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Galatone

Biogas a Galatone e Nardò: “Bloccate il mostro”

Mentre i cittadini di Galatone chiedono di fermare i lavori e“fare presto”, il MoVimento 5 Stelle di Nardò ha deciso di organizzare un convegno con gli esperti dei settori oncologico, legale, ambientale, socio-economico e agricolo per far chiarezza sull’argomento, per informare correttamente i cittadini e per impedire i danni alla salute e all’ambiente.

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La centrale Biogas in costruzione da privati a Galatone, a pochi metri dal territorio di Nardò, “fa paura” ed il  MoVimento 5 Stelle di Nardò ha deciso di organizzare un convegno entro la metà di aprile con gli esperti dei settori oncologico, legale, ambientale, socio-economico e agricolo “per far chiarezza sull’argomento, per informare correttamente i cittadini e per impedire i danni alla salute e all’ambiente”.


I cittadini di Galatone, riunitisi in un comitato di lotta, dal canto loro hanno delle “grosse perplessità sulla realizzazione dell’impianto che ormai entro due mesi al massimo sarà concluso, perplessità che man mano che arrivano le informazioni tecniche si trasformano in certezze circa la salute e il danno ambientale e denunciano la complicità del Comune”.


Bisogna far presto”, hanno detto, “per bloccare il mostro”.


L’Amministrazione comunale di Galatone, pressata dal Comitato, ha istituito una Commissione formata da quattro tecnici per avere un parere definitivo. Il Comitato però denuncia che “il parere dei tecnici sarà utilizzato dopo che la centrale entrerà in funzione e non servirà per bloccarla. Se gli esperti dovessero dare un parere negativo al completamento dell’impianto, il Comune dovrebbe procedere alla chiusura della centrale Biogas, ma questo”, secondo i grillini, “resta da vedere”.


Il gruppo di lavoro dei tecnici è composto dall’ingegnere Antonio De Giorgi, esperto in ecologia e impianti termici; dal tecnico agronomo Cristian Casili, dall’ingegnere-ecologo Giuseppe Salvatore Presicce e dall’avvocato Paolo Gaballo che dovrà esaminare gli aspetti legali dell’impianto.


I quattro esperti stanno prestando gratuitamente la loro consulenza “per spirito civico, per volontariato” dice l’ingegnere Antonio De Giorgi e dovrebbero, subito dopo Pasqua, presentare una pre-relazione.


Intanto a Nardò presso il Comune si è tenuto un incontro fra il sindaco Marcello Risi, i Consiglieri comunali, il presidente della Commissione ambiente Salvatore Antonazzo, Cristian Casili, tecnico agronomo e membro della Commissione locale del paesaggio del Comune di Nardò e tre rappresentanti della Provincia: Giovanni Tundo, Giovanni Siciliano e Mino Frasca. La Provincia è stata invitata per dare chiarimenti e se necessario intervenire per bloccare i lavori.


Giovanni Tundo, parlando a nome della Provincia, non ha riscontrato alcun pericolo nel completare l’impianto e si è dimostrato possibilista sulla realizzazione della centrale. La sua analisi si basava sul fatto che l’impianto stava sorgendo con l’applicazione delle leggi in materia. “Le carte sono a posto”, ha esordito il consigliere affermando che “le carte presentate dalla ditta proponente sono ineccepibili e supportate da una relazione tecnico agronomica che sostiene la fattibilità di un progetto in filiera corta”.


Il Consigliere secondo il Movimento 5 Stelle, però, “aveva dato un parere solo sull’osservazione rigida delle leggi in materia, senza entrare nel merito della pericolosità dell’impianto. Ma già queste leggi nell’ultimo anno sono state cambiate in senso più restrittivo”.

All’affermazione di Giovanni Tundo ha replicato Cristian Casili: “Quella relazione tecnico agronomica è priva di fondamento, al più può essere calata su una realtà agricola differente dalla nostra, in Emilia Romagna per esempio”, dove vi sono grandi quantità d’acqua.


Il tecnico agronomo del Comune ha chiesto inoltre al Consigliere provinciale “se la Provincia di Lecce, di cui è amministratore, è consapevole che tutti i pozzi interessati dalle colture sono a rischio contaminazione salina e se è mai possibile che colture di tipo industriale, come quelle di cui si discute, possano beneficiare alla stregua di quelle agroalimentari dell’utilizzo di queste acque”.


Cristian Casili ha denunciato anche “che le nostre terre sono a rischio desertificazione per i rilevanti fenomeni di salinizzazione che stanno depauperando la risorsa più importante del nostro territorio che è la terra”.


L’impianto di Biogas dovrebbe usare ingenti quantità di acqua per coltivare il mais da fornire alla centrale per la produzione di energia e “pensare di coltivare circa 260 ettari a mais in prima e seconda coltura è inaccettabile in quanto la nostra terrà non ha la vocazione ad ospitare questo tipo di coltura”.


È forse il mais una coltura della tradizione agricola del nostro territorio? Dire di no, pertanto è senza ombra di dubbio completamente errato il protocollo produttivo di filiera corta con cui si vuole alimentare tali tipi di centrali”.


L’incontro ha creato una spaccatura all’interno della maggioranza del Comune di Nardò vista la grave situazione che interessa l’agro neretino ed alcuni Consiglieri hanno criticato il Sindaco Risi perché a loro dire “gli calano dall’alto eventi impattanti sul territorio senza che lui si preoccupi di intervenire per tempo”.


Il Movimento 5 stelle di Nardò, dal canto suo, “visto che ufficialmente non vi è alcun contatto fra il Comune di Nardò e quello di Galatone, chiediamo che l’Amministrazione comunale prenda posizione, anche se in grave ritardo, e che dialoghi con gli amministratori galatei per risolvere la questione per tutelare la salute dei cittadini e i terreni agricoli di Nardò”.


Attualità

Le offerte di lavoro della settimana

Il 14° Report settimanale di Arpal Puglia, Ambito Territoriale di Lecce. In provincia 569 posti di lavoro disponibili. Ecco come candidarsi

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Nel quattordicesimo Report settimanale delle offerte di lavoro, che precede la celebrazione della festa dei lavoratori del primo maggio, si contano 185 annunci, per un totale di 569 posti disponibili.

In cima il settore turistico con 271 posizioni aperte: in testa vi è la costa ionica (95 posti disponibili), seguita da quella adriatica (75), dal Capo di Leuca (69), dall’entroterra (27) e da Lecce e nord Salento (5).

Nel comparto edile, i posti a disposizione sono 111; tre in quello delle pulizie e multiservizi.

Si trovano 12 posizioni nel settore trasporti e riparazione veicoli; 35 nel commercio; 16 nel settore amministrativo e informatico e 4 in quello pedagogico.
Nella sanità privata e nei servizi alla persona, sono 25 le figure richieste.

Si prosegue con 20 offerte nel settore agricolo, agroalimentare e ambiente; 10 nelle telecomunicazioni; 10 nel settore bellezza e benessere; 32 nel tessile-abbigliamento-calzaturiero; 4 nell’industria del legno e 16 nel metalmeccanico.
Sono numerose anche le opportunità di lavoro diffuse dalla rete europea dei servizi per l’impiego Eures.
Le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e sono diffuse anche sulla pagina FacebookCentri Impiego Lecce e Provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego.
Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid direttamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it.

In alternativa, possono essere accolte via mail o allo sportello presso gli uffici, aperti dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

PER LEGGERE IL 14° REPORT ARPAL PER LA PROVINCIA DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE CLICCA QUI

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Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Alliste

Nasce la ciclovia del Salento Ionico, un percorso a tappe lungo 300 km

Oltre al percorso è stata mostrata anche l’app che rende facile e intuitiva la navigazione lungo la ciclovia, mettendo in evidenza la rete di sentieri, strade secondarie e rurali, punti di interesse e strutture bike-friendly

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C’è un altro Salento, non solo quello più noto delle spiagge, della pizzica e della movida. E da oggi c’è un altro modo di scoprirlo e apprezzarlo, in maniera lenta e sostenibile, coinvolgendo tutti e cinque i sensi e con l’uso delle due ruote.

Nasce così la ciclovia del Salento Ionico: un percorso a tappe lungo 300 chilometri, alla portata di tutti, e articolato in cinque anelli, ottimi per escursioni di una giornata. Un modo nuovo di vivere uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, attraversando masserie, spiagge selvagge, borghi ricchi di arte ed enogastronomia.

Il percorso, realizzato da Vivilitalia, società specializzata nei turismi ambientali, grazie al progetto Green Community Ionico-Adriatica con capofila il comune di Nardò, finanziato con i fondi del PNRR, è stato presentato a Lecce, nella Sala conferenze stampa della Provincia, a Palazzo Adorno. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Provincia di Lecce.

Oltre al percorso è stata mostrata anche l’app che rende facile e intuitiva la navigazione lungo la ciclovia, mettendo in evidenza la rete di sentieri, strade secondarie e rurali, punti di interesse e strutture bike-friendly.

Lunga 305 chilometri, per l’82% su asfalto e il restante 18% su sterrato, la ciclovia si snoda prevalentemente su stradine secondarie a bassa intensità di traffico.

La traccia principale è poi articolata in cinque percorsi ad anello che, tra mare, parchi e borghi interni, consentono di organizzare su misura il proprio viaggio in bici: Ugento/Racale; Gallipoli/Racale; Nardò/Gallipoli; Porto Cesareo/Nardò e infine Manduria/Torre Lapillo. Un viaggio realizzato grazie alla conoscenza e all’esperienza di chi ogni giorno vive il territorio e lavora per valorizzarlo.

Da oggi il Salento ha un prodotto turistico in più disegnato per un mondo, quello di chi fa vacanze a pedali, che sta crescendo vertiginosamente con un giro d’affari che nell’ultimo anno ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro. Il nostro lavoro non si è limitato solo a tracciare un itinerario, ma stiamo operando per creare una vera comunità accogliente, fatta di amministratori, associazioni e operatori economici che si sono confrontati fra riunioni e pedalate e che hanno deciso di scommettere su una proposta di vacanza fortemente destagionalizzante dimostrando che anche in Salento un altro turismo è possibile” ha affermato Sebastiano Venneri, presidente di Vivilitalia.

La ciclovia del Salento Ionico apre le porte a un nuovo capitolo di turismo sostenibile per tutto il Salento, con la possibilità di incrementare le presenze sul territorio provinciale, soprattutto in quelli che sono considerati periodi di bassa stagione, come la primavera e l’autunno e che per il settore sono, invece, i periodi più intensi e in cui si pedala di più. Questa iniziativa propone una fruizione del territorio rispettosa della natura del Salento e, al tempo stesso, offre un’opportunità per prospettive turistiche, che incentivano l’economia locale e rafforzano l’idea di sviluppo ecosostenibile. La ciclovia non è un’opera solo per i 10 Comuni che hanno saputo mettersi insieme, ma un’infrastruttura che arricchisce l’offerta turistica e di svago di tutto il Salento e della Puglia” ha dichiarato Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce.

La ciclovia del Salento Ionico è un po’ la ciliegina sulla torta della Green Community. Da anni lavoriamo a un’offerta turistica ‘slow’, che punti sul fattore esperienziale e identitario; per questo la possibilità di percorrere in bicicletta un itinerario che lambisce il mare e che taglia l’entroterra e contesti ricchi di arte, cultura ed enogastronomia, è una delle cose in assoluto più efficaci. Raccogliamo con molta determinazione insieme ad altri nove comuni la sfida del green e di un approccio più equilibrato, l’approccio di chi amministra e ha responsabilità pubbliche, ma prima ancora dei cittadini” ha aggiunto Giuseppe Mellone, sindaco di Nardò.

Questo progetto si inserisce a pieno titolo nella via italiana al cicloturismo”, afferma Roberto Guido, ideatore del percorso, “offrendo una straordinaria esperienza di viaggio nel Salento che mette insieme i tesori dell’entroterra con il mare, ma soprattutto con la natura, andando oltre i cliché del turismo balneare. La ciclovia del Salento Ionico, infatti, attraversa ben cinque parchi e aree verdi, tutti sul litorale, da Ugento fino a Manduria, uniti dal filo dell’autenticità e della meraviglia. Si scopre così che pedalare nel cuore del Sud è un’esperienza immersiva in un paesaggio che crea stupore e bellezza in tutte le stagioni”.

Fanno parte della Green Community Ionico-Adriatica i comuni di Alliste, Avetrana, Galatone, Gallipoli, Manduria, Nardò, Porto Cesareo, Racale, Taviano, Ugento.

Da ognuno di questi centri, proprio grazie alla struttura modulare del percorso, sarà possibile iniziare il viaggio percorrendo l’intero anello, con o senza il passaggio da Lecce.

https://ebike.bikesquare.eu/ita/salento/percorsi

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