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Tricase: Comune ridotto al lumicino?

Le “Grandi Speranze” dell’assessore Elia: “Avremmo dovuto sbloccare 850 ore di buoni lavoro, invece abbiamo solo due operai”. La vicenda dei segnali stradali… incappucciati

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Ormai ce ne eravamo tanto abituati da non notarli quasi più, quei segnali stradali incappucciati a ridosso del centro a Tricase.


segnaleticaUn intero quartiere con viabilità pronta ad essere modificata e segnaletica nuova, ma coperta. Stiamo parlando dell’area tra corso Roma e i “lavari”, di strade come via Brindisi, via Genova e via Foggia. Strade strette dove, soprattutto dopo la creazione dei nuovi marciapiedi, i sensi unici dovrebbero essere solo una formalità, una ovvietà su cui nemmeno ci sarebbe bisogno di discutere: c’è da “montare” il palo e basta. Ebbene i segnali ci sono, sono lì da mesi (quanti non lo sappiamo, abbiamo perso il conto) in attesa di vedere la luce. Abbiamo perciò chiesto spiegazioni, su questo ed altro, all’assessore Giacomo Elia che detiene, tra le sue deleghe, anche quelle riguardanti il traffico e la mobilità di Tricase. L’assessore ha ammesso: “Sono lì da quasi un anno. È un problema serio. Si è verificata questa situazione di stallo perché, per questioni economiche, ci siamo affidati agli operai del Comune che però nel frattempo da cinque sono diventati due, e si ritrovano con più incarichi da portare a termine”.

Ma i segnali sono già pronti e infiocchettati. “Quasi: manca qualcosa per ultimare il lavoro. Tant’è che abbiamo anche numerosi segnali di toponomastica, già acquistati, che attendono di essere installati in altre zone come in via Imperatore Adriano. Purtroppo l’iter si è bloccato perché non siamo riusciti ad attivare gli 8mila e 500 euro di ‘buoni lavoro’ che dovevano partire il 1° gennaio e che ci avrebbero permesso di pagare il lavoro di operai per 850 ore a 10 euro l’una. Questa possibilità è slittata per l’assenza della vice segretaria del Comune che si va ad aggiungere a quella già nota del responsabile del Settore Programmazione Finanziaria”.

Emergenza piena in Comune quindi? “Se consideriamo che attualmente il segretario comunale, oltre alle sue funzioni, svolge anche quelle di vice segretario, responsabile dell’Ufficio di Ragioneria e responsabile dell’Ufficio Anticorruzione, direi di sì. Va detto però che la nuova Finanziaria ci ha bloccati: avevamo in programma una serie di concorsi per posti che vanno dall’Ufficio di Ragioneria all’Ufficio Tecnico, passando per un posto di vigile urbano. È tutto fermo in attesa della Provincia: non si tratta di cattiva gestione pubblica. Anzi, abbiamo una convenzione col Comune di Alessano, la cui vice segretaria verrà a dare una mano al Comune di Tricase per 10 ore a settimana”.


Viabilità: cosa cambia


Quando scopriremo questi segnali? “Prendo l’impegno per fare in modo che prima di Pasqua si possano ultimare quantomeno i lavori della zona attorno a corso Roma. Speriamo di sbloccare i ‘buoni lavoro’, per evitare di dover chiamare una ditta esterna”.

Adiacente a questa zona c’è lo spiazzo accanto alla chiesa e convento Cappuccini, diventato un’area di parcheggio gratuita in cui in tanti sostano selvaggiamente, senza curarsi della circolazione. Non c’è modo di “disciplinare” quel parcheggio? “Riordineremo quell’area con delle strisce bianche e dei parcheggi definiti, così come faremo davanti alla chiesa della Natività, in piazza Don Tonino Bello”.

Altre novità in vista riguardanti la viabilità? “Sì. Innanzitutto modificheremo le rotatorie che non sono più a norma, come quella di Caprarica sulla via per Tiggiano o quella di Sant’Eufemia: le nuove normative prevedono che chi è all’interno della rotatoria debba avere il diritto di precedenza, mentre lì accade il contrario. Inseriremo degli “Stop” ad incorci pericolosi ed un semaforo con Photored su via Galvani, quella che uscendo da Tricase porta a Montesano, all’intersezione con via Malpighi e via Forlanini”. A Tricase Porto sono previste modifiche alla viabilità? “Probabilmente chiuderemo la strada alle spalle di bar e alimentari, per creare un’area pedonale. Però c’è da risolvere il problema dei residenti che da quella via accedono alla loro abitazione”.


“Abbiamo comprato quattro bici ecologiche che useranno, ad esempio, i vigili per condurre le processioni”


bucaAltro problema da risolvere sarebbe quello di impedire ai soliti noti di parcheggiare sulla litoranea e intasare il traffico, soprattutto in orari notturni quando la Polizia Municipale non è più in servizio. “Già negli scorsi anni, in estate, abbiamo fatto di tutto, con la disponibilità dei vigili, per garantire un servizio più prolungato possibile negli orari notturni. Quest’anno miglioreremo la situazione con l’assunzione di vigili provvisori proprio per il periodo estivo. A proposito di Polizia Municipale c’è un’altra novità: abbiamo deliberato l’acquisto di quattro biciclette ecologiche, due per i vigili urbani e due per i servizi generali. Questo significa che in situazioni particolari, come ad esempio una processione, gli agenti non dovranno più precedere il corteo in automobile, inquinando ed intossicando la gente. Oppure ancora, un dipendente comunale per spostarsi da un ufficio all’altro non dovrà necessariamente utilizzare l’auto del comune. E poi, tornando al periodo estivo, continueremo con la sottrazione di aree del centro storico al traffico”.

Una domanda sul manto stradale disastrato, se l’aspetta senz’altro… “Sì, ma innanzitutto devo ricordare che due settimane fa abbiamo speso 15mila euro per chiudere le buche create dal maltempo. Il risultato purtroppo non si vede per due motivi: intanto sono lavori di emergenza, fatti per rimediare il prima possibile a situazioni critiche. A questo si aggiunga il fatto che presto o tardi piove di nuovo, come è capitato negli ultimi giorni”.


Questo, infatti, dimostra come sia necessario un intervento radicale, non un semplice rattoppo. “Abbiamo in programma diversi lavori. Impiegheremo circa 24mila euro per sistemare piazza Galileo Galilei e l’area antistante il Liceo Stampacchia, dove espianteremo quegli alberi che hanno divelto marciapiede e asfalto. Altri 12mila euro circa verranno impiegati per rifare via Umberto Giordano. Se avremo ancora disponibilità economica interverremo anche in altre vie già in agenda per situazioni critiche. Non ci dimentichiamo poi delle frazioni: anche Depressa e Lucugnano necessitano di interventi, e non si tratta di aree di poco conto, sono centri urbani di dimensioni considerevoli. Stesso discorso per molte vie di campagna, in alcune delle quali è diventato difficile anche solo transitare. Insomma, siamo a conoscenza delle situazioni di calamità del paese, e non le ignoriamo. Speriamo di riuscire a intervenire per porre rimedio a tutto, bilancio ed emergenza del personale permettendo…”.


Lorenzo Zito


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Whatsapp cambia ancora: le novità

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A pochi giorni dal lancio della nuova interfaccia per le app Android e iOS, e dell’annuncio dei nuovi filtri per le chat non lette e quelle di gruppo, Meta aggiorna anche l’interfaccia di WhatsApp Web, la versione per browser della piattaforma di messaggistica da 2,3 miliardi di utenti.

Si tratta di piccole novità, apparentemente quasi insignificanti, ma che vanno viste alla luce delle altre modifiche già annunciate. Meta, in pratica, ha fatto spazio nell’interfaccia di WhatsApp Web in vista dell’inserimento di altre icone per accedere alle nuove funzioni.

WhatsApp Web, la nuova interfaccia

La novità nell’interfaccia di WhatsApp Web è sostanzialmente una: la barra di navigazione spostata a sinistra, in verticale. Nella barra compaiono ora 8 icone e un separatore, segno che potrebbe non trattarsi della versione definitiva dell’interfaccia e che qualcosa, nelle prossime settimane, potrebbe ancora cambiare. Dall’alto verso il basso, le icone sono:

  • Chat (per accedere a tutte le conversazioni)
  • Stato
  • Canali
  • Archiviate
  • Importanti
  • Impostazioni
  • Profilo

Tra i canali e le chat archiviate c’è il separatore, che al momento è un semplice elemento grafico che non può essere spostato né modificato.

Oltre la barra laterale posta a sinistra, tutto il resto non cambia e resta identico a prima: colonna principale con l’elenco delle chat, dei canali, degli stati, e riquadro a destra con il contenuto delle chat.

Restano anche l’icona per cercare all’interno di tutte le chat e quella per cercare all’interno della chat attualmente aperta. Resta anche il filtro per le chat non lette che, però, molto probabilmente sparirà a breve.

WhatsApp Web cambierà ancora

Alla luce dell’annuncio dei nuovi filtri in arrivo sulle app per smartphone, è molto probabile che questa modifica all’interfaccia di WhatsApp Web sia solo un preparativo per portare i filtri anche sul browser.

Nella colonna a sinistra, infatti, c’è ora moltissimo spazio libero dove inserire nuove icone e c’è anche un separatore che, al momento, non serve a nulla e non ha alcun senso. Lo avrà, invece, quando le icone saranno di più con l’arrivo di quelle per mostrare solo le chat non lette o le chat di gruppo.

WhatsApp e le chat di terze parti

C’è, infine, un’ulteriore novità in arrivo da considerare: le chat con le app di terze parti, che WhatsApp è stata costretta ad accettare in Europa dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act e del Digital Services Act.

Queste chat arriveranno se, e solo se, altre piattaforme decideranno di aderire al sistema di interoperabilità messo in piedi da Meta. Sappiamo già che quasi nessuna delle piattaforme concorrenti è intenzionata a farlo, ma WhatsApp deve permetterlo per legge.

Eventuali chat con utenti provenienti da altre app e piattaforme, quindi, potrebbero essere raggiunte da un’apposita icona posizionata nella barra laterale sinistra di WhatsApp Web. Ciò permetterebbe anche a WhatsApp di mostrare, nella colonna dell’elenco di queste chat, un apposito messaggio sul diverso grado di sicurezza di queste conversazioni.

Sulla sicurezza delle future chat multipiattaforma, infatti, è in corso un acceso dibattito e la maggior parte degli esperti ritiene che esse non potranno essere tanto sicure come quelle tra utenti della stessa piattaforma.

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A Tricase la collezione Scolozzi apre le porte a Cimeetrincee

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Significativo incontro in questi giorni in quel di Tricase.

Il consigliere dell’Associazione Storica Cimeetrincee, Daniele Lissoni, ha fatto visita alla collezione di militaria curata dal tricasino Paolo Scolozzi, rimanendo particolarmente colpito dalla varietà della raccolta di cimeli.

“Ci auguriamo che all’orizzonte si profili un’interessante collaborazione tra le due realtà – Cimeetrincee è un’associazione di ricerca storica, con sede a Venezia e con soci distribuiti su tutto il territorio nazionale, che si occupa di conservare la memoria in relazione ai fatti accaduti durante la Grande Guerra -, che dia risalto anche alla storia passata del nostro territorio salentino”, ha commentato Scolozzi.

Nelle foto alcuni momenti dell’incontro.

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Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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