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25 aprile: Paduli, terra e libertà

Prima edizione del 25 aprile ai Paduli, evento che pone al centro dell’attenzione il tema del valore ambientale, della resistenza e della condivisione

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In occasione del 70esimo anniversario della Liberazione, sabato 25 aprile, il parco Paduli organizza la prima edizione del 25 aprile ai Paduli, evento che ha come parafrasando il celebre titolo del regista Ken Loach, “Terra e libertà”, pone al centro dell’attenzione il tema del valore ambientale, della resistenza e della condivisione.


lcandina paduliL’intera giornata, che si svolgerà nell’oliveto pubblico di San Cassiano a partire dalle 10 del mattino e proseguirà fino a sera,  sarà una festa campestre, tra laboratori, degustazioni, passeggiate e tanta musica, grazie all’entusiasmo con cui numerosi musicisti hanno risposto alla chiamata del parco, decidendo di esibirsi liberamente e gratuitamente sul palco, dove a partire dalle 16 lo spazio musicale resterà aperto.


L’idea di far incontrare concetti fondanti come la liberazione e la vita contadina, lanciata dal parco e condivisa dall’Unione delle Terre di mezzo e dai numerosi parner dell’evento, nasce dalla necessaria riflessione sul difficile contesto del territorio salentino, dove la bellezza del paesaggio e l’economia del mondo rurale – su cui i Paduli basano la propria filosofia- sono minacciate dallo spettro del disseccamento rapido degli ulivi.

In questo quadro in costante evoluzione, l’oliveto pubblico di San Cassiano, luogo emblematico per le attività che animano il Parco Agricolo dei Paduli, diventa quindi il luogo di un evento che celebra la multifunzionalità agricola come forma di resistenza, che associa l’agricoltura alla cultura, per una fruizione multidisciplinare e rispettosa dell’ambiente circostante, delle campagne e dei piccoli centri abitati, strumento imprescindibile per combattere incuria e abbandono, utile a stimolare un presidio continuo e consapevole sul territorio.


Tra alberi di olivo riconvertiti ad agricoltura sostenibile di qualità, una casetta rurale recuperata con i principi della bioedilizia ed esperimenti di land art, quella del 25 aprile ai Paduli sarà dunque una festa popolare che celebra la gioia della socialità e della condivisione.


L’evento è inoltre associato alla fase conclusiva del progetto “Gli sposi degli alberi” (Vestimi#2), laboratorio di sartoria artistica che ha incontrato la tradizione artigianale del territorio per la fabbricazione di originali prototipi di abiti da sposa, attività un tempo di rilievo nei piccoli centri attorno ai Paduli, fatti di carta, elemento etereo che in modo circolare rimanda all’albero.

I laboratori di Wurmkos e Bassa Sartoria all’interno del laboratorio Fragile del Progetto GAP (finanziato da Fondazione con il Sud), in collaborazione con Sartoria Popolare Acrobatik, Centro Diurno di Lecce, Centro Diurno Piazza Grande, coop. sociale Sol Levante, le sarte dei comuni del Parco dei Paduli, presenteranno al pubblico la collezione realizzata durante i laboratori che si sono svolti a partire dal mese di marzo tra le Manifatture Knos e i comuni dei Paduli, con una performance all’interno dell’oliveto pubblico. L’evento è sostenuto da Fondazione con il Sud, Assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo della Regione Puglia e Unione dei Comuni delle Terre di Mezzo




Programma della giornata



ore 9,30Escursione in bicicletta all’interno del parco

Itinerario tra vore, canali ed ulivi secolari”. L’itinerario passa da Porta Parco di San Cassiano e prosegue verso una vora naturale, attraversa sentieri delimitati da canali, ed arriva in uno degli uliveti secolari dell’agro di Scorrano, caratterizzato da alberi dalla bellezza ammaliante per maestosità e forma. Attraverso ulivi, querce e pajare, l’itinerario arriva nell’Uliveto Pubblico, caratterizzato da suggestivi esempi di Land Art. Raduno presso il Laboratorio Mobilità, via della Vittoria n°151, S.Cassiano (Le). Durata percorso 3 ore circa. Lunghezza percorso 17/20 km circa. Difficoltà bassa. Durante il percorso sono previste delle soste per il racconto dei luoghi.

ore 11: Laboratorio di aquiloni

Laboratori aperti ad esperti e meno esperti, adulti e bambini. A cura dell’associazione di aquilonisti “Rosa dei venti”


ore 10.30: Laboratorio Sartoria artistica

Vestimi#2 “Gli sposi degli alberi”


ore 13: Lab Gusto

Alla scoperta del ricettario a base di erbe spontanee e braceria a km zero


ore 16: “Sul palco del parco

Con Carolina Bubbico, Claudio Prima, Rachele Andrioli, Coro de La regina paza, Giorgio Distante, Enza Pagliara, Sorelle Gaballo, Roberta Mazzotta, Antongiulio Galeandro,  Fabrizio Palombella, Salvatore Casaluce, Marco Girardo, Coro dei Paduli, Armando Ciardo, Fulvio Palese, Valentina Marra, Emanuele Coluccia, Morris Pellizzari, Gaetano Carrozzo, Giancarlo Del Vitto, Cristiana Verardo, Ciccio Zabini, Massimo Donno, Jacopo Conoci,   Alessandro Schito, Giulio Bianco, Mario Grassi, Contadine trattoriste di Torchiarolo, Antonio Ramos, Giorgio Doveri, Martina Zecca, Elvis Lofari, Albina Seviroli, Trio d’eau, Als Project, ecc…


ore 18: Vestimi#2, “Gli sposi degli alberi”

Performance con i partecipanti ai laboratori e sfilata dei modelli ispirati all’abito da sposa.


Andrano

Castiglione: Festa della Terra

Domani intera giornata nei campi per celebrare la terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde

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Castiglione d’Otranto, è Festa della Terra:
Notte Verde a rischio, aiutateci a realizzarla

Domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto, un’intera giornata nei campi per celebrare la
terra e avviare la campagna di raccolta fondi per la 13esima edizione della Notte Verde,
quest’anno a rischio per mancanza di risorse economiche.

Una festa rurale, per celebrare la Giornata della Terra e la Liberazione, ma anche per alimentare
nuovi impegni a favore delle risorse naturali: domenica 28 aprile, a Castiglione d’Otranto,
frazione di Andrano, torna la “Festa della Terra” e nell’occasione sarà anche lanciata la campagna
di raccolta fondi per l’edizione 2024 della Notte Verde.

Ad organizzare l’evento sono l’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino e l’omonima
cooperativa agricola, nell’ambito del progetto “Parco Comune dei Frutti Minori”, vincitore
dell’avviso pubblico “Puglia capitale sociale 3.0” della Regione Puglia.

Alle 10, dal Vivaio dell’Inclusione “Luigi Russo”, in via Vecchia Lecce, prenderà il via la
camminata allegra a passo d’asino. Si tratta di trekking someggiato, in compagnia di un asino di Martina Franca, della lunghezza di due chilometri (percorso di lieve difficoltà) e della durata di circa due ore, lungo il Parco Comune dei Frutti Minori, un percorso di valorizzazione dei tratturi e delle campagne di Castiglione, che l’associazione sta portando avanti per alimentare la nascita del primo polo rurale turistico accessibile.

Si andrà, in particolare, alla scoperta di contrada Paradisi, area di pregio naturalistico con campi coltivati a cereali, oliveti e biodiversità considerata minore.

Durante la camminata, si terrà una sosta ai piedi del grande albero di noce per la “marenna d’aprile”, a base di fave e pecorino.

Dalle 11, presso il Vivaio dell’Inclusione, si terranno poi laboratori per bambini e caccia al tesoro all’interno del “Giardino evolutivo”, un labirinto vegetale coltivato con diverse varietà di orzo, grano e farro, in questa fase nel suo pieno splendore.

Si proseguirà con il pranzo sociale
antifascista all’aria aperta e con musiche per la terra (per info: 328/5469804).

Nell’occasione, sarà avviata la campagna di raccolti fondi per la Notte Verde 2024, evento
diventato imprescindibile per le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla tre giorni che si tiene a Castiglione dal 29 al 31 agosto. Evento, però, che quest’anno è a rischio per mancanza di risorse economiche sufficienti a realizzarlo.
Leggi l’appello e le modalità per sostenere la Notte Verde: clicca qui

“Per dodici anni, nel suo percorso di coerenza e di ostinazione – dicono gli attivisti di Casa delle
Agriculture – la Notte Verde ha portato dietro di sé e con sé una narrazione di Sud diversa, nuova,
visionaria anche, rivoluzionaria, forse, mettendo al centro temi spesso lasciati agli ultimi posti
nelle agende politiche. Per anni, sulle nostre balle di fieno, hanno dialogato contadini e scienziati, artisti provenienti da tutto il mondo e giornalisti, politici e cuochi, scrittori e cooperanti, cittadine e cittadini, riconoscendo la Notte Verde quale luogo d’eccellenza di discussione e di confronto, con proposte per il Sud e i Sud del mondo, per la terra, per la pace, per l’ambiente. A dare credibilità a questa piazza è oltre un decennio di impegno quotidiano incarnato dalla coltivazione naturale di
ettari di terreni abbandonati, dalla nascita del Mulino di Comunità, dalle pratiche di agricoltura sociale, dall’attività antimafia, dall’ attenzione ai bambini, agli anziani, alle persone con disabilità e migranti.

Un impegno fondato sul rifiuto di un sistema capitalistico che scarica le sue storture
su chi è meno forte e più esposto e sui territori da cui estrae ricchezza per portarla altrove, a
beneficio di pochi e nelle tasche solo di alcuni, alimentando squilibri ambientali e sociali di portata epocale.

Urgenze vere, impellenti, che la Notte Verde ha saputo rileggere e interpretare in questo
tempo nuovo, legandole allo sfruttamento della terra e delle risorse naturali e all’oppressione di
molti popoli. Ecco perché la sua autorevolezza è cresciuta così tanto negli anni, alimentata dalla
fiducia e dall’aspettativa che sempre più persone hanno riposto in Casa delle Agriculture e retta da
una dedizione squisitamente volontaria e gratuita di molti attivisti di ogni età.

Ed ecco perché la Notte Verde non è semplicemente uno dei tanti eventi dell’estate salentina, ma il manifesto di
una postura diversa nello stare al mondo”.

Multilivello e importante l’impatto sociale generato nel tempo: oltre a riportare al centro tematiche di valenza assoluta, la Notte Verde ha trasferito la sua luce su piccolissime aziende, contadine e contadini, apicoltori, artigiani, a cui è stato chiesto soltanto un contributo simbolico di pochi euro; ha reso protagoniste – gratuitamente – associazioni, organizzazioni, ONG; ha dato valore agli artisti e ai tecnici, retribuendo il loro lavoro con immediatezza e correttezza, contrariamente a quanto spesso accade nel settore culturale.

Non si quantifica, invece, l’economia locale che la festa è stata in grado di ravvivare, dai b&b ai piccoli negozi di vicinato, dai locali esistenti al mercato immobiliare, perché la Notte Verde è diventata, nel frattempo, anche un marchio etico potente, trasferito con generosità ad un intero territorio.

Finora è stato possibile realizzare la festa grazie all’impegno gratuito di tutti gli attivisti; grazie ai
progetti – al momento conclusi – portati avanti tutto l’anno da Casa delle Agriculture con la
partecipazione ad avvisi pubblici; grazie al contributo riconosciuto da poche istituzioni, Comune di Andrano e Parco regionale Costa Otranto-S.M.di Leuca; grazie al sostegno della comunità locale.

Uno sforzo collettivo che non basta quest’anno a coprire i costi vivi, che raggiungono ogni anno i
25mila euro.

“Non vogliamo accontentarci di un’edizione minore – continuano da Casa delle Agriculture –
perché significherebbe arretrare nella qualità apportata, significherebbe abdicare a quanto, con fatica e sacrificio, abbiamo costruito.

E su un punto vogliamo essere chiari, come sempre: avremmo potuto piegarci a sponsorizzazioni e contributi che pure tentano e hanno tentato puntualmente di inquinare la nostra azione, cedere a lusinghe di ogni genere pur di realizzare questa tredicesima edizione.

Ma, come detto, la Notte Verde non è un evento tra i tanti, una festa da poter fare al costo di qualunque compromesso.

E, allora, piuttosto che non farla, vogliamo
tentare e osare l’impossibile: costruire, insieme a voi, questa Notte Verde. È per questo che siamo
qui, per chiedere con umiltà appoggio e contributo, per un’edizione dedicata a “Terra e Pace”, una sorta di grande conferenza internazionale su questo tema così nevralgico, ora più che mai”.

Si ha necessità di raggiungere la cifra di almeno 20mila euro. Si può contribuire entro il 15
giugno in questi modi: donazione anonima a mezzo salvadanaio o sottoscrizione nominale presso il Mulino di Comunità a Castiglione d’Otranto (orari di apertura: lun-ven h 8-13, 15-18; sab h 8-13); donazione su conto corrente intestato ad “Associazione volontariato Casa delle Agriculture Tullia e Gino”, causale: donazione Notte Verde – IBAN:
IT02P0306909606100000165412 (si chiede di inviare propri dati al 348/5649772 o ad
ass.casadelleagriculture@gmail.com ai fini del rilascio della ricevuta).

Si darà conto della campagna di raccolta fondi con la consueta trasparenza che contraddistingue Casa delle Agriculture.

Per info: 348/5649772.

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Palmariggi è Pompieropoli per il Primo Maggio

Divertimento ed apprendimento per i più piccoli che verranno insigniti dell’attestato di Pompiere per un giorno

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Palmariggi diventa Pompieropoli per un giorno: il posto dove fare il pompiere è un gioco da ragazzi!

Mercoledì 1 maggio, dalle ore 15 alle ore 20, bambini e bambine potranno prender parte all’iniziativa ludico-educativa promossa dalla sezione di Lecce dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, con l’impegno attivo della sezione di Ruffano, presieduta da Cosimo Monsellato, e dal Comando Provinciale di Lecce dei Vigili del Fuoco.

L’evento, patrocinato dalla Protezione Civile di Palmariggi e dai Comuni di Palmariggi e Bagnolo, sarà presentato dalla conduttrice tv Luna Fiore.

Bambini e bambine si potranno cimentare in una serie di percorsi che permetteranno loro di acquisire una serie di competenze utili nel percorso di vita, nell’affrontare situazioni di pericolo o difficoltà.

Il tutto avverrà sotto la supervisione dei vigili del fuoco e porterà alla consegna dell’attestato di “Pompiere per un giorno” a ciascun partecipante.

La partecipazione è gratuita. Per info contattare i numeri in locandina.

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Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi

E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta

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Galatina è una città d’arte a tutto tondo. Molte sue chiese custodiscono, come scrigni, opere in cartapesta dei maggiori maestri leccesi dalla fine del settecento ai giorni nostri.
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio, a partire dalle 17,30, per circa un’ora di passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta.
La “Passeggiata tra la Cartapesta di Galatina” è una delle prime iniziative pubbliche di “Incartheart”, progetto finanziato dal bando Luoghi Comuni della Regione Puglia, assessorato alle Politiche Giovanili, in coprogettazione con il Comune di Galatina.
Il progetto, oltre alla gestione dell’immobile di corso Porta Luce (ex casa museo del tarantismo), prevede anche attività laboratoriali e culturali di promozione e diffusione dell’arte cartapestaria sul territorio.
E l’iniziativa di sabato 27 rientra proprio in quest’ottica.
Appuntamento, come detto, alle 17,30, presso la sede del progetto per poi visitare le opere che si trovano nella Chiesa di San Luigi, nel Santuario della Madonna della Luce e nella Chiesa di Santa Maria della Grazia (collegio), il tutto per un’ora di immersione nella cartapesta galatinese.
Partecipazione gratuita ma prenotazione obbligatoria al numero 3388126831 (anche whatsapp) oppure messaggio in privato su Instagram o Facebook sulle pagine del progetto.
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