News & Salento
ANCE contro la responsabilità solidale fiscale
Il Presidente dell’Ance Lecce, Nicola Delle Donne: “Insostenibile ogni ulteriore appesantimento posto a carico delle imprese, qualunque ne sia la finalità”
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Lecce, Nicola Delle Donne, interviene sulla “responsabilità solidale in materia fiscale dell’appaltatore con il suo subappaltatore, nel caso in cui quest’ultimo non versi all’erario le ritenute fiscali sui lavoratori dipendenti e l’IVA relative all’appalto. Questa”, attacca, “è l’ennesima disposizione iniqua che colpisce il settore degli appalti. Lo Stato”, dice Delle Donne, “affida alle imprese compiti ispettivi, chiedendo alle stesse di sostituirsi ad una Amministrazione non in grado di garantire il controllo sul rispetto degli adempimenti fiscali. È di tutta evidenza”, secondo il Presidente dell’Ance Lecce, “che si continua a scaricare sul sistema delle imprese inefficienze di altri, caricando il sistema di compiti di vigilanza, controllo ed esattoria che sono invece dello Stato. Risultato è un’occasione in più per ritardare i pagamenti tra committente, appaltatore e subappaltatore, problema che è cronicizzato. Considerato oltretutto l’attuale quadro congiunturale, risulta insostenibile ogni ulteriore appesantimento posto a carico delle imprese, qualunque ne sia la finalità. Il problema è di enorme portata, perché non riguarda solo il settore edile ma tutte le aziende che operano nei contratti d’appalto”. Il presidente dell’Ance leccese rivolge quindi “un pressante invito alla deputazione parlamentare salentina a pretendere un ripensamento del Governo diretto a sopprimere la responsabilità solidale fiscale e nell’immediato a sterilizzarne gli effetti, rinviando l’applicazione dell’istituto all’emanazione di un provvedimento di riordino complessivo della disciplina”.
Appuntamenti
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E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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