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Candidati: Galatina nel caos

In vista delle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio (anche se il decreto non è ancora ufficiale) a Galatina la situazione appare ancora molto fumosa. In questi giorni

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In vista delle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 maggio (anche se il decreto non è ancora ufficiale) a Galatina la situazione appare ancora molto fumosa. In questi giorni sono stati numerosi gli incontri tra le varie componenti politiche, incontri che si sono conclusi con un nulla di fatto. Sul tavolo delle trattative ci sono le alleanze che, come spesso accade in questi casi, saranno molto influenzate da quello che accadrà nel capoluogo salentino, anch’esso impegnato nella campagna elettorale. I principali schieramenti dovrebbero essere comunque tre: il centrodestra con il PdL, il centrosinistra con il PD e il terzo polo con UdC, API e, forse, Io Sud. Resta poi da verificare le liste civiche a quale di questi schieramenti si andranno ad aggiungere. Nel centrosinistra si registrano diverse posizioni: c’è chi vorrebbe andare alle Primarie per definire il candidato Sindaco, c’è chi vorrebbe ripresentare Daniela Vantaggiato (già candidata alle precedenti consultazioni) e c’è invece chi vorrebbe proporre una figura nuova, addirittura apolitica. La voce riguardante la candidatura dell’ex sindaco Sandra Antonica è stata smentita dalla diretta interessata, che ha anche fornito un importante spunto di riflessione: “Né il mio partito né altri hanno espresso ufficialmente o ufficiosamente il mio nome come probabile ricandidato Sindaco. O almeno non che io sappia. Né io stessa ho espresso ufficialmente o ufficiosamente la volontà di rifarlo. La mia città ha avuto con me comportamenti altalenanti ma da me sempre e comunque accettati, intellettualizzati, compresi, metabolizzati e superati. Galatina, di cui ho avuto l’onore e il privilegio di essere il Sindaco, mi ha amata, odiata, cercata, respinta e, a ragione o a torto, io ho compreso di averla delusa. Si poteva fare meglio? Si poteva fare di più? Non lo so. So soltanto che nonostante alcuni periodi di vuoto di comunicazione, ho un legame forte e sincero con la mia città ma questo legame passa attraverso la politica. Non sono e non sarò mai un outsider. Ho sempre fatto la mia parte e non mancherà mai il mio seppur modesto contributo alla vita democratica della politica galatinese. So che il momento è critico, cresce il rammarico della gente così come si moltiplicano le difficoltà di questa società che per troppo tempo ha vissuto al di sopra delle sue possibilità, esattamente come il suo ceto politico. Ma nello stesso tempo credo che la gente abbia bisogno e soprattutto voglia di essere governata, abbia bisogno e voglia di affidarsi, di riconoscersi e quindi anche di contribuire. Questo bisogno e questa voglia meritano rispetto. È facile intuire che i galatinesi siano stufi e stanchi della casta ma anche dei nuovi prestigiatori della politica preferendo chi, pur avendo autorevolezza, non è galatinese a chi, nato e cresciuto a Galatina, ne ha tradito la fiducia o si è dimostrato non all’altezza del compito mettendo Galatina in grave imbarazzo nei consessi provinciali e regionali. Penso però che tutto questo anziché spaventarci debba spingere la politica e la stampa a fare di più e meglio”. Più intricata appare la situazione dalla parte opposta: sembra complicato aspettarsi delle alleanze, se non con qualche lista civica, mentre si cerca una possibile alternativa sia con i Socialisti che con Io Sud. Ed è proprio per questo motivo che ancora non si fanno ipotesi sui possibili candidati, a parte qualche timida voce relativa ad Antonio Pepe e Francesco Sabato, nomi che comunque non esaltano la piazza. Dopo le prime favorevoli dichiarazioni che sembravano far convergere l’ex maggioranza sul nome di Giancarlo Coluccia, sembra anche tramontata l’ipotesi relativa alla candidatura del primo cittadino uscente. In questo clima di confusione, l’outsider potrebbe venire dal centro laddove si parla sempre più insistentemente di Giorgio Lo Bue, ex consigliere comunale del PD, che starebbe cercando di far confluire le alleanze verso il terzo polo. Nulla da segnalare infine sul fronte della sinistra radicale (Sel, Idv e Federazione della Sinistra) che sta alla finestra ad aspettare gli sviluppi. Per farla breve non esistono ancora né coalizioni né candidati Sindaco. C’è invece una sola certezza: la totale assenza di programmi politici e amministrativi. Ai galatinesi, ormai abituati a questo ginepraio, non resta che aspettare.


Massimo Alligri

Attualità

Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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“Ti racconto a Capo”: una serata su Don Tonino con il Vescovo Vito Angiuli

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La quindicesima edizione della rassegna “Ti Racconto a Capo”, organizzata dall’associazione Idee a Sud Est, prosegue il proprio calendario di appuntamenti venerdì 4 luglio alle 21 con Mons. Vito Angiuli.

Il Vescovo della Diocesi di Ugento – S.M. di Leuca presenterà il suo ultimo libro “Grazie don Tonino”. Una raccolta di testi che offre un’immagine del Vescovo venerabile inedita, ma nel contempo chiara ed efficace, fornendo la riprova dell’impegno reso alla Chiesa attraverso il ministero presbiterale in terra salentina. 

Mons. Angiuli nella prefazione, scritta sottoforma epistolare, afferma, infatti, che la narrazione si snoda grazie alle testimonianze di “persone che, in vario modo, ti hanno conosciuto personalmente e hanno instaurato con te rapporti di familiarità, di fraternità e di vicinanza. Si tratta di testimonianza di prima mano espresse da coloro che, almeno in parte, hanno segnato la tua vita”.

Nel corso dell’incontro verrà anche illustrato il libro coevo, del medesimo autore, intitolato “Vi voglio bene”, nel quale Mons. Angiuli ricostruisce, con attenta disamina, le prese di posizione pastorali e teologiche di don Tonino Bello. Il testo scrosta l’immagine stereotipata che spesso viene diffusa attraverso il richiamo a stralci chirurgici degli interventi del Vescovo di Molfetta e si premura di ricostruire con completezza le posizioni complessive anche sui temi dell’aborto e del fine vita.

L’appuntamento sarà introdotto dal parroco di Corsano, don William Del Vecchio, e sarà animato dalle domande di Carlo Ciardo e Luciano De Francesco.

Il programma di “Ti Racconto a Capo”, quest’anno dedicato a Gabriel Garcia Marquez, proseguirà venerdì 25 luglio con il giornalista e già direttore de Il Fatto Quotidiano Antonio Padellaro, il quale presenterà il suo libro “Antifascisti Immaginari” in dialogo con il giornalista di La7 Danilo Lupo.

“La quindicesima edizione è un traguardo importante – dichiara Luciano De Francesco, Vicepresidente dell’associazione Idee a Sud Est – non solo per il numero di edizioni che abbiamo organizzato, ma soprattutto per la varietà di tematiche, ospiti e suggestioni che abbiamo ospitato all’interno di un progetto che è riuscito ad abbracciare prospettive differenti”. 

“Quando abbiamo iniziato a il percorso di Ti racconto a capo avevamo la voglia di camminare lungo il sentiero delle idee controvento – afferma il Presidente dell’associazione, Carlo Ciardo – e per tutti questi 15 anni abbiamo cercato di mantenere fede a questo obiettivo ospitando modalità espressive, visioni artistiche, pensieri e visioni variegate e mai scontate. Tutto è stato possibile grazie alla disponibilità degli ospiti, alla voglia di fare dei volontari e alla presenza di un pubblico che ha sempre partecipato e sostenuto un progetto nato in questo lembo del Capo di Leuca”.

 

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Parabita: vinti 65mila euro al Lotto

Con sei ambi, quattro terni e una quaterna, è la vincita più alta delle tre che hanno segnato il lunedì pugliese per un totale di quasi 130mila euro

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Giocata fortunata in Puglia.

Ieri, come riporta Agipronews è stata infatti realizzata una tripletta da 129.750 euro totali.

Il colpo più alto di giornata, da 64.750 euro, è stato centrato a Parabita, con sei ambi, quattro terni e una quaterna.

Dopo i complimenti al vincitore, come sempre facciamo da queste colonne, raccomandiamo a tutti gli altri di giocare con parsimonia, secondo le possibilità di ognuno, stando attenti che il gioco non si trasformi in dipendenza.

Ricordando che la ludopatia è una malattia vera e rischia di rovinare la vita di chi gioca compulsivamente e dei suoi cari.

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