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“Open Days rende più appetibile il Salento”
L’assessore al Turismo e al Marketing territoriale della Provincia di Lecce Francesco Pacella è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di “Open days 2012”, il progetto di promozione, accoglienza e fruibilità.
“Sentiamo parlare ormai quotidianamente di spread dal punto di vista finanziario, io tengo a parlare di ‘spread culturale’, quello scarto importante che, come destinazione Puglia, e Salento in particolare, dobbiamo ottenere per farci conoscere e apprezzare e fare in modo che la nostra regione punti sempre più sui turismi”.
È con queste parole che l’assessore al Turismo e al Marketing territoriale della Provincia di Lecce Francesco Pacella è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di “Open days 2012”, il progetto di promozione, accoglienza e fruibilità, voluto dall’assessorato regionale al Turismo e realizzato dall’Agenzia regionale Pugliapromozione, con la collaborazione delle Province pugliesi.
L’incontro di presentazione delle iniziative previste nel territorio della provincia di Lecce si è svolto nella sala teatrino della Biblioteca provinciale “Bernardini” a Lecce e, oltre all’assessore Francesco Pacella, ha registrato la presenza e gli interventi dell’assessore regionale al Turismo Silvia Godelli, del direttore generale di Pugliapromozione Giancarlo Piccirillo, della componente di Pugliapromozione Roberta Mazzotta e dell’assessore al Turismo del Comune di Lecce Luigi Coclite.
“Finalmente in questa nostra straordinaria regione, grazie alla volontà di tutti, c’è un’idea bellissima su cui si fa sinergia e che mette insieme gli attrattori più importanti per farli diventare più apprezzati e più fruibili; attrattori che possono determinare il successo della destinazione turistica”, ha proseguito l’assessore Pacella.
“Questa esperienza, partita qui nel Salento negli anni scorsi come “Città aperte”, oggi si propone complessivamente come “Open days”, puntando anche ai tantissimi turisti stranieri che possono conoscere le nostre peculiarità e mettendo in rete musei, chiese, parchi naturali, dimore storiche, la Puglia del mare e tanto altro ancora, con attività organizzate e gratuite”.
“Open days”, da oggi e fino al 30 settembre nel Salento,: ogni giovedì l’Enogastronomia con 17 Comuni, 4 Masserie, 17 Cantine, 39 tour enogastronomici tra laboratori didattici, degustazioni, visite guidate; ogni venerdì la Natura, tra passeggiate naturalistiche ed escursioni in ben 8 Parchi e Aree Protette; ogni sabato il Patrimonio culturale con 11 Comuni, 19 Chiese, Musei, Castelli, Aree Archeologiche e Palazzi storici, 269 visite guidate. Per aperture straordinarie dalle 20 alle 23.
“Sono convinto che le sei Province pugliesi, che io chiamo i sei prodotti, hanno tantissimo da mettere in mostra e tutte le carte in regola per farsi apprezzare, anche con il sostegno dei Comuni che, in questi anni, hanno puntato molto affinché questa destinazione possa avere un successo straordinario. L’auspicio è quello di destagionalizzare, per fare in modo che questo patrimonio sia sempre disponibile e fruibile”.
Ha concluso l’assessore Francesco Pacella: “La Regione, le Province, i Comuni, le associazioni, gli operatori, continuando a lavorare insieme, porteranno certamente al successo duraturo di questa straordinaria destinazione turistica”.
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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