Cronaca
Ora rubano anche i motoape della nettezza urbana!
E accaduto a Gallipoli dove, dopo aver percorso tutto Corso Roma a zig-zag, nello svoltare in una strada laterale, i ladri hanno impattato contro un’autovettura in sosta…

I Carabinieri dell’XI Battaglione Puglia, che operano per tutta l’estate, a supporto della Compagnia di Gallipoli nell’ambito dell’operazione Estate Sicura, hanno arrestato, in flagranza di reato, Fabio Pompilio, di 23 anni di Chieti e Francesco Maggio, 29 anni di Poggiardo, con l’accusa di furto aggravato e danneggiamento.
Alle 7 del mattino circa, i militari sono stati inviati dalla Centrale Operativa in via Firenze, a Gallipoli, dove era stato segnalato un incidente tra una Motoape 50 ed un mezzo in sosta. Giunti sul posto i militari hanno notato che il mezzo era uno di quelli della Società della Nettezza urbana di Gallipoli, danneggiato dall’impatto. Nei pressi vi erano due operatori della stessa società che avevano fermato un ragazzo. Da quanto accertato, in base anche alle testimonianze, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire la vicenda. L’operatore della società si trovava su Corso Roma, poco distante dal suo mezzo, intento a pulire la strada. D’improvviso due ragazzi, sono entrati nel mezzo, che aveva le chiavi inserite, e sono partiti alla forte velocità.
Dopo duecento metri circa, nello svoltare in una strada laterale, dopo aver percorso tutto Corso Roma a zig-zag, hanno impattato contro un’autovettura in sosta, provocando danni ad entrambi i veicoli. A quel punto sono scesi dal mezzo e, vistisi inseguire dall’operatore della nettezza urbana coadiuvato da un collega, sono fuggiti.
I carabinieri hanno avviato subito le ricerche e, in una via limitrofa, hanno fermato uno dei due. Poco dopo, anche l’altro si è consegnato costituito. Per entrambi è scattato l’arresto per furto aggravato e danneggiamento. Su disposizione del P.M. di turno, Dott.ssa Elsa Valeria Mignone, sono stati rimessi in libertà.
Cronaca
Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante
Vani i soccorsi per uomo di 62 anni, originario del posto ma residente fuori

di Lorenzo Zito
Una giornata di vacanza si è trasformata in tragedia questa mattina a Tricase Porto, dove un uomo di 62 anni ha perso la vita annegando nelle acque poco fuori dal bacino, oltre il faro.
La vittima, M. S. le sue iniziali, originaria di Tutino ma residente all’estero, si trovava in vacanza nel suo paese d’origine. Attorno alle ore 10, stava facendo il bagno nell’area retrostante il faro, subito fuori dal molo, quando improvvisamente ha accusato un malore.
Alcuni bagnanti si sono accorti delle difficoltà e sono intervenuti per soccorrerlo. Sul posto è accorso tempestivamente anche il personale del 118 di Tricase (con ambulanza e auto medica) che ha tentato a lungo le manovre di rianimazione. Purtroppo, ogni sforzo si è rivelato vano: l’uomo è deceduto sul posto.
L’episodio ha scosso i numerosi presenti che, come ogni domenica d’estate, popolano la scogliera tricasina. Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale compagnia.
Cronaca
Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

di Lorenzo Zito
Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.
La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.
Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.
Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.
Cronaca
Abusi edilizi scoperti con l’elicottero e col drone
Another Brick: i carabinieri forestali intervengono San Foca e mettono i sigilli a due costruioni realizzate senza permesso a costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico

Proseguono a ritmo serrato i controlli dei carabinieri forestali con l’operazione “Another Brick”, che si concentra soprattutto sulle zone tutelate a vincolo paesaggistico e sulle aree naturali protette (parchi e riserve, regionali e statali) del Salento, che si situano in gran parte lungo i litorali adriatico e jonico, e relativo immediato entroterra.
Per la loro pregevolezza, queste aree si caratterizzano anche per un’intensa frequentazione turistica stagionale, con numerose località residenziali.
I pattugliamenti a terra sono spesso supportati dalle ricognizioni con l’elicottero AW-169 recentemente acquisito dal 6° Nucleo Carabinieri di Bari-Palese, e da inizio estate anche con un drone ad alta tecnologia, di base a Maglie.
In una di queste attività, i carabinieri forestali hanno individuato due abusi edilizi, in due proprietà distinte ma vicine fra loro, nella nota località marina di San Foca, nel comune di Melendugno.
Nel primo caso si tratta di un ampliamento di una costruzione preesistente con un nuovo vano della superficie di 50 metri quadri, con pavimentazione esterna per ulteriori 90 mq.
L’altra situazione ha evidenziato la realizzazione di 3 tettoie con copertura in legno e pilastri di sostegno in muratura, e pavimentazione esterna in cemento su una superficie di 300 metri quadri.
Tutte le suddette opere erano state realizzate senza alcun titolo abilitativo, e tantomeno con autorizzazione paesaggistica, necessaria in quanto zona sottoposta a vincolo dal P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).
I titolari delle due proprietà sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce. Dovranno rispondere degli interventi edilizi realizzati in assenza di permesso di costruire ed autorizzazione paesaggistica.
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