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Attualità

Otranto: tutti per l’antica Abbazia

Un Comitato per raccogliere sottoscrizioni che consentano al Monastero di San Nicola di Casole di essere inserito nel 7° censimento del “Luoghi del Cuore” organizzato dal FAI e favorirne il recupero

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Un Comitato FAI, già ufficializzato nel mese di giugno dal sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, per promuovere sul territorio, e non solo, l’Abbazia di San Nicola di Casole nei pressi di Otranto, nel 7° censimento del “Luoghi del Cuore” organizzato dal FAI.


AbbaziaIl concorso, attivo da maggio, terminerà il 30 novembre del corrente anno. La raccolta firme si può effettuare collegandosi al sito dei “Luoghi del Cuore” attraverso il link http://iluoghidelcuore.it/luoghi/lecce/otranto/abbazia-di-san-nicola-di-casole/5764, o votando attraverso schede predisposte e presenti in tutti le filiali del gruppo Intesa San Paolo, o ancora tramite appositi registri predisposti dai vari Comitati per la raccolta firme da restituire completati alla sede centrale FAI di Milano. “Al momento”, ci ha detto Francesco De Cillis, coordinatore del Comitato FAI per l’Abbazia, “siamo al 13° posto con oltre 6000 voti e 2° Comitato di Puglia. La nostra necessità è di salire in classifica per poter avere maggiori possibilità di recupero del Luogo, e ciò può avvenire sole attraverso la raccolta firme”.

Eesistono registri firma in diversi luoghi di Lecce e provincia, e ve ne cito alcuni: Biblioteca Caracciolo dei Frati Minori in via Imperatore Adriano; Biblioteca Provinciale Bernardini in entrambe le sedi; Museo Sigismondo Castromediano, ingresso provvisorio Viale Lo Re; Parrocchia Massimiliano Kolbe; Parrocchia San Sabino; Redazione Ora del Salento; Agenzia di viaggi Serafino in via Leuca; Dipartimento Beni Culturali Università di  Lecce –Via D.Birago; Palazzo Tamborino – Corte dell’Idume; Museo Faggiano in via Ascanio Grandi; Castello Carlo V; Museo Storico di Lecce  – MUST;      Gruppo Archeologico di Terra d’Otranto; Associazione Carpiniana a Carpignano Salentino; La Madrugada nei pressi Porta a Mare a Otranto.

Perché San Nicola di Casole? “Credo che in tutta la provincia e in tutto il Salento”, spiega De Cillis, “non esista un luogo con una importanza storica più autorevole e contemporaneamente sfortunato perché distrutto nel 1480 dai Turchi che assediarono Otranto, poi dall’oblio del tempo. E dell’ignoranza. Certamente è una delle testimonianze più suggestive del medioevo pugliese, e della civiltà del Salento, il luogo dove numerosi manoscritti furono copiati nel Medioevo, sede di una prestigiosissima biblioteca, considerata fra le più fornite e preziose di tutto l’Occidente ed andata perduta nel corso di una storia impietosa nei confronti di un patrimonio culturale che oggi si trova sparso (o meglio di quel che ne rimane), fra le svariate biblioteche d’Europa, raccordo della tradizione greca dei monaci basiliani venuta a contatto con le politiche militari dei normanni. Di fatto è stata una “Cluny” in terra di Puglia, grazie soprattutto alla produzione letteraria, luogo che dal XII e XVI secolo ospitò un circolo poetico e fu culla di una grande fioritura artistica e letteraria. E tanto altro ancora… Oggi invece è in stato di abbandono in cui versano i ruderi annessi ad una masseria privata, dove greggi di pecore sono libere di pascolare”.

In questo periodo molto è stato fatto per pubblicizzare l’iniziativa grazie anche alla presenza di una pagina facebook, https://www.facebook.com/pages/Salviamo-lAbbazia-San-Nicola-di-Casole-Otranto/202201693314152?ref=hl e una profilo facebook del Comitato.


Attualità

I Matia Bazar a Taurisano per la festa del Crocefisso

Tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo

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C’è una tradizione lunga oltre cent’anni a Taurisano, nata grazie alla devozione di una coppia di coniugi. È la festa del Santissimo Crocefisso, che si celebra ogni anno il 3 maggio, presso l’omonima chiesetta.

Il luogo di culto, ubicato all’ombra di una splendida grande quercia, fu eretto nel 1904 per volere di Vito Schiavano e Maria Marraffa, che ne finanziarono la costruzione.

Da allora, la comunità di Taurisano onora con grande affetto e costanza il culto nei confronti del Santissimo Crocefisso, di cui peraltro è conservata una imponente raffigurazione proprio all’interno della chiesa, realizzata dal maestro cartepestaio leccese Giuseppe Manzo quale riproduzione fedele di un’altra opera presente a Galatone.

Il motivo di questa riproduzione trova senso ancora una volta nella storia dei succitati coniugi Schiavano, i quali erano soliti effettuare, a partire dalla data del loro matrimonio, un pellegrinaggio al Santuario di Galatone, per venerare proprio il miracoloso SS. Crocefisso della Pietà.

Questo pellegrinaggio durò circa trent’anni, fino a quando i due devoti, avendo ormai raggiunto una veneranda età e non potendo sostenere l’estenuante fatica di un viaggio così lungo, fecero appunto erigere, al limite di un fondo di loro proprietà, una cappella dedicata al SS. Crocefisso.

Per tradizione, tutt’oggi nella giornata del 3 maggio la festa inizia fin dalla mattina, quando le famiglie taurisanesi intraprendono un pellegrinaggio rivisitato: raggiungono per una scampagnata l’altura del Manfìo, situata tra Taurisano, Casarano e Ruffano, dove si trova la cripta basiliana del Crocefisso della macchia, in cui è consuetudine celebrare messa proprio in questa ricorrenza.
Dopo aver fatto visita al luogo di culto ci si ferma per trascorrere la giornata in campagna, al calar del sole si ritorna in paese e ci si prepara per la festa tradizionale.

Venerdì 3 maggio le celebrazioni si aprono sulle note della Banda “G. Verdi” di Taurisano e con le messe, delle ore 8 e delle ore 10, presso la Cappella del SS. Crocifisso.

A seguire, alle ore 11, la processione per portare la venerata immagine del Santissimo Crocifisso nella Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Ci si ritrova nel pomeriggio, alle 18,30, con la santa messa proprio nella Chiesa SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Alle 19,30 la processione per le strade del paese. In chiusura dei riti religiosi, lo spettacolo di fuochi d’artificio.

In serata, poi, chiusura col botto. Una storica band della musica italiana salirà sul palcoscenico della festa.

Alle spalle della cappella, in via Pirandello, si esibirà l’iconico gruppo musicale Matia Bazar, due volte vincitore del Festival di Sanremo.
Il concerto avrà inizio alle ore 21, con ingresso libero.

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Tricase Destinazione Autentica 2024, avviso pubblico

Rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna. C’è tempo fino al 31 maggio. online anche il bando “Una casa per giovani idee”

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Avviso pubblico per l’individuazione di progetti eventi di iniziativa da inserire nella programmazione culturale e turistica: “Tricase Destinazione Autentica 2024”.

L’amministrazione comunale intende valorizzare i principali attrattori culturali e turistici della città, delle frazioni e delle marine, al fine di promuovere un piano di sviluppo turistico culturale ricco e multidisciplinare.

L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e o privati, singoli e associati, anche a carattere religioso, ed è finalizzato ad individuare proposte di eventi ed iniziative progettuali di carattere culturale turistico di intrattenimento e spettacolo, da inserire nella programmazione della rassegna dal titolo Tricase Destinazione Autentica 2024. Saranno accolte proposte che siano in linea con gli obiettivi prefissati dell’amministrazione comunale, in un’ottica di promozione turistica e riposizionamento competitivo della città. C’è tempo fino al 31 maggio.

Online anche il nuovo bando per “Luoghi Comuni”, “Una casa per giovani idee”. È un’iniziativa delle Politiche giovanili lanciata da Regione Puglia e ARTI Puglia con l’obiettivo di finanziare progetti di innovazione sociale proposti da organizzazioni giovanili, che possono essere accolti e realizzati in spazi pubblici.

C’è tempo fino al 28 maggio 2024 per candidare progetti di innovazione sociale per rivitalizzare la Chiesa della Madonna di Costantinopoli (la “chiesa dei diavoli”) e tutta l’ampia area all’aperto circostante del Comune di Tricase.

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Tricase, Pro Loco: rinnovate le cariche sociali

Nel segno della continuità e del rinnovamento. Paolo Scarascia confermato presidente all’unanimità

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Si è tenuta l’assemblea che ha dato il via al mandato 2024-2028 della Proloco Tricase, l’associazione che si occupa della promozione e valorizzazione turistica, delle potenzialità naturalistiche, ambientali, artistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche della Città.

Sarà un Consiglio Direttivo da nove membri ad affiancare Paolo A. Scarascia, riconfermato all’unanimità presidente dell’associazione.

«In questi anni abbiamo lavorato per far sì che Proloco tornasse al centro della vita sociale di Tricase. Lo abbiamo fatto consapevoli dell’importanza e del ruolo istituzionale che gioca la nostra associazione. Dopo iniziative, eventi, collaborazioni e progetti, siamo pronti a fare un altro passo avanti» ha evidenziato Scarascia.

Il consiglio direttivo è composto da Andrea Ciardo, Gabriele Musio, Vito Sabato, Roberta Ferramosca (riconfermata vice presidente), Enzo Tamborrini, Maria Assunta Coppola, Antonia Morciano e Rocco Sparascio.

A loro, si aggiunge il collegio dei probiviri composto da Giovanni Sergi Battocchio, Tommaso Serrano e Francesco Zocco.

«Oltre alle partnership già siglate, il consiglio direttivo e i soci sono già a lavoro per l’organizzazione di iniziative territoriali che coinvolgeranno tutti i rioni, quartieri e frazioni di Tricase», ha concluso il presidente Paolo Scarascia, «vogliamo porre al centro l’importanza della socialità, della partecipazione e della valorizzazione delle peculiarità della Città».

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