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Cronaca

Ruffano: le primarie della discordia

“Ruffano & Torrepaduli” insiste con Carlo Russo, “Popolo di Ruffano e Torrepaduli” va con Franco De Vitis, “Città Futura” con Antonio Cavallo. E per il SEL c’è Pietro Zaccagnino

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Il PDL sembra proprio non riuscire a trovare una linea comune. Tutto è cominciato con la richiesta del gruppo politico per il “Popolo di Ruffano e Torrepaduli”, che indicava le Primarie come “l’unico strumento per la scelta democratica del futuro candidato Sindaco“Ora che il numero di candidati consiglieri è sceso a 10”, vaticina Fabio Rizzo, “ogni famiglia o gruppetto potrà scendere in campo con la propria lista, anzi sembra proprio che stia accadendo. Infatti è con la massima leggerezza che ogni giorno vengono fuori nomi di candidati Sindaco per le prossime amministrative, come se il problema fosse il nome del Sindaco e non il suo programma e il suo gruppo. Siamo arrivati alla conclusione che l’unico modo per uscire da questo buio potrebbe essere quello di accendere una candela, e questa candela si chiama Primarie, strumento di massima espressione democratica, tanto forte da intervenire ancor prima del dettato ordinamentale costringendo di fatto le varie forze a confrontarsi sul terreno dei programmi e non sulle candidature forzose. Abbiamo a cuore il nostro paese”, conclude Rizzo, “e siamo certi che questo metodo farà finalmente luce sulla situazione smascherando coloro i quali fingono di operare per il bene di tutti travisando i reali interessi alle poltrone. Il nostro gruppo è pronto al confronto con chiunque abbia Ruffano nel cuore, senza preclusioni”. A questa sortita ha fatto seguito la replica dell’ex sindaco Carlo Russo: “E’ impensabile dare vita a questo tipo di selezione lì dove manca una comune veduta su temi strategici per la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità. Per questo motivo, per la lista “Ruffano&Torrepaduli-Carlo Russo sindaco, risulta inaccettabile la proposta del gruppo “Per il Popolo di Ruffano e Torrepaduli”. Loro, inoltre, affermano che i criteri che sono alla base della formazione della loro lista, sono quelli della trasparenza, legalità, moralità e coerenza. E’ proprio riguardo a quest’ultimo valore che la precedente Giunta Russo era stata accusata di essere caduta per problemi di unione al proprio interno, da chi sembra ora non considerare più quel difetto come la causa di tutti i mali. Secondo la lista “Ruffano&Torrepaduli” sarebbe più giusto e più onesto nei confronti dei ruffanesi presentarsi con proposte separate, per evitare che su temi importanti, come lo scempio delle nostre serre e la costruzione di deturpanti parchi eolici, ci si trovi dalla stessa parte ma con idee diametralmente opposte”.


Mette il dito nella piaga Pasquale Toma, dirigente comunale e provinciale proprio del PdL: “Il segretario del PDL Alfano ha dato il via all’utilizzo delle Primarie anche nell’ambito della nostra area politica. Purtroppo, però, come spesso avviene in Italia, le regole sono fatte per essere trasgredite. Ed infatti da più parti vediamo che esponenti pidiellini sfuggono al confronto ed alle direttive ormai consolidate in tutto il Paese. Ne abbiamo un esempio a Ruffano dove il PDL è da sempre diviso in due fazioni, solo che il gruppo capeggiato da Franco De Vitis ha cercato in ogni modo di scendere in campo con una lista unitaria, proponendo anche le primarie avallate dal segretario Gabellone che si è speso in prima persona. Dall’altra parte il sordo duo Russo & Gaetani, tesserati PDL, ha deciso di dire no dimostrando insubordinazione, insofferenza alle regole, disinteresse al partito ed una mancanza di senso civico degna dei regimi totalitari. Dal canto loro hanno propalato apodittiche diversità di programmi senza mai averli confrontati e comunque, le primarie, non servono principalmente a far scegliere al popolo oltre che i candidati anche i loro programmi? Noi, di Giovane Italia Ruffano, abbiamo a cuore il PDL e la sua unitarietà e dunque siamo preoccupati della deriva antidemocratica a cui potrebbero portare queste defezioni. Facciamo appello alla segreteria del partito affinché ripristini il rispetto delle regole e della democrazia, perché sottostare oggi ai diktat di pochi vuol dire abdicare all’unitarietà di domani e creare pericolosi e dannosi precedenti”.


Pasquale Gaetani, assessore provinciale del PdL e attivamente impegnato anche nella sua Ruffano, non s’è certo lasciato passare la mosca sotto il naso: “Un senso di stupore ci ha colti leggendo le dichiarazioni di Pasquale Toma. Avverto il dovere di fare chiarezza su quanto si sta verificando. Le vicende interne al Pdl, ripeto, saranno affrontate in occasione del prossimo congresso cittadino e, in quella sede, democraticamente e alla luce del sole, si confronteranno le diverse anime per stabilire la linea politica da adottare, una linea politica che, come sempre accade in queste occasioni, sarà dettata dalla maggioranza e vedrà la minoranza, anche se con spirito critico, adeguarsi. Le vicende amministrative sono tutt’altra cosa e vedono in questa fase il tentativo surrettizio di alcune persone appartenenti al gruppo “Per il Popolo di Ruffano e Torrepaduli” di imporre pseudo-primarie alla civica che si coagula intorno al nome di Carlo Russo. La domanda che ci poniamo è la seguente: perché la nostra lista deve sostenere consultazioni con un’altra lista dalla quale ci dividono idee e valori che sono alla base di un programma elettorale serio volto a rilanciare Ruffano? Non è più corretto che per il bene della nostra comunità, per troppo tempo martoriata da inutili protagonismi, ci si confronti con idee chiare lasciando ai ruffanesi l’onere e l’onore della scelta? Riteniamo una caduta di stile quella di voler tirare per la giacchetta il coordinatore Antonio Gabellone, uomo dai grandi valori morali, al quale ci lega un’amicizia che non si esaurisce nella collaborazione in Giunta, e che, ovviamente, è al corrente, minuto per minuto, di tutte le nostre scelte. Stemperiamo i toni e confrontiamoci serenamente in campagna elettorale. Chi avrà le idee migliori sarà premiato dai cittadini”.

Un poker di candidati


Stando così le cose è chiaro che un accordo anche in extremis tra le parti ci appare piuttosto improbabile. Così, all’ufficializzazione delle liste dovremmo avere le due anime del PdL ruffanese contro. Da una parte l’area che fa riferimento ad Alfredo Mantovano con la lista “Ruffano&Torrepaduli – Carlo Russo candidato sindaco”. Dall’altra l’area fittiana con il movimento “Popolo di Ruffano e Torrepaduli” e il candidato che, con il placet della segreteria provinciale del Pdl, dovrebbe essere Franco De Vitis. La novità degli ultimi giorni è un contatto con l’apertura di un dialogo tra il “Popolo di Ruffano e Torrepaduli” e l’UdC che ha abbandonato il tavolo delle trattative col PD e “Città Futura”. Quest’ultima avrà come proprio candidato sindaco Antonio Cavallo. Anche il SEL, secondo quelle che sono le ultime evoluzioni della politica ruffanese, molto probabilmente correrà con una lista propria lista. E sarebbe già pronto il candidato Sindaco che dovrebbe essere Pietro Zaccagnino.


Cronaca

Tamponamento con feriti sulla 275: soccorsi in prossimità del Gulliver

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Brutto tamponamento in serata sulla strada statale 275 Maglie – Leuca.

 

Luogo del sinistro l’incrocio nel territorio di Surano, in corrispondenza del centro commerciale Gulliver.

Necessario l’intervento dei soccorsi, con 118 accorso da Poggiardo, Scorrano e Casarano.

Coinvolte nel sinistro una Ford Fiesta, una Volkswagen Polo ed una Lancia Ypsilon.

Al lavoro sul luogo anche i carabinieri ed i vigili del fuoco del Distaccamento di Maglie.

Fortunatamente i feriti non sarebbero in pericolo di vita.

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Cronaca

Rifiuta alcol test, si spaccia per avvocato e minaccia i carabinieri: denunciato

Segnalato all’autorità giudiziaria un 56enne di Ruffano, che era stato fermato a bordo della sua vettura il 1° maggio per eccesso di velocità

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Una denuncia all’autorità giudiziaria è partita da Ruffano per un uomo accusato di violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.

Si tratta di uomo del posto, di 56 anni, segnalato alla Procura dai carabinieri della locale stazione: avrebbe rifiutato di sottoporsi agli esami per rilevare l’assunzione di alcol o stupefacenti, e sarebbe reo anche di usurpazione di titoli.

E’ accaduto tutto durante la scorsa festività del 1° maggio. Il 56enne è stato fermato alla periferia del paese dai militari mentre era a bordo della sua auto a causa dell’eccesiva velocità.

Era in evidente stato di alterazione psicofisica ed ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti utili a verificare l’eventuale assunzione di alcol o stupefacenti.

Non solo: l’uomo si è spacciato per un avvocato ed ha minacciato i militari affinché lo lasciassero andare. Ai carabinieri avrebbe promesso di rivedersi presto in tribunale. A quel punto, non potendo procedere al controllo, i militari hanno messo a verbale quanto accaduto ed hanno proceduto con la segnalazione alla competente autorità giudiziaria.

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Cronaca

Tagliola autovelox, multato perché supera il limite di 1 Km

La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…anche se la Cassazione con ordinanza 3698/2019 ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco…..

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Autovelox spietato, multato per un km oltre il limite di velocità sulla Gallipoli-Lecce. La Cassazione: “Non deve pagare nessuna multa chi sgarra di poco”

Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h.

Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa.

Altrimenti, l’automobilista è salvo. È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.

Nella pratica, una rilevazione di 76 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 71 km/h (-5 km/h).

Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h.

Il bisogno di soldipardon, la sicurezza stradale e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.

Insomma, come nelle competizioni automobilistiche si viaggia sul filo dei millesimi, nei controlli della velocità si è passati a considerare i decimali.

È quello che fa, per esempio, a Gallipoli, il Velomatic 512D, che controlla la velocità media dei veicoli che transitano sul tratto della S.S. 101 (superstrada Gallipoli – Lecce) in direzione Lecce al km 35+500, il principale asse stradale che collega la provincia di Lecce con il sud Salento. Siamo solo a pochi kilometri da Gallipoli, sulla superstrada a due carreggiate con due corsie per senso di marcia.

Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,1 il limite imposto” di 70 km/h.

Dunque, la tagliola è scattata per appena 1 decimi di chilometro all’ora in più.

Verbale, inoltre, notificato a distanza di oltre sette mesi (sic !!!) e quindi prescritto.

La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…  va ricordato anche che la Cassazione, con ordinanza 3698/2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.

Quindi, nessuna sanzione per chi guidava ma, che per Giovanni D’Agata, presidente dello  “Sportello dei Diritti”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica.

Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali.

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