Tricase
Tricase: il volontariato va in scena
A Tricase, presso il Palazzo Gallone, l’associazione Amahoro-Onlus organizza per sabato 5 maggio il convegno “Educare alla Mondialità”

In occasione del 40° anniversario della Focsiv ( Federazione Organismi Cristiani di Volontariato Internazionale), sabato 5 maggio dalle 10 alle 13 presso la sala del Trono del Comune in Piazza Pisanelli si terrà il convegno “Educare alla Mondialità: scoprire il volontariato internazionale”. L’evento è stato organizzato da Amahoro-Onlus, un’associazione di volontariato internazionale promossa dalla Diocesi di Ugento S.Maria di Leuca con cui collabora proficuamente per la realizzazione di interventi di solidarietà internazionale, adozioni a distanza e animazione e sensibilizzazione del territorio sui temi dello sviluppo equo e solidale, e dell’educazione alla mondialità.
Nel corso del seminario si affronteranno i temi riguardanti l’educazione alla mondialità come: sviluppo equo e sostenibile, commercio equo, salvaguardia del creato, interculturalità, solidarietà internazionale oltre che a quelli dell’impegno civile nel volontariato come il servizio civile volontario, il servizio civile volontario internazionale ed il servizio volontariato europeo. Allo stesso parteciperanno in qualità di relatori, Cattai presidente della Focsiv (federazione organismi cristiani di volontariato internazionale), Claudia Koll presidente della “Onlus Le opere del Padre”, Marco Piccinno dell’Università del Salento, Luigi Russo presidente del CSVSalento, Emanuele Rizzello volontario amahoro, oltre al Vescovo della Diocesi di Ugento Vito Angiuli a cui sono affidate le conclusioni.
Cronaca
Tricase, scende qualche goccia e le strade diventano un “Camel Trophy”
Oggi, puntuale all’ora di pranzo, è scoccato il solito temporale-rovescio che ha messo in evidenza la precaria struttura fognaria di Tricase, in particolare quella sulla dorsale Tricase-Tricase Porto…

Riceviamo e pubblichiamo
Gentile redazione de il Gallo,
vi scrivo per sollecitare la vostra attenzione su un problema atavico che, da sempre, si verifica nei pressi del mio terreno e che, nonostante la mia continua denuncia, si ripropone ogni qualvolta piove.
Oggi, puntuale all’ora di pranzo, è scoccato il solito temporale-rovescio che ha messo in evidenza la precaria struttura fognaria di Tricase, in particolare quella sulla dorsale Tricase-Tricase Porto, all’altezza del distributore.
Ebbene, ogni qualvolta cade qualche goccia in più (ma con insistenza), si verifica quello che abbiamo documentato (a temporale finito).
Tombini che con il fluire dell’acqua tracimano e spesso galleggiano lasciando aperta la buca (con grave rischio per la circolazione perché potrebbero essere causa di incidenti); strade impraticabili; olezzi distinguibili che sgorgano dai tombini e fanno subito pensare alla fogna.
Come anticipato, ho più volte sollecitato chi di dovere a cercare di porre rimedio, ma nulla s’è mosso: spero che con questa mia denuncia documentata qualcuno prenda coscienza del problema e si impegni a cercare una soluzione.
Lettera firmata
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Dai Comuni
“Il TAR dà ragione a OLC? Sentenza annunciata”
Associazione “Tricase, che fare?”, Partito Democratico di Tricase, Cantiere Civico ed Alleanza Verdi-Sinistra Tricase commentano così l’esito della disputa sulla variazione di destinazione d’uso dell’ex Adelchi cui il Comune si era opposto

L’esito della vicenda che vede protagonisti OLC e Comune di Tricase dinanzi al TAR (leggi qui) è “cronaca di una sentenza annunciata” per Associazione “Tricase, che fare?”, Partito Democratico di Tricase, Cantiere Civico ed Alleanza Verdi-Sinistra Tricase.
“Il TAR ha bocciato il no del Comune di Tricase al cambio di destinazione d’uso dell’ex Adelchi, smentendo una scelta politica, non solo tecnica, ostile quanto inspiegabile”, commentano. “Ha evidenziato violazioni procedurali e regolamentari gravi. Il danno è fatto: anni persi, investitori allontanati e opportunità bruciate, oltreché spese legali. Non bastano certo le dichiarazioni del sindaco, nel suo solito tentativo di nascondere le incapacità politiche e amministrative sue e della sua maggioranza”, continuano in una nota.
“Eppure i consiglieri della minoranza, nel corso di questi anni, sono intervenuti più volte sulla questione, presentando in diversi Consigli Comunali interrogazioni consiliari e mozioni, puntualmente bocciate dal sindaco e dalla sua maggioranza. Sempre la minoranza aveva chiesto da subito, prima che si arrivasse alle vie legali, di recepire le direttive di ASI e Regione, che avrebbero generato una valutazione positiva del progetto imprenditoriale. Richiesta Ignorata! Per ostinazione, incompetenza o arroganza, l’Amministrazione De Donno”, concludono, “ha isolato Tricase e bloccato il suo sviluppo”.
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