Attualità
Tricase, Segretario: Coppola rispedisce al mittente le accuse
“La grave offesa all’istituzione comunale operata dai segretari sopra elencati sarà comunicata a tutti gli organi superiori per gli eventuali provvedimenti”
“Ho letto con attenzione la nota trasmessa da alcuni segretari a vari organi di stampa. Mi rammarico di dover annoiare i lettori con argomenti che, molto probabilmente, solo pochi addetti ai lavori troveranno interessanti.
È preoccupante che i dottori Graziana Aprile, Francesco Arena, Marcella De Carlo, Nunzio Fornaro e Roberto Orlando, trasmettano una nota a tutti gli organi di stampa locali non a titolo personale ma come Segretari Comunali, funzionari pubblici vincitori “di concorso a livello nazionale, con un percorso di reclutamento, di formazione e di collegamento con il Ministero dell’Interno”, come essi stessi si definiscono, lasciandosi andare in considerazioni gravemente offensive verso una pubblica amministrazione con la quale nulla hanno a che fare, attaccando in modo violento ed ingiustificato un sindaco, tre consigli comunali e gli assessori che non hanno altra colpa se non quella di aver applicato la legge. Si fa presente che tutti i segretari firmatari svolgono la loro funzione a tempo parziale presso più comuni, con esclusione del dott. Francesco Arena, segretario del comune di Maglie.
La grave offesa all’istituzione comunale operata dai segretari sopra elencati sarà comunicata a tutti gli organi superiori per gli eventuali provvedimenti
Vengo ai fatti: dal 1° settembre ha preso servizio presso il comune di Tricase il segretario Giuseppe Rizzo, persona che stimo e che ritengo in grado di affrontare nel migliore dei modi il compito che ho voluto affidargli. Ho voluto perché è il sindaco, previa decisione del consiglio comunale, nel caso di convenzioni con altri comuni, che sceglie. Il sindaco ha il dovere di nominare un segretario ed è il sindaco a sceglierlo nei modi e nelle forme che la legge prevede. Abbiamo seguito alla lettera la legge e ne abbiamo avuto le approvazioni da parte degli organi competenti. Ci sarebbe da chiedere ai firmatari: ma di cosa state parlando?
Sostengono i segretari:
“Tutti i Sindaci del territorio, e la stessa Associazione dei Comuni, valorizzano l’apporto del Segretario, riconoscendo allo stesso il ruolo e le funzioni che gli sono propri. Tutti, ad eccezione del Sindaco Ing. Coppola, naturalmente.”
Un segretario, che scriva una nota come segretario e non come libero cittadino, non può permettersi di dire sciocchezze. Oltre ai comuni di Corsano e Salve, che sono con noi convenzionati, una moltitudine di piccoli comuni ha il segretario in convenzione, tra cui i comuni presso cui prestano servizio. Faccio notare ai lettori ed ai signori firmatari, che anche i comuni di Casarano, Galatina, Galatone, comuni di dimensione simile a quella di Tricase, hanno scelto di avere un segretario a tempo parziale. Anche quei sindaci sono stati mossi da astio e livore nei confronti dei segretari generali?
Sostengono ancora i nostri: “Il Segretario garantisce per legge il “controllo della legalità” dell’attività amministrativa del Comune, purché sia dotato di tempo adeguato, di autonomia e indipendenza sufficienti a svolgere efficacemente questa funzione. Solo queste condizioni possono consentirgli di dire anche qualche “no” quando serve. Questo “controllo di legalità” è tanto più importante da quando sono stati aboliti i CORECO (comitati regionali di controllo) e il Segretario è rimasto l’unico soggetto a presidiare la legittimità dell’attività amministrativa”.
Mi permetto di far notare che non siamo rimasti al 14/05/1997. Una volta soppressi i Comitati Regionali di Controllo, con l’art. 53 della legge sulle autonomie locali datata 08/06/1990, i segretari erano tenuti ad esprimere il parere di legittimità sulle deliberazioni di Giunta e di Consiglio comunale, e potevano dire, e scrivere, molti no. Ma a partire dal 15/05/1997, la cosiddetta “Legge Bassanini” sopprime totalmente la funzione di controllo di questi atti. Da quel giorno tutte le responsabilità, dico tutte, sono passate ai responsabili dei servizi interessati unitamente, per quanto riguarda le deliberazioni, agli amministratori che partecipano alla votazione. E allora, ed ancora, di cosa stanno parlando?
Posso comprendere che la situazione sia preoccupante per l’intera categoria. Se tutti i sindaci decidessero di convenzionarsi, vi sarebbe un crollo del numero dei segretari. Ma in un periodo di restrizioni, di riduzione spaventosa dei trasferimenti statali, nell’impossibilità di contrarre mutui, con la necessità di ridurre drasticamente le spese, di vendere immobili comunali per non violare il patto di stabilità, le riduzioni di spesa non sono un pretesto, sono un’inderogabile necessità. E se si dovranno ridurre le spese per il segretario generale, e la legge lo consente, noi siamo costretti a ridurre le spese. Sarà più difficile lavorare, non lo mettiamo in dubbio. Dovremo accontentarci della consulenza competente ed insostituibile del segretario per solo 12 ore a settimana? Pazienza, ci accontenteremo e chiederemo aiuto al nostro segretario che, nonostante le sole 12 ore di servizio a settimana, ci assicura la presenza il martedì ed il venerdì mattina ed il giovedì pomeriggio. Sindaco, assessori, consiglieri, cittadini, potranno ricorrere a lui ogni volta che sarà necessario.
Spero di non dover ritornare più sull’argomento. Non è gradevole proseguire in discussioni inutili che sembrano dettate solo da esigenze bassamente corporative. Con riserva, ovviamente, di ogni azione in altra sede”.
Antonio Coppola
Attualità
Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”
L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo
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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.
Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase.
Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.
Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.
Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi.
La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali.
Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.
In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.
Attualità
Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa
Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)
Il convegno “Salento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlante “Donne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.
Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.
Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.
Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.
Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.
A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.
La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».
Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.
Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».
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Attualità
Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase
Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.
Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.
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