanzati e intelligenti, di realizzare nuovi design di prodotto e di processo, applicando tecnologie e strumenti innovativi, nel rispetto degli standard estetici, di sicurezza e qualità di riferimento.

È una figura molto richiesta dal tessuto imprenditoriale e produttivo del Salento.

IL 39° REPORT ARPAL

Intanto, nel 39° Report elaborato dall’Ambito di Lecce vengono segnalati 187 annunci che corrispondono a 525 posizioni aperte nella provincia.

Il settore edile è in testa con la richiesta di 171 professionisti, seguito dal comparto turistico offre 75 opportunità, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nel Capo di Leuca.

Nel settore amministrativo, informatico ed educativo si cercano 49 figure, le telecomunicazioni segnalano 35 opportunità, mentre il settore commerciale conta 41 posizioni aperte.

Per l’agricoltura e l’ambiente si cercano 14 risorse, mentre il TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) propone 22 posizioni.

Il comparto socio-sanitario pubblica 19 annunci per un totale di 68 posizioni disponibili, per il settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 11 lavoratori.

L‘industria del legno mette a disposizione 10 posti, mentre il settore bellezza e benessere ne offre 7.

Per l’industria metalmeccanica sono richieste 14 figure e per il settore pulizie e multiservizi due.

Infine, ci sono quattro posizioni aperte per iscritti nelle categorie protette e due per persone con disabilità.

La sezione tirocini offre nove opportunità, mentre la rete Eures segnala anche opportunità di lavoro e formazione all’estero per personale altamente qualificato, come medici, infermieri, ingegneri ed educatori.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina Facebook Centri Impiego Lecce e Provincia, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.

Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LA VERSIOEN COMPLETA DEL 39° REPORT ARPAL – BACINO DI LECCE

 

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