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Cronaca

Specchia: pusher… in erba

Si tratta di Pietro Panzarella, 21enne, e Davide Indino 25enne, , entrambi noti ai Carabinieri per violazioni amministrative e penali in materia di stupefacenti.

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I Carabinieri di Specchia insieme ai colleghi del nucleo operativo della Compagnia di Tricase hanno tratto in arresto in flagranza di reato due giovani “pusher” specchiesi. I due sono caduti nella rete dei fitti controlli anti droga disposti nell’area del Capo di Leuca; si tratta di Pietro Panzarella, 21enne, e Davide Indino 25enne, , entrambi già noti ai Carabinieri per violazioni amministrative e penali in materia di stupefacenti. I Carabinieri, mentre perlustravano le campagne spesso frequentate da giovani che cercano rifugio da occhi indiscreti per consumare la “dose quotidiana”, si sono imbattuti in un casolare abbandonato con la porta spalancata; nell’avvicinarsi i militari dell’arma hanno dapprima sentito un trambusto all’interno poi un forte odore di marijuana. Una volta entrati, hanno trovato i due giovani intenti a confezionare lo stupefacente. Alla vista dei Carabinieri i due hanno cercato dapprima di celare parte dello stupefacente sotto un mobiletto, poi si sono resi conto di essere in trappola ed hanno desistito dal mettersi in fuga. Era ormai inutile fuggire perché sul tavolo i militari avevano già trovato, a mo di bancarella da esposizione, 10 dosi di marijuana già confezionate, due bilancini di precisione, materiale atto per il taglio e il confezionamento dello stupefacente, nonché 100 euro in banconote da 5 – 10 e 20 euro. Le perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei ragazzi hanno permesso di rinvenire altri 3 grammi di marijuana nonché uno smartphone con un bilancino di precisione quale applicazione. Esperite le formalità di rito i due sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Lecce.

Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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