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Cronaca

Porto Cesareo: dopo l’attentato parla il Sindaco Albano

“Sia chiaro a tutti che, nonostante le intimidazioni, Salvatore Albano non arretrerà di un millimetro nell’azione amministrativa”

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Sta diventando sempre più complicata l’opera di chi cerca di amministrare la propria comunità, nella trasparenza, nella legalità e soprattutto nella speranza di dare un impulso allo sviluppo sostenibile. Lo diventa maggiormente quando si affronta un periodo duro, difficile e pesante, come quello attuale. Sia chiaro a tutti però, che nonostante le intimidazioni, Salvatore Albano non arretrerà di un millimetro nell’azione amministrativa. Sono sindaco di Porto Cesareo da circa un anno, perché così ha voluto il popolo cesarino, e per altro tempo spero di continuare a governare, con l’unico obiettivo comune a tutti i cesarini, quello di restituire alla nostra amata comunità senso civico e legalità. Pilastri sui quali abbiamo costruito la nostra giovane storia di Comune”.


Queste le prime parole del primo cittadino di Porto Cesareo Salvatore Albano, da venerdì scorso è fuori città con la famiglia,


dopo aver appreso la notizia dell’attentato intimidatorio, compiuto notte tempo ai danni della sua abitazione, sita nella marina Jonica in via Amba Alagi. Poi è lo stesso primo cittadino a prendere posizione ed a chiarire alcuni punti fermi e salienti che intende proseguire nel corso del suo mandato. “Chi sta cercando di destabilizzare la vita sociale di Porto Cesareo con gli attentati intimidatori, altro non sta facendo che convincerci che stiamo percorrendo la strada giusta. Confido pienamente in tutta la mia amministrazione, nel lavoro che stiamo mettendo in atto. Confido soprattutto nel lavoro delle forze dell’ordine, le quali come sempre fanno, sapranno rapidamente fare chiarezza sull’episodio. Alla comunità che mi onoro di rappresentare invece, chiedo di reagire alla prepotenza di chi vuole con la forza, eventualmente determinare le scelte. A chi vuole soffocare la democrazia con azione che nulla hanno a che vedere con il rispetto della legalità, occorre dare risposte immediate, serie, univoche, congiunte. Cosa penso? Penso che esiste e si vede ad occhio nudo anche e soprattutto, –questo ci tengo a ribadirlo-  una Porto Cesareo migliore, positiva e propositiva, che ha voglia di voltare pagina definitivamente. E’ con essa che Salvatore Albano e l’intera amministrazione che presiede, si è sempre schierato”.


La solidarietà dell’Amministrazione al Sindaco Albano e alla sua famiglia. Convocato consiglio comunale straordinario monotematico martedì 12 giugno 2012 Sala Consiliare Via Cilea Porto Cesareo ore 17.00

Ennesimo atto intimidatorio nella notte a Porto Cesareo, ennesima sfregio alla legalità della nostra città. Dopo l’atto intimidatorio avvenuto nelle scorse settimane ai danni di un professionista del posto, questa notte,  balordi hanno piazzato un ordigno  esplosivo nei pressi dell’abitazione  del Sindaco della marina Jonica, il dottor Salvatore Albano. Inutile ribadire lo sconcerto che ha colpito l’intera omunità cesarina, la cittadinanza e tutta l’amministrazione Comunale che idealmente si stringe attorno al Sindaco e alla sua famiglia.  Proprio l’amministrazione comunale prende posizione attraverso la voce del Vice Sindaco, Antonio Greco: “Inutile dire che quanto ogni singolo consigliere sia frastornato per quanto sta accadendo nelle ultime settimane a Poto Cesareo. Sgomento, stupore, incredulità e tanto disprezzo i sentimenti più diffusi. Come si può non condannare gli esecutori di questo gesto vile, prepotente, codardo e folle. Si tratta di atti meschini compiuti nei confronti prima della persona, poi della sua famiglia e da ultimo del primo cittadino,  che dall’inizio del suo mandato amministrativo si è sempre distinto per integrità morale, impegno civile ed alto senso civico.  Quando ad essere presa di mira rima e colpita poi, è la casa, fulcro del focolare domestico, l’atto intimidatorio, già grave di suo, diventa ancora più meschino perché colpisce quello che dovrebbe essere un luogo di serenità e tranquillità avulso da qualsiasi questione esterna alla famiglia. A questo punto l’intera amministrazione comunale non può fare altro che esprimere tutta la più grande solidarietà a Salvatore Albano, uomo forte capace di distinguersi  per altruismo e serietà. Auspichiamo altresì una pronta risposta da parte delle Forze dell’Ordine affinché gli esecutori del gesto siano individuati ed assicurati alla giustizia. Cosa questa che ne siamo certi avverrà. Porto Cesareo è un paese che storicamente ha fatto del senso civico e della legalità i pilastri della sua giovane storia ed anche questa volta saprà rialzarsi e reagire”.


Intanto nella tarda mattinata lo stesso vicesindaco Antonio Greco unitamente alla Giunta comunale (gli assessori Paola Cazzella e Pietro Falli) e tutti i consiglieri della maggioranza, sorretta dalla Lista Civica “Progetto Futuro”, hanno deciso di convocare un consigli comunale monotematico per questo martedì 12 giugno presso la Sala Consiliare sita in  Via Cilea Porto Cesareo alle  ore 17.


Cronaca

Accoltellato e sepolto: ritrovato vivo dopo quattro giorni

Il ragazzo ha brandito un coltello e ha pugnalato l’uomo di 62 anni, che ha poi perso conoscenza. La Polizia condivide il filmato del suo salvataggio

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Sepolto vivo un uomo viene ritrovato quattro giorni dopo. La Polizia  condivide il filmato del suo salvataggio

Un uomo di 62 anni è stato salvato dalla polizia quattro giorni dopo essere stato accoltellato e sepolto vivo a Glodeni, in Moldavia. L’uomo è stato aggredito da un giovane di 18 anni, che lo ha rinchiuso in un “caveau improvvisato”.

Il 13 maggio, la polizia di Glodeni è intervenuta nell’omicidio di una donna di 74 anni avvenuta nella sua abitazione. Lo stesso giorno è stato arrestato un sospettato di 18 anni, parente del settantenne che viveva anche lui nel villaggio.

Il sospettato è stato trovato ubriaco nella sua abitazione. Durante la perquisizione della sua abitazione, gli agenti hanno sentito delle urla provenire dal giardino sottostante.

Lì hanno scoperto una “cantina improvvisata” nella quale era rimasto intrappolato un uomo di 62 anni gravemente ferito. Secondo la polizia aveva riportato una ferita al collo. L’operazione di salvataggio è stata interamente filmata.

La vittima, ha raccontato alla polizia che quattro giorni prima era scoppiata una discussione tra lui e il giovane, che era un membro della sua famiglia.

Il ragazzo ha brandito un coltello e ha pugnalato l’uomo di 62 anni, che ha poi perso conoscenza.

Il suo aggressore, credendolo morto, decise di seppellirlo nel suo giardino.

Quando ha ripreso conoscenza poco tempo dopo, l’uomo “ha gridato aiuto per quattro giorni”, secondo la sua dichiarazione alla polizia.

La vittima è ancora ricoverata in ospedale per cure. Il sospettato, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato arrestato e accusato di omicidio e tentato omicidio. Ecco il video dell’incredibile salvataggio disponibile

all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=gdv9dl&jd=1

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Cronaca

Perde controllo camion e sfonda muro: paura a Galatina

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Spavento questa mattina a Galatina, in via Lecce, alle ore 05:00 circa per un incidente che ha visto coinvolto un mezzo pesante.

Il conducente ne ha perso il controllo, ha sfondato un muro di cinta e divelto una cabina Enel. Lo stesso, rimasto ferito, è stato soccorso e trasportato in codice giallo presso l’ospedale Vito Fazzi.

Sul posto i Vigili del Fuoco del comando di Lecce, sede centrale, che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area interessata dall’evento, garantendo e ripristinando la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Furgone e 500 si scontrano: tre feriti, un codice rosso

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Tre feriti di cui uno in codice rosso oggi sulla statale 101 Lecce-Gallipoli.

Attorno alle 13 si è verificato un violento incidente che ha visto protagonisti una Fiat 500 ed un Iveco Daily della ditta di spedizioni GLS.

Sul luogo dello schianto, nei pressi dello svincolo per Galatone, sono intervenuti 118 ed una squadra del Comando Vigili del Fuoco di Lecce, dal distaccamento di Gallipoli.

La conducente della Fiat 500, una 37enne, era rimasta bloccato all’interno dell’abitacolo a seguito dell’impatto. I vigili del fuoco, unitamente al personale del 118, hanno provveduto ad estrarre la donna dall’auto.

Successivamente, i sanitari hanno trasportato il conducente del furgone presso l’ospedale di Gallipoli e la donna alla guida della Fiat 500 presso l’ospedale di Lecce per le cure necessarie. Quest’ultima in codice rosso.

Tra i coinvolti nel sinistro anche un’altra donna, a bordo della 500.

Dopo il soccorso, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza i mezzi coinvolti per garantire la sicurezza della strada e prevenire ulteriori incidenti.

Le cause del sinistro sono da ricostruire.

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