News & Salento
Tricase, studenti al freddo: sciopero al “Comi”!
“Il calore umano lo mettiamo noi quello nelle aule mettetecelo voi!”. Il dirigente scolastico: “Ingiustificato ritardo della Provincia nell’inviare i tecnici per la revisione”
I ragazzi del “Comi” di Tricase sono in strada, compatti davanti all’Istituto, per protestare contro la mancata accensione del riscaldamento. “La Provincia non ci dà il riscaldamento e noi protestiamo”, spiegano i ragazzi. Che continuano: “Il calore umano lo mettiamo noi quello nelle aule mettetecelo voi!”.
Il dirigente scolastico Giovanni Parente ha ricostruito la vicenda: “Il riscaldamento secondo le disposizioni poteva essere avviato il 15 novembre scorso ma ancora faceva caldo e non era ovviamente il caso… Questo però non giustifica che i tecnici della Provincia siano passati per la revisione dell’impianto solo il 26 novembre! Hanno trovato delle valvole mal funzionanti e da sostituire. E noi siamo al freddo finché queste non saranno reperite. La Provincia non poteva mandare i tecnici prima?”, si chiede il dirigente. Lasciando intuire (anche senza ammetterlo chiaramente per ovvie ragioni) di essere dalla loro parte aggiunge: “I ragazzi hanno resistito per 4 giorni ed ora hanno deciso in massa di non entrare. Ho già provveduto a sollecitare anche per iscritto la Provincia e per conoscenza, trattandosi di ordine pubblico ho scritto anche la Prefetto Giuliana Perrotta. Sperimao si sbrighino”. Questo Giovanni Parente non lo dice ma noi si: “Che vergogna!”
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E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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