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Cronaca

Tricase: la Corte dei Conti indaga sull’Amministrazione

Oggetto d’inchiesta, la mancata opposizione ad un decreto ingiuntivo che ha portato al pagamento di oltre 25mila euro

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La Corte dei Conti indaga sul Comune di Tricase che, lo scorso 20 marzo, ha approvato un debito fuori bilancio di 37mila euro. Motivo d’inchiesta, la mancata opposizione dell’amministrazione ad un decreto ingiuntivo ricevuto.


L’ingiunzione ha portato il Comune al pagamento della somma di 25mila euro, interessi ed oneri legali esclusi, per alcuni lavori eseguiti da una ditta. La notifica dell’ingiunzione sarebbe stata ignorata, lasciando trascorrere i giorni previsti per l’opposizione, e rendendo il decreto esecutivo.


I soggetti interni all’amministrazione, che hanno optato per la mancata obiezione, dovranno ora relazionare alla procura contabile, chiarendo le motivazioni che hanno portato a questa scelta processuale.

Nunzio DellAbate

Nunzio Dell’Abate


Intanto, si accende la polemica attorno a Palazzo Gallone. Nunzio Dell’Abate, capogruppo di opposizione, indignato attacca: “E’ incommensurabile la negligenza, meglio la strafottenza, con cui questa Amministrazione gestisce la cosa pubblica e sperpera il danaro della comunità. Anche le precedenti Amministrazioni targate Coppola non sono state da meno: stiamo ancora pagando il noto debito fuori bilancio di 200mila euro proveniente da un giudizio di cui Coppola si è letteralmente infischiato, nonostante tutte le buone ragioni per difendersi. E nella vicenda di questi giorni la musica non è cambiata”, continua“, i responsabili del servizio hanno attestato l’inesistenza della determina a contrarre e del conseguente impegno di spesa, ignorando anche la tipologia e l’effettiva esecuzione dei lavori reclamati, e consigliato di proporre opposizione al decreto ingiuntivo. Stranamente il Comune è rimasto inerte, ed il decreto è divenuto esecutivo…”.


Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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Cronaca

Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…

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Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.

Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.

Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.

Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.

Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.

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Cronaca

Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase

Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…

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Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.

Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.

Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.

Questi i video di quanto accaduto:

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