News & Salento
Torna la magia del Presepe Vivente di Tricase
La “Betlemme d’Italia”, come ormai viene definita a livello nazionale, si appresta a rivivere per la 32^ volta sui circa quattro ettari della suggestiva collina di Monte Orco
La “Betlemme d’Italia”, come ormai viene definita a livello nazionale, si appresta a rivivere per la 32^ volta sui circa quattro ettari della suggestiva collina di Monte Orco. Tricase si prepara ad accogliere, oltre alla sua gente, migliaia e migliaia di visitatori da tutto il Salento (e con comitive pronte, come sempre, a giungere anche da oltre i confini regionali e persino dall’estero), affascinati dall’irresistibile richiamo visivo di una rappresentazione che non può che lasciare incantati, proprio come si prefissò tantissimi anni fa l’indimenticabile fondatore Andreuccio Rizzo, obiettivo splendidamente perseguito e centrato dall’attuale Comitato guidato dal noto regista cinematografico salentino Edoardo Winspeare. Anche quest’anno la collinetta dominerà buona parte della città “facendosi ammirare” grazie alle sue oltre 35mila lampadine che renderanno unico il Presepe Vivente tricasino, illuminando un percorso di circa due chilometri che, partendo dal coreografico ingresso situato in via Lecce, presidiato dai soldati romani, toccherà, fra siti naturali e costruzioni appositamente preparare, numerose tappe, l’ultima delle quali, ovviamente, la Natività, dove sarà sistemata anche con la Luce della Pace (arrivata a Tricase direttamente da Betlemme lo scorso 11 dicembre). Un mercatino ed un info point saranno sistemati al termine del percorso, animato da più di 250 figuranti in abiti d’epoca, che riproporranno una cinquantina di scene, soprattutto i mestieri, della vita quotidiana al tempo della nascita di Gesù. Senza dimenticare la ricostruzione dei luoghi di allora, su tutti la Grotta del Bambinello e la Reggia di Erode, oltre al ponte sul quale si rischia davvero di restare senza parole avendo la possibilità di posare gli occhi sul meraviglioso panorama sottostante. Dopo l’inaugurazione dello scorso 17 dicembre, quando alla Messa in Chiesa Madre officiata dal Vescovo della Diocesi di Ugento – S. M. di Leuca, mons. Vito Angiuli, è seguita la fiaccolata per accompagnare la “Luce della Pace” sulla collinetta di Monte Orco, con la successiva consegna delle chiavi della “città” al personaggio più anziano, il Presepe Vivente sarà aperto nelle serate di domenica 25, lunedì 26, mercoledì 28 e venerdì 30 dicembre e poi di domenica 1, martedì 3 e venerdì 6 gennaio, dalle 17 alle 21,30. Si chiuderà, dunque, il giorno della festa dell’Epifania, altro appuntamento assai atteso, quando si svolgerà, con partenza alle 16 dall’atrio di Palazzo Gallone in Piazza Pisanelli, la tradizionale sfilata dei personaggi del Presepe in costume d’epoca, che, dopo aver percorso alcune vie cittadine, accompagneranno i Re Magi alla Grotta della Natività. Ad ulteriore testimonianza dello straordinario lavoro, intriso di tanto amore e passione, che sorregge un simile evento, l’organizzazione ha messo a disposizione anche il numero 329/9070417 appositamente per le informazioni riguardanti i portatori di handicap, che saranno puntualmente fornite da Cristian Legari, presidente della locale Protezione Civile (altri recapiti telefoni: 0833/542875 – 340/0028166).
Federico Scarascia
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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