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Cronaca

Calci e pugni ai poliziotti: tre arresti ad Ugento

La Sezione Volanti del Commissariato di Taurisano, diretto dal Dirigente Dott. S. Federico, ha proceduto all’arresto di Giacomo Cera, di anni 31 di Taurisano, Roberto Manco, di anni 39 di Taurisano, soggetti con numerosi precedenti di grave entità, e Vincenzo Ponzetta, di anni 30 di Ugento, pregiudicato per reati contro il patrimonio, perché resisi responsabili di resistenza, violenza e lesioni nei confronti di Pubblici Ufficiali.

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La Sezione Volanti del Commissariato di Taurisano, diretto dal Dirigente Dott. S. Federico, ha proceduto all’arresto di Giacomo Cera, di anni 31 di Taurisano, Roberto Manco, di anni 39 di Taurisano, soggetti con numerosi precedenti di grave entità, e Vincenzo Ponzetta, di anni 30 di Ugento, pregiudicato per reati contro il patrimonio, perché resisi responsabili di resistenza, violenza e lesioni nei confronti di Pubblici Ufficiali.


Infatti, verso le ore 23 del 18 marzo, personale della Volante interveniva in Ugento ove era stata segnalata una rissa all’interno di un bar sala giochi; giunti sul posto gli operatori notavano che fuori dal locale erano presenti diversi giovani che erano disposti sia sul marciapiede che all’ingresso del bar sia al centro della strada sempre nei pressi dello stesso bar; il locale in questione invece risultava essere chiuso ma all’interno dello stesso erano presenti due persone di cui una donna intenta a pulire il pavimento e il bancone frigo. Immediatamente si cercava di procedere all’identificazione dei giovani presenti e nel contempo acquisire informazioni dal titolare dell’esercizio pubblico per verificare la veridicità della segnalazione. Si passava, quindi, ad identificare alcuni giovani ma la situazione ha iniziato a degenerare nel momento in cui venivano richiesti i documenti di riconoscimento a due soggetti noti al personale operante Giacomo Cera e Roberto Manco; gli stessi, alla richiesta dei documenti, proferivano, in lingua dialettale, frasi offensive agli Agenti. Alla seconda richiesta di consegnare i documenti il Cera, con mossa fulminea e con stizza, strappava gli occhiali dal viso di uno degli operatori che,  invano, cercava di farseli restituire, ma lo stesso Cera li teneva stretti nella mano come se volesse romperli e contemporaneamente lo colpiva con pugni e calci sulle gambe e subito dopo, mentre l’altro operatore stava andando in aiuto del collega, anch’egli veniva dal aggredito violentemente con calci e pugni sul volto e mentre questi cercava di bloccarlo, cadeva insieme a lui per terra; in questo frangente Vincenzo Ponzetta, notato il poliziotto per terra, si accaniva contro di lui sferrandogli calci sul fianco e subito dopo lo stesso si allontanava velocemente dal luogo. Nel frattempo Roberto Manco si accaniva sferrando calci e pugni contro il terzo poliziotto. Gli operatori, comunque, riuscivano ad immobilizzare i due, riuscendo a far entrare nell’auto di servizio i due soggetti per condurli in Commissariato dove veniva richiesto l’intervento del personale del 118 in quanto il Cera mostrava alterazione dello stato psicofisico; lo stesso alla vista del personale medico cercava di procurarsi da solo delle lesioni, sbattendo con la testa su una poltrona presente nell’atrio del Commissariato, senza, comunque, procurarsi alcuna ferita; il medico del 118, quindi, gli somministrava un calmante. Successivamente gli operatori di Polizia, accusando dolori per le percosse ricevute, si portavano presso il nosocomio di Casarano: per tutti e tre prognosi di 10 giorni. Nel frattempo, personale della Volante si era portato alla ricerca del Ponzetta, nel frattempo datosi alla fuga, rintracciandolo nei pressi della propria abitazione alla quale si stava avvicinando a piedi e guardandosi continuamente intorno. Tutti e tre gli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Lecce.

Cronaca

Rifiuta alcol test, si spaccia per avvocato e minaccia i carabinieri: denunciato

Segnalato all’autorità giudiziaria un 56enne di Ruffano, che era stato fermato a bordo della sua vettura il 1° maggio per eccesso di velocità

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Una denuncia all’autorità giudiziaria è partita da Ruffano per un uomo accusato di violenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.

Si tratta di uomo del posto, di 56 anni, segnalato alla Procura dai carabinieri della locale stazione: avrebbe rifiutato di sottoporsi agli esami per rilevare l’assunzione di alcol o stupefacenti, e sarebbe reo anche di usurpazione di titoli.

E’ accaduto tutto durante la scorsa festività del 1° maggio. Il 56enne è stato fermato alla periferia del paese dai militari mentre era a bordo della sua auto a causa dell’eccesiva velocità.

Era in evidente stato di alterazione psicofisica ed ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti utili a verificare l’eventuale assunzione di alcol o stupefacenti.

Non solo: l’uomo si è spacciato per un avvocato ed ha minacciato i militari affinché lo lasciassero andare. Ai carabinieri avrebbe promesso di rivedersi presto in tribunale. A quel punto, non potendo procedere al controllo, i militari hanno messo a verbale quanto accaduto ed hanno proceduto con la segnalazione alla competente autorità giudiziaria.

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Cronaca

Tagliola autovelox, multato perché supera il limite di 1 Km

La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…anche se la Cassazione con ordinanza 3698/2019 ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco…..

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Autovelox spietato, multato per un km oltre il limite di velocità sulla Gallipoli-Lecce. La Cassazione: “Non deve pagare nessuna multa chi sgarra di poco”

Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h.

Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa.

Altrimenti, l’automobilista è salvo. È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.

Nella pratica, una rilevazione di 76 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 71 km/h (-5 km/h).

Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h.

Il bisogno di soldipardon, la sicurezza stradale e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.

Insomma, come nelle competizioni automobilistiche si viaggia sul filo dei millesimi, nei controlli della velocità si è passati a considerare i decimali.

È quello che fa, per esempio, a Gallipoli, il Velomatic 512D, che controlla la velocità media dei veicoli che transitano sul tratto della S.S. 101 (superstrada Gallipoli – Lecce) in direzione Lecce al km 35+500, il principale asse stradale che collega la provincia di Lecce con il sud Salento. Siamo solo a pochi kilometri da Gallipoli, sulla superstrada a due carreggiate con due corsie per senso di marcia.

Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,1 il limite imposto” di 70 km/h.

Dunque, la tagliola è scattata per appena 1 decimi di chilometro all’ora in più.

Verbale, inoltre, notificato a distanza di oltre sette mesi (sic !!!) e quindi prescritto.

La sicurezza stradale e il rispetto del Codice della strada vengono prima di tutto, però…  va ricordato anche che la Cassazione, con ordinanza 3698/2019, ha stabilito niente multa per chi sgarra di poco.

Quindi, nessuna sanzione per chi guidava ma, che per Giovanni D’Agata, presidente dello  “Sportello dei Diritti”, la dice ancora tutta su quanto continuino ad essere fallaci i sistemi di rilevazione elettronica delle infrazioni, nonostante i progressi della tecnica.

Insomma, un motivo in più per continuare nella lotta contro l’abuso che si fa di questo tipo di accertamenti, tra la risata che inevitabilmente ingenera la notizia e la miriade di ricorsi che continuiamo a predisporre contro le rilevazioni effettuate con queste macchinette infernali.

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Cronaca

Arrestato 19enne per detenzione di marijuana e hashish

Durante l’accertamento il 19enne mostrava segni di nervosismo, probabilmente dovuto al fatto che gli agenti hanno rinvenuto nella sue tasche 11 involucri di marijuana..

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La polizia di Nardò, durante il servizio di controllo del territorio, intensificato nella zona del centro storico, a causa il ferimento di un tunisino avvenuto qualche giorno fa, ha arrestato un 19enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio mentre lo stesso si avvicinava ad un gruppo di ragazzi.

Durante l’accertamento il 19enne mostrava segni di nervosismo, probabilmente dovuto al fatto che gli agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto nella sue tasche 11 involucri di marijuana, per un peso di gr.20, e gr.5 hashish, suddivisi in confezioni già pronte per la vendita, nonché, 150 euro.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, nonostante la madre dell’arrestato ostruisse il passaggio agli operatori e cercasse di nascondere altra sostanza stupefacente detenuta dal ragazzo, egli consegnava spontaneamente tutta la droga in suo possesso.

Ovverosia, uno zaino contenente gr. 260 di marijuana, ulteriori gr.230 di hashish e 11 bustine di marijuana corrispondenti a gr.30, materiale per il confezionamento e 400 uro. Complessivamente venivano sequestrati: gr.310 di marijuana, gr.235 di hashish e la somma di 550 euro.

Il giovane, incensurato, veniva arrestato e, su disposizione dell’A.G., posto agli arresti domiciliari.

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