News & Salento
Regionali: il centrodestra resta diviso
Fallito il vertice per avere un solo candidato Presidente. Berlusconi irremovibile: “La Poli non si tocca”. E tra i due litiganti il terzo (Emiliano) gongola
Non è bastata una riunione fiume sospesa all’una di notte e ripresa in mattinata, un vertice in cui il centrodestra pugliese ha cercato di ritrovare l’unità per correre in Puglia ed avere un unico candidato governatore, scegliendo tra Adriana Poli Bortone (FI e Noi con Salvini) e Francesco Schittulli (Ncd-Ap, FdI e ricostruttori di Raffaele Fitto).
Ma gli ostacoli sono rimasti insormontabili. Si era ipotizzata la candidatura unica di Fitto (subito tramontata) e poi dopo che il gruppo di Forza Italia era stato raggiunto da una telefonata di Silvio Berlusconi (“La Poli non si tocca!”) aveva preso piede l’ipotesi di un ticket Adriana Poli Bortone candidata presidente e Francesco Schittulli vice in caso di vittoria.
Così Luigi Vitali, il Commissario regionale di Forza Italia: “La candidata del centrodestra poteva essere solo Adriana Poli Bortone, Schittulli il centrodestra unito lo ha avuto ma lo ha diviso. Lasciamo il tavolo delle trattative”. Discorso chiuso? “Per quanto ci riguarda si, anche se restiamo disponibili a riparlarne in extremis ma solo a patto che si confluisca tutti su Adrinaa Poli Bortone.
Al vertice erano presenti: Fitto, Vitali, i coordinatori regionali di Noi con Salvini, Rossano Sasso e Mauro Giordano, del Movimento Schittulli, Davide Bellomo, di FdI, Marcello Gemmato, e di Ncd Puglia, Massimo Cassano.
Centrodestra diviso dunque per la gioia (immaginiamo) del candidato del centrosinistra Michele Emiliano che, probabilmente ora avrà la strada spianata.
Giuseppe Cerfeda
Appuntamenti
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Attualità
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Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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