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Cronaca

Questa sera il conclave del centrodestra gallipolino

Barba: “Siamo certi che Gallipoli potrà contare su forze politiche e sociali in grado di riportare il giusto entusiasmo”

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È fissata per stasera, alle ore 20, la riunione del centrodestra che sancirà, in maniera coesa e determinata, il nome del candidato a sindaco per la città di Gallipoli”. Esordisce in un comunicato alla stampa l’on. Barba: “Dopo settimane di incontri, dibattiti, confronti e riscontri, abbiamo scelto la via della concertazione, una via più lunga e laboriosa, ma che comunque ha dato i suoi frutti, poiché ha eliminato scelte imposte dall’alto per sostituirle con un’individuazione nominale di carattere collegiale. Siamo stati così compartecipativi che, per davvero, c’è il rischio che chi entra papa esca cardinale e viceversa, come sempre accade quando i destini non sono scritti una volta per tutte, ma vengono costruiti con la forza delle idee e della passione. Sabato notte, al termine del Parlamentino, festeggeremo nella nostra Gallipoli, con cornetti alla nutella o alla crema chantilly e cappuccini, la nuova investitura che avrà l’arduo compito di portare a compimento l’ambizioso programma che stiamo mettendo a punto per far svoltare la “Città Bella” dopo i mesi bui dell’inciucio Venneri-Pd. Fortunatamente, nel centrodestra”, chiosa l’onorevole, “non abbiamo i problemi di qualche altro partito della sinistra che è costretto ad appoggiarsi alla stampella di un candidato altrui per evitare di non trovare la persona giusta”. Del Parlamentino che si riunirà domani sera faranno parte: Barba, i consiglieri regionali e provinciali gallipolini del Popolo della Libertà, i consiglieri comunali uscenti del centrodestra cittadino e i rappresentanti civici della Puglia Prima di Tutto, del Pdl, della Democrazia Cristiana dell’ing. Enzo Benvenga, della “Grande Gallipoli” di Giuseppe Coppola e della lista civica “Vieni con Noi” dell’avv. Scialpi. “Siamo certi”, chiude Barba, “che Gallipoli, da domenica, potrà contare su forze politiche e sociali in grado di riportare il giusto entusiasmo in una città che merita finalmente una classe dirigente all’altezza e che vuole affrontare questa grande sfida con la passione senza la quale nulla di grande si può fare”.


Cronaca

Brucia auto nella notte: incendio sospetto a Matino

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Alle ore 02:00 di questa notte un incendio divampato a Matino ha distrutto una vettura.

Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, appartenente al Corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce, precisamente in via Verdi.

L’auto è una Mercedes, modello 180, di proprietà di un 36enne.

Grazie alla rapida risposta e all’efficace azione dei Vigili del Fuoco, è stato possibile contenere l’incendio evitando danni ulteriori a persone e beni.

Al momento e’ in corso l’attività investigativa per determinare la natura dell’incendio.

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Cronaca

Tricase: ferisce la nonna e poi sferra calcio in faccia a carabiniere

Ventinovenne del posto arrestato in flagranza per per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Tricase hanno arrestato un uomo di 29 anni, del posto, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza e lesioni personali.

L’arrestato, nel corso della serata, aveva avuto un accesa discussione per futili motivi prima con la nonna usando violenza fisica e causandole addirittura una distorsione al braccio e poi con la madre oggetto di violenza verbale.

I militari dell’Arma che, allertati dalla madre, sono intervenuti mentre l’aggressore era ancora presso l’abitazione.

Vano il tentativo di calmarlo: in evidente stato di agitazione e non tollerando l’intervento dei Carabinieri, si è scagliato contro uno di loro colpendolo con un calcio al volto.

Sul posto a dar manforte ai colleghi anche i carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo.

Il 29enne è stato bloccato e arrestato in flagranza di reato.

Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, il fermato è stato condotto presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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Cronaca

Tricase Porto: Villa Sauli, che succede?

Nonostante una sentenza esecutiva e inappellabile del Consiglio di Stato che a dicembre ne ha ordinato l’abbattimento l’ecomostro è ancora lì a fare ombra all’antico e prezioso porto. E i tempi potrebbero ancora allungarsi causa altro ricorso al Tar. Vi spieghiamo perché e quali potrebbero essere i possibili scenari

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Che succede a Tricase Porto?

Mentre in altri lidi, vedi Sant’Isidoro a Nardò, hanno già inviato le ruspe per abbattere gli ecomostri nel porto rifugio tricasino, autentico gioiello tanto amato ed osannato, continua a tiranneggiare la famigerata “Villa Sauli”.

Eppure su quello che nelle intenzioni dichiarate negli anni Sessanta doveva diventare un albergo diffuso, pende come una mannaia inesorabile la sentenza, esecutiva ed inappellabile, datata 14 dicembre 2023, con la quale il Consiglio di Stato ne ha ordinato l’abbattimento, ponendo definitivamente fine ad una vicenda giudiziaria avviata nel 2017 dall’allora sindaco Carlo Chiuri che intraprese una battaglia personale per la sicurezza ed il decoro del Porto di Tricase.

E quindi? Quindi abbiamo scoperto che i tempi potrebbero ancora allungarsi causa l’ennesimo ricorso.

Ma come, direte, la sentenza non era inappellabile?

Si lo era e tale rimane, ci mancherebbe altro!

Quello che è avvenuto è che, all’atto di procedere all’abbattimento, così come ordinato dal Consiglio di Stato, per un eccesso di correttezza e zelo, dal Comune son partiti gli avvisi agli eredi, proprietari del fabbricato.

Uno di questi, però, non sarebbe andato a buon fine per un mero errore formale, forse un “difetto di notifica”, che ha dato adito ad uno degli eredi di ricorrere nuovamente al Tar.

Difficile, anzi improbabile, secondo il parere di alcuni legali da noi interpellati, mettere mano alla sentenza di abbattimento emessa dal Consiglio di Stato, ma i tempi, come dicevamo, potrebbero allungarsi ed anche di anni.

Il ricorso (iscrizione a ruolo del 22/4/2024 n° 465/2024) è stato già comunicato al Comune di Tricase che, a quanto ci risulta, non si è costituito in giudizio.

I possibili scenari: in caso di richiesta di sospensiva i tempi sarebbero certamente più celeri; se, invece, si entrerà nel merito, lo si farà su input delle parti e, a quel punto, conoscendo le lungaggini di questo tipo di procedure, potrebbero volerci anche 4-5 anni.

Anni durante i quali dovremo continuare a spiegare a chi verrà trovarci, come mai quell’ecomostro domini ancora l’antico porto preso a modello in tutto il Mediterraneo per la sua bellezza e per le pratiche di sviluppo sostenibile di ecosistemi rurali e costieri.

Giuseppe Cerfeda

 

 

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