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Attualità

“Musei Aperti: novembre a tutta arte nei paesi”

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Novembre all’insegna della cultura. Sabato 14 novembre i musei del Salento saranno aperti al pubblico grazie al progetto “Musei Aperti” realizzato dall’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Lecce in collaborazione con il Sistema museale locale nell’ambito del Programma di accoglienza turistica denominato “Città Aperte 2009”. Per l’occasione, sarà possibile visitare gratuitamente tutti i musei appartenenti alla rete museale dell’Università del Salento  e quelli pubblici e privati che da tempo hanno aderito al programma dell’Apt di Lecce volto a valorizzare il patrimonio storico artistico e ambientale del territorio.


In tutto saranno 27 le sedi museali selezionate per il prossimo sabato: tra esse figurano anche i musei di Lecce  “Sigismondo Castromediano”, “Papirologico”  “Storico Archeologico”, “Orto botanico”, “Pinacoteca d’Arte Francescana”, Anfiteatro, Teatro romano e “Museo del Teatro romano”. Ma la rete culturale è ben più ampia, testimonianza della grande sensibilità con cui il Salento sa custodire il proprio passato e proteggerne il presente. Sarà, quello di sabato, un viaggio nell’arte e nella natura, nella magia dei sensi e nella curiosità delle origini. A Calimera aprono la “Casa museo della Civiltà contadina e grika” e il “Museo di Storia naturale”; a Cavallino sarà il “Museo Diffuso” dell’Università del Salento e del Comune ad arricchire un percorso di conoscenza che continua a Cutrofiano, dove si potrà scoprire dal di dentro il  “Parco dei Fossili”; quindi a Galatina (Museo civico “Pietro Cavoti”); Gallipoli (Museo civico “Emanuele Barba”; Guagnano (Museo del Negroamaro”); Maglie (Museo civico “L’Alca”).


Musei grandi e piccoli. Statali e privati, in cui le collezioni esposte rivivono non nella suggestione dell’attimo ma nella forza persuasiva del messaggio. E’ il caso del “Museo della Memoria e dell’Accoglienza” di Nardò o del “Museo diocesano” di Ugento che, insieme al “Museo archeologico” di recente restaurato e la collezione “Colosso” arricchiscono l’offerta culturale del piccolo comune del sud Salento. “Un’offerta che”, sottolinea la commissaria dell’Apt di Lecce, Stefania Mandurino, “quest’anno è stata particolarmente attenta ai giovani: sono loro, infatti, i principali destinatari del programma, e non solo perché in questo modo andiamo a coprire un segmento importantissimo al fine della destagionalizzazione dei flussi, quale è il turismo studentesco, ma perché siamo convinti che i giovani possano essere da impulso alle comunità locali impegnate nella valorizzazione del proprio patrimonio culturale e paesaggistico, con il rilancio di prodotti turistici che incarnino la cultura, lo stile di vita, il genius loci della destinazione”.

Per l’occasione, l’Apt di Lecce ha coinvolto oltre 5mila scuole di Puglia e Campania, raccogliendo il plauso dei provveditorati e numerose adesioni; le visite sono infatti guidate, con i costi a carico dell’ente: agli istituti spetta solo l’organizzazione del viaggio in pullman. Nel “pacchetto” culturale a disposizione dei visitatori, anche altri due musei dell’Università del Salento (“Osservatorio su ecologia e salute degli ecosistemi mediterranei” di Otranto e il “Museo di biologia marina” di Porto Cesareo), più una serie di siti che esaltano i territori nelle loro specifiche testimonianze. E’ il caso di Salice Salentino, con il “Museo del vino Leone De Castris”; Tricase, con il “Museo delle imbarcazioni tradizionali e da lavoro”; Torrepaduli (Ruffano) e Tuglie, con il “Museo della civiltà contadina”; ancora Tuglie con i “Museo della radio”; infine Vitigliano, famoso per il “Museo degli orologi e delle torri civiche”. Investire in cultura, insomma, fa bene. “E il Salento”, chiosa la Commissaria dell’Apt di Lecce, “oggi più che mai sta facendo la sua parte offrendosi come una realtà capace di competere anche in questo settore non solo per la bellezza dei suoi centri storici e i manufatti storico-architettonici che li caratterizzano, ma grazie anche a una realtà museale di grande valenza, peraltro molto legata alla storia e alla cultura territoriale”.


Attualità

Otranto: quasi due milioni per il centro storico

Nel decreto firmato dal Ministro Giuli anche il finanziamento per il progetto di narrazione dell’eccidio dei Martiri del 1480

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Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha firmato il decreto per la programmazione delle risorse finanziarie destinate ai “Grandi Progetti Beni culturali” per l’annualità 2025.

«Nel caso di Otranto», dichiara il sindaco Francesco Bruni, «sono stati stanziati un milione e ottocentomila euro, riconnettendo agli interventi di riqualificazione del sistema degli spazi pubblici del centro storico di Otranto (Palazzo Melorio, Torre Duchesca/Camminamento di ronda), già
finanziati con precedente decreto del Ministero
».

Un progetto di narrazione relativo ai fatti storici dell’eccidio dei Santi Martiri di Otranto avvenuti nel 1480.

Detto progetto rientrerà in un più ampio Accordo di Valorizzazione, in corso di definizione, tra Direzione Regionale Musei del MIC e il Comune ai fini dell’inserimento di quest’ultimo ente all’interno del Sistema Museale Nazionale.

Sempre secondo il sindaco Bruni, «quest’ulteriore finanziamento è la testimonianza piena della attenzione del governo Meloni e del Ministro della Cultura verso la città di Otranto, ritenuta un luogo di rilevanza nazionale».

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Attualità

I residenti di Bolzano stanno ridefinendo il tempo libero moderno! Ecco perché!

Tradizione viva, con tocchi moderni. Restano quelle di sempre, ma si presentano in una veste nuova, continuando a riempire le strade di colori e profumi. Tuttavia, oggi la tecnologia viene usata per spostarsi con più facilità da una parte all’altra o magari per prenotare biglietti in anticipo…

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Il tempo libero non assomiglia più a quello di una volta. Sempre più persone cercano nuovi modi per rilassarsi, uscire di casa e stare bene. C’è chi si rifugia nella natura, chi segue corsi serali, chi scopre il piacere degli eventi locali o giochi online tra amici.

La città si sta adeguando. Le vecchie abitudini si fondano con le nuove tendenze. Non è solo una questione di svago: si parla di ricerca di equilibrio, di scegliere come trascorrere il proprio tempo in modo più personale. E da quello che si vede, Bolzano è un esempio concreto e crescente di questo cambiamento.

Il tempo libero è sempre più digitale

Il modo di vivere il tempo libero sta subendo una trasformazione profonda. Sempre più persone prediligono attività online che si possono fare da casa, senza vincoli di orario né spostamenti. È un’abitudine che si diffonde soprattutto fra chi lavora molto o ha giornate intense.

Tra le attività più seguite ci sono le lezioni di yoga in streaming. Basta avere un tappetino, un dispositivo e un angolo tranquillo del soggiorno. Le persone si collegano, praticano l’attività insieme e si salutano a fine lezione, come in una vera palestra, ma senza dover uscire di casa.

Anche l’intrattenimento nei casinò riflette questa evoluzione. I nuovi siti casino online hanno conquistato migliaia di giocatori grazie ai loro cataloghi di giochi originali e alle esperienze di alta qualità ottimizzate per smartphone. L’accesso immediato e un’interfaccia moderna hanno spinto molti giocatori curiosi a provarli.

Infine, c’è chi ha scoperto la gioia dei giochi di ruolo narrativi online, dove piccoli gruppi si incontrano in videochiamata per vivere avventure immaginarie. È una forma di socialità inedita, che stimola la fantasia e crea legami inaspettati.

Bolzano riscopre il piacere dell’aria aperta

A Bolzano si torna ad abbracciare la natura con entusiasmo. I sentieri che portano verso il Renon o il Colle sono sempre più frequentati. Famiglie, sportivi e curiosi passeggiano tra boschi e pascoli, riscoprendo il piacere delle piccole cose: il silenzio, il panorama, il profumo della terra dopo la pioggia.

Anche la mountain bike ha conquistato nuovi appassionati, con percorsi ben curati e la possibilità di noleggiare e-bike per affrontare salite impegnative senza troppa fatica. Le guide alpine organizzano anche uscite di arrampicata per chi desidera provare qualcosa di diverso, sempre in totale sicurezza.

Oggi però l’esperienza si arricchisce: app per tracciare i percorsi, attrezzature più leggere e rifugi che mettono a disposizione spazi di relax dopo lo sport. L’obiettivo resta lo stesso di sempre (stare bene e ricaricare energie) ma con un approccio più consapevole e contemporaneo.

Il benessere mentale entra nel tempo libero

Spa e centri benessere continuano ad aprire, ma quello che conta davvero è l’approccio: meno lusso per pochi e più attenzione alla qualità del tempo. Le saune con vista sulle montagne restano un classico, così come i massaggi con prodotti naturali del territorio, scelti proprio per la loro efficacia.

Crescono anche le iniziative dedicate al benessere condiviso: incontri di gruppo, sessioni di respirazione, momenti per parlare con altri e sentirsi meno soli. Il tempo libero sta diventando sempre più uno spazio autentico in cui prendersi davvero cura di sé, con gesti semplici e quotidiani.

Tradizione viva, con tocchi moderni

Le feste di Bolzano non sono rimaste immobili nel tempo. Restano quelle di sempre, ma si presentano in una veste nuova, continuando a riempire le strade di colori e profumi. Tuttavia, oggi la tecnologia viene usata per spostarsi con più facilità da una parte all’altra o magari per prenotare biglietti in anticipo.

La città non rinuncia alla propria identità, ma prova a raccontarla con linguaggi più attuali. E sembra che questa evoluzione funzioni.

I tempi cambiano, ma la gente resta vicina come sempre

Anche se le abitudini si trasformano, il desiderio di sentirsi parte di una comunità non è mai scomparso. Le persone rimangono comunque legate tra loro. Alcuni fanno passeggiate silenziose nei boschi, altri si ritrovano online per un’attività condivisa, altri ancora si fermano semplicemente per una chiacchierata con un vicino. In fondo, anche nelle scelte più personali, si cerca sempre un legame, un senso di vicinanza autentica. 



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Attualità

Caprarica di Lecce e Gallipoli, arrivano i Commissari

Sindaci out perché candidati alle regionali. Il Prefetto ha firmato i decreti con cui nomina Valter Spadafina (Subcommissari Serena Allegrini e Silvana Madaro) a Caprarica di Lecce e Eufemia Tarsia (sub Paola Mauro e Maria Simone) a Gallipoli

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Con decreto firmato dal Prefetto Natalino Manno, disposta la sospensione del Consiglio comunale di Caprarica di Lecce, a seguito delle dimissioni ultra dimidium dei consiglieri, in seguito al forfeit del sindaco Paolo Greco, candidato alle regionali.

Nominato il viceprefetto Valter Spadafina (foto in evidenza in alto) quale Commissario per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, per il periodo necessario all’indizione delle nuove elezioni.

Insediatosi nella mattinata odierna nell’esercizio dei suoi compiti, Spadafina sarà coadiuvato da due Subcomissarie, Serena Allegrini, funzionaria economico finanziaria in servizio presso la Prefettura di Lecce, e Silvana Madaro, funzionaria economico finanziaria in quiescenza.

Poltrona vacante anche a Gallipoli dove il sindaco (e presidente della Provincia) Stefano Minerva ha lasciato per concorrere ad un posto di consigliere regionale.

A seguito delle dimissioni del sindaco Minerva, divenute efficaci ed irrevocabili per decorrenza del termine di 20 giorni dalla presentazione al consiglio comunale in data 1° ottobre 2025, si è verificata l’ipotesi dissolutoria dell’organo consiliare.

Anche in questo caso il Prefetto Natalino Manno ha sospeso il consiglio comunale, nominando, quale Commissaria per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, Eufemia Tarsia, viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Taranto.

Insediatasi nella mattinata odierna nell’esercizio dei suoi compiti, Tarsia sarà coadiuvata da due Subcommissarie, Paola Mauro, viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Lecce, e Maria Simone, dirigente di II fascia in quiescenza.

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La Commissaria prefettizia Eufemia Tarsia con le subcommissarie Paola Mauro e Maria Simone

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