Attualità
In manette cameriere estorsore
SERRANO (Carpignano Salentino). L’uomo diceva di aver avuto richieste di pizzo da malviventi baresi e con questa scusa estorceva denaro alla ristoratrice
I Carabinieri di Martano hanno arrestato per estorsione Corrado Cecilia, 45enne di Serrano di Carpignano Salentino. La vicenda ha inizio lo scorso 14 gennaio, quando la sig.ra f. m., 38 anni, originaria della Repubblica Slovacca ma residente a Serrano e proprietaria di un ristorante, denuncia di essere vittima di estorsione. La stessa riferiva che Cecilia, già suo dipendente, aveva riferito che alcuni personaggi di Bari, per suo tramite, avevano chiesto il “pizzo” e, in caso di rifiuto di pagamento, gli stessi avrebbero incendiato il locale e fatto del male ai suoi familiari. L’uomo, così, si era fatto consegnare dalla donna 6500 euro tra settembre 2012 e gennaio 2013. La proprietaria ha riferito che il suo aguzzino aveva richiesto per il mese di febbraio ben € 15.000 da pagare come ultima rata del “pizzo”. La malcapitata ha detto di aver pagato, perché impaurita dalle minacce che il Cecilia aveva riferito di aver subito. La signora, pertanto, il 28 febbraio, su richiesta di Cecilia, avrebbe dovuto fare l’ultima consegna.
I Carabinieri di Martano si sono però appostati in prossimità dell’abitazione del Cecilia, luogo in cui sarebbe avvenuto lo scambio. L’uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato dopo aver ritirato una busta contenente la somma contante di € 2.000,00 consegnatagli qualche istante prima dalla vittima a titolo di acconto a fronte della richiesta di € 15.000,00. Nel corso dell’immediata perquisizione è stato sottoposto a sequestro un manoscritto predisposto dal Cecilia da far firmare alla vittima al fine di giustificare quale prestito la somma estorta, nonché un telefono cellulare utilizzato dall’autore del reato. La somma è stata restituita alla vittima. Il malvivente, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Lecce.
Attualità
Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD
Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»
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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.
«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
Attualità
“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano
Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.
Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.
Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.
A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.
Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.
Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.
Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).


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