Attualità
San Giorgio: 50 anni di cooperazione per l’olio d’oliva
È gran festa per i 50 anni della Società Cooperativa Agricola San Giorgio di Carpignano Salentino. Venerdì 12 e sabato 13
ottobre in programma due giorni di celebrazioni con workshop, incontri e dibattiti.

È gran festa per i 50 anni della Società Cooperativa Agricola San Giorgio di Carpignano Salentino. Venerdì 12 e sabato 13 ottobre in programma due giorni di celebrazioni con workshop, incontri e dibattiti.
Il presidente Luigi Spisso si è detto “molto contento per l’importante traguardo raggiunto. Cinquant’anni sono davvero tanti, e a far parte della sua cooperativa sono circa 900 soci attivi. Una cooperativa libera, in quanto non sono iscritti a nessuna organizzazione di cooperative. Le ispezioni sul bilancio vengono fatte direttamente dal Ministero delle Politiche agricole. Difendono con orgoglio la propria autonomia”.
Ecco il programma della due giorni.
Venerdi 12, alle 9, registrazione dei partecipanti e inizio lavori mezzora dopo, nella Sala riunioni della Cooperativa, inizio dei lavori con i Saluti delle Autorità (Roberto Isola, sindaco di Carpignano Salentino, il Prefetto Giuliana Perrotta il presidente della Provincia Antonio Gabellone e il presidente della Camera del commercio Alfredo Prete). A seguire gli interventi di Francesco Guido (presidente Aprol Lecce), Mario De Pascalis (presidente Confagricoltura Lecce), Pantaleo Piccinno (presidente Coldiretti Lecce), Giulio Sparascio (presidente Cia Lecce), Fabio Ingrosso (presidente Coopagri Lecce) e Santo Ingrosso (presidente Fedagri Puglia). Coordinatore dei Lavori, Luigi Spisso (Presidente della Soc. Coop. Agr. San Giorgio di Carpignano Salentino). Relazionano: Bernardo De Gennaro (Area Economia ed Estimo Rurale Università degli Studi di Bari) su “Prospettive dell’olivicoltura alla luce dell’ipotesi di riforma della Pac”;
Nicola Laricchia (Dirigente Ufficio Associazionismo, Alimentazione e Tutela della Qualità-Servizio Alimentazione Regione Puglia) su “Il Marchio di qualità “Prodotti di Puglia”; Annunziato Scaramozzino (Coordinatore Misura Tracciabilità Reg. 1120/2011 Unaprol Roma) su “La Filiera Olivicola Italiana”; Giampaolo Ronga e Giuseppe Rosa (Basf Italia Srl) su “Insignia: un Progetto di lavoro Pubblico-Privato per affrontare l’emergenza fitosanitaria alla Lebbra dell’Olivo”. Giuseppe Mauro Ferro (Accademico dei Georgofili di Firenze) su “Nuove strategie per l’olivicoltura salentina”. Le conclusioni sono affidate agli interventi di Francesco Pacella (Assessore all’Agricoltura, Pesca, Turismo e Marketing Territoriale Provincia di Lecce), Dario Stefàno (Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia) e Paolo De Castro (presidente Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale Parlamento Europeo).
Domenica 13 sempre nella sala riunioni della Cooperativa San Giorgio dalle 9,30 incontro con Alessandra Mattioni (esperta nutrizionista) su “Olio di oliva: gusto, energia e salute. Educazione al consumo dell’olio di oliva. Qualità organolettiche e salutistiche dell’olio di oliva. L’assaggio dell’olio di oliva”. Incontro riservato agli alunni delle scuole medie e superiori del comprensorio.
Nell’oliveto della Cooperativa, invece, si tengono Prove dimostrative di macchine e attrezzi innovativi per l’olivicoltura, riservate a tutti gli operatori olivicoli della Provincia di Lecce.
Alle 16,30, Celebrazione Eucaristica, (concelebrano Don Sandro Caretti e Don Giuseppe Colavero); ore 17,30, Saluto di S.E. Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto e, a seguire, presentazione del volume “Tra gli olivi del Salento – la Società Cooperativa Agricola San Giorgio di Carpignano Salentino nella ricorrenza del 50º anniversario della sua costituzione 1962 – 2012”, a cura del prof. Giorgio Sindico. Intervengono: Giacinto Urso, fautore della costituzione della Cooperativa; Paolo Ferrante, già Funzionario dell’Ente Riforma Fondiaria e Cesare Coricciati, presidente della Cooperativa dal 1986 al 2008. Conclusioni affidate all’attuale presidente della San Giorgio, Luigi Spisso.
Attualità
Meteo, da mezzanotte allerta arancione sul Salento
Protezione civile: “Per le prossime ore, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali…”

La protezione civile, gestione emergenze, ha diramato, per le prossime ore, a partire da mezzanotte, un bollettino meteorologico con avverse previsioni e rischi di forti piogge, grandinate, vento e temporali.
Il bollettino recite: “Precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco specie sui settori meridionali, con quantitativi cumulati generalmente moderati, fino a puntualmente elevati;
Sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori, con quantitativi cumulati moderati.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità , frequente attività elettrica (fulmini), locali
grandinate e forti raffiche di vento“.
Appuntamenti
INPS – Lecce, Rendiconto sociale
Presentazione domani nella sala convegni della Camera di commercio

Sarà presentato domani (giovedì 16 ottobre, alle ore 9,30, nella sala convegni della Camera di Commercio) il Rendiconto sociale INPS – Lecce.
In programma i saluti istituzionali da parte del presidente della Camera di commercio Mario Vadrucci, del presidente della Provincia Stefano Minerva, del sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone.
Introdurrà i lavori il presidente del comitato provinciale Inps di Lecce Massimo De Giorgi. A seguire la presentazione del Rendiconto da parte del direttore Inps di Lecce Giuseppe Garrisi.
Interverrà Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico “Aforisma School of Management” che ha condotto un’indagine socioeconomica sulla provincia di Lecce.
Sono previsti i contributi della presidente del Comitato regionale Inps di Puglia Nadia Polito e della direttrice regionale Inps di Puglia Benedetta Dito.
Dopo gli interventi delle parti sociali, concluderanno i lavori i componenti del consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) Angela Caracciolo e Franco Rampi.
Coordinerà gli interventi Antonio Tommasi, direttore provinciale vicario Inps di Lecce.
Il Rendiconto sociale è il più importante e dettagliato strumento con cui il consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inps, nell’esercizio delle sue funzioni, mette a disposizione delle istituzioni e degli altri enti pubblici, delle parti sociali, degli istituti di ricerca e di istruzione e dei cittadini, un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto nell’anno di riferimento, per quanto concerne sia le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità e all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, i cittadini e le imprese.
Sono raccolti i dati sociodemografici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate dall’Istituto, come le pensioni, gli ammortizzatori sociali e gli altri interventi di sostegno alla famiglia e di inclusione sociale, l’andamento delle entrate contributive, la qualità del rapporto con l’utenza e il contenzioso.
Il Rendiconto sociale rappresenta anche un importante strumento attraverso cui il Civ esercita la funzione di vigilanza sull’attività dell’Istituto, nell’ottica che gli compete in quanto organo di rappresentanza delle parti sociali, dei lavoratori e delle imprese.
Anche le sedi regionali si dotano di un proprio rendiconto regionale, che rappresenta il valore creato dall’Istituto nelle regioni, attraverso dati e informazioni sul sistema di protezione sociale, in una logica di servizio al territorio e di colloquio con le comunità.
Dal 2022, inoltre, su iniziativa del consiglio di indirizzo e vigilanza, anche le sedi provinciali presentano i propri rendiconti provinciali, redatti dai comitati provinciali Inps, in collaborazione con le rispettive direzioni, ove si espongono i dati locali sui servizi dell’Istituto, destinati direttamente ai cittadini del territorio di riferimento.
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Attualità
«Lì non è come qui…»
Il racconto di Diana D’Agata, veterinaria salentina, costretta a vivere lontano da casa per veder riconosciuta la propria dignità di lavoratrice e uno stipendio consono. «Il Salento? Mi mancano il clima, il sole e il mare. Ma ci tornerò solo una volta in pensione»

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«A Lecce, un giorno di lavoro poteva anche valere la miseria di cinque euro, il costo di una prestazione sanitaria» ha raccontato al Corriere, la giovane veterinaria salentina Diana D’Agata (foto in alto, durante una sua vacanza in Salento).
Si è trasferita in Inghilterra nel 2015, per il momento si accontenta di circa 3mila sterline (poco meno di 3.500 euro) ma solo perché ha «deciso di calibrare l’orario di lavoro alle esigenze famigliari. Una casa da portare avanti, due figlioletti e un marito, per quanto fonte di gioia, restano un impegno non indifferente per una donna, madre e moglie».
«Quando sarà il momento», spiega la salentina, «potrò puntare ad uno stipendio anche molto più alto, fino a 60mila-80mila sterline, perché qui al merito, all’impegno, soprattutto ai titoli di studio, di specializzazione, ai master, si dà molta importanza. Con rammarico devo dire che è un altro mondo, non solo rispetto a Lecce, ma credo pure in confronto al sistema italiano che non offre le stesse possibilità di crescita e affermazione professionale».
«In Salento», prosegue nel suo racconto al Corriere Diana D’Agata, «non avevo nemmeno un conto corrente, non avrei saputo che farmene, visti gli scarsi guadagni».
Invece, appena giunta in Inghilterra trovò subito un impiego nel settore del controllo della qualità delle carni.
Fu cooptata da un’agenzia interinale e spedita sul luogo di lavoro con un’ottima paga, affiancamento e telefonino di servizio. Cose… dell’altro mondo. Almeno per l’Italia!
«Quando era ancora a Lecce», ricorda la professionista, «lavoravo in un centro veterinario per pochi euro al giorno e, ovviamente, ero insoddisfatta con in mano una laurea. Ma non era colpa del mio datore di lavoro, quanto del sistema. Certo, in Italia il sistema è un freno per le carriere, per i giovani anzitutto. Manca spesso il riconoscimento del merito. Un veterinario può mai lavorare per cinque euro al giorno?».
Altra musica oltremanica: «Sono stata assunta in una clinica veterinaria. Mi pagano bene. Ho potuto scegliere l’orario di servizio e persino il giorno libero. Ovviamente la paga è commisurata alle ore lavorative che io ho facoltà di ampliare o diminuire quando voglio, in base alle mie necessità».
Ovviamente dell’Italia e del Salento, in particolare, le mancano «il clima, il sole, il mare. Ma qui lavoro e sono felice sono felice. Chi lo sa, una volta in pensione, forse, tornerò in Salento»
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