Attualità
La TASI? Che fregatura!
Secondo la Uil “in Puglia e nel Salento rischia di essere più gravosa dell’Imu proprio nei Comuni più virtuosi, penalizzando oltremodo lavoratori e pensionati”
“La recente decisione presa dal Governo con il decreto sulla Tasi, ovvero quella di aggiungere un’addizionale (tra lo 0,1 per mille e lo 0,8 per mille) sulle aliquote massime della nuova imposta, potrebbe portare la beffa che la Tasi sia più gravosa dell’Imu”. Così, Salvatore Giannetto, segretario generale UIL di Lecce, commenta l’ultima novità in tema di tassazione della casa.
“Basta esaminare le simulazioni di ciò che potrebbe essere l’impatto della Tasi nel 2014 in Puglia. L’addizionale aggiuntiva”, spiega Giannetto, “ci può dare soltanto un’idea di quello che potrebbe accadere, in quanto tutto dipende dalle scelte che faranno i singoli Comuni in termini di aliquota e di detrazioni selettive. Per questo chiediamo al Governo che il Decreto contenga un indirizzo chiaro sulle detrazioni che non dovranno penalizzare i pensionati e i lavoratori dipendenti, in quanto come dimostrano le nostre simulazioni, senza detrazioni in molti casi la TASI è più ‘salata’ dell’IMU”.
Infatti se tutti i Comuni ricorressero all’addizionale, l’importo medio per le detrazioni in Puglia sarebbe di 73 euro medi. “Nelle nostre simulazioni”, prosegue Giannetto, “per la prima casa si parte da un gettito medio di 134 euro (207 euro senza detrazioni), senza addizionale aggiuntiva ai 201 euro (274 euro senza detrazioni), con l’aliquota massima al 3,3 per mille. Va ricordato che il gettito medio dell’Imu nei capoluoghi pugliesi nel 2012 era stato di 222 euro medi a famiglia, comprensivi delle detrazioni. Per le seconde case si può arrivare ad aumenti del 7,6% (88 euro), nel caso si applicasse l’aliquota dell’11,4 per mille. Infatti, si partirebbe dagli 1.161 euro dell’IMU del 2013 ai 1.249 euro del combinato disposto IMU più TASI”.
La Uil in merito fa anche delle simulazioni per rendere ancora più semplice la lettura.
Primo esempio: Tasi aliquota al 2,5 per mille sulla prima casa e 0,8 per mille sulle seconde case (aliquota 11,4 per mille). In questo caso una prima casa con le detrazioni pagherebbe mediamente di Tasi 134 euro, che sarebbero 207 euro senza le detrazioni. A Bari la Tasi peserebbe 225 euro (331 euro senza detrazioni); a Foggia 187 euro (263 euro senza detrazioni); a Lecce 202 euro (285 euro senza detrazioni). A Brindisi e Taranto già con questa aliquota, nonostante le detrazioni la TASI sarà più gravosa dell’IMU: infatti a Taranto peserebbe 177 euro (248 euro senza detrazioni), a fronte dei 160 euro pagati con l’IMU; a Brindisi la TASI peserebbe 174 euro (245 euro senza detrazioni), a fronte dei 171 euro pagati con l’IMU.
Secondo esempio: Tasi aumento dello 0,1 per mille sulla prima casa (aliquota applicata 2,6 per mille) e 0,7 per mille sulle seconde case (aliquota 11,3 per mille). In questo esempio, per una prima casa si pagherebbero mediamente 143 euro con le detrazioni (216 euro senza detrazioni). A Bari 237 euro medi con detrazioni (343 euro senza detrazioni); a Foggia 197 euro (273 euro senza detrazioni); a Brindisi 184 euro (255 euro senza detrazioni); a Taranto 186 euro (257 euro senza detrazioni); a Lecce 213 euro (296 euro senza detrazioni).
Terzo esempio: Tasi aumento dello 0,2 per mille sulla prima casa (aliquota 2,7 per mille) 0,6 per mille sulle seconde case (aliquota 11,2 per mille). Per una prima casa, in questa ipotesi, il costo medio della Tasi sarebbe di 151 euro con le detrazioni (224 euro senza detrazioni). A Bari si pagherebbero 250 euro con detrazioni (356 euro senza detrazioni); a Foggia 208 euro con detrazioni (284 euro senza detrazioni); a Brindisi 194 euro (265 euro senza detrazioni); a Taranto 196 euro (267 senza detrazioni); a Lecce 225 euro (308 euro senza detrazioni).
Quarto esempio: Tasi aumento dello 0,4 per mille sulla prima casa (aliquota 2,9 per mille) e 0,4 per mille sulle seconde case (aliquota 11 per mille). La Tasi sulla prima casa, da pagare in questo caso, sarebbe di 168 euro medi con detrazioni (241 euro senza detrazioni). A Bari si pagherebbe 277 euro con detrazioni (383 euro senza detrazioni); 229 euro a Foggia (305 euro senza detrazioni); 213 euro a Brindisi (284 euro senza detrazioni); 216 euro a Taranto (287 euro senza detrazioni); 248 euro a Lecce (331 euro senza detrazioni). In questo caso in 4 capoluoghi su 5, tranne Foggia la TASI sarà più alta dell’IMU.
Quinto esempio: Tasi aumento dello 0,8 per mille sulla prima casa (aliquota applicata 3,3 per mille) e 0 per mille sulle seconde case (aliquota 10,6 per mille). Per una prima casa, in questa ipotesi, il costo medio della Tasi sarebbe di 201 euro con le detrazioni (274 euro senza detrazioni). A Bari si pagherebbero 330 euro con detrazioni (436 euro senza detrazioni); a Foggia 271 euro con detrazioni (347 euro senza detrazioni); a Brindisi 252 euro (323 euro senza detrazioni); a Taranto 256 euro (327 senza detrazioni); a Lecce 293 euro (376 euro senza detrazioni). In questo caso in 4 capoluoghi su 5, tranne Foggia la TASI sarà più alta dell’IMU.
“In sostanza”, conclude Giannetto, “la TASI rischia si essere più pesante proprio in quei Comuni diciamo “virtuosi”, che avevano deciso di mantenere l’aliquota dell’IMU al 4 per mille, risultando più leggera nei Comuni, invece, che al contrario avevano alzato le aliquote dell’IMU”.
Attualità
Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto
Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni
Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.
La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.
Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.
La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.
L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
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