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Cronaca

Rubarono in tabaccheria: arrestati

Rapinarono tabacchi di Botrugno a marzo

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Ieri mattina i carabinieri della stazione di Nociglia, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Maglie, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di due giovani per rapina aggravata commessa ai danni della tabaccheria di Botrugno.


Paride Giannuzzi

Paride Giannuzzi


Erano le 20 del 17 marzo scorso quando 3 persone travisate, armate di pistola e coltello, irrompevano all’interno della Tabaccheria di via Cavour, e sotto la minaccia delle armi si facevano consegnare la somma di circa 500 euro dalla proprietaria per poi dileguarsi a piedi per le vie circostanti per poi salire a bordo di una Saab, parcheggiata nei pressi.


Le immediate indagini dei Carabinieri di Nociglia, collaborati dagli uomini del Norm di Maglie, hanno permesso in breve tempo di individuare l’autovettura e raccogliere inconfutabili fonti di prova a carico dei responsabili, due dei quali, nei giorni successivi, dopo aver capito di essere stati scoperti, hanno reso una piena confessione chiamandosi in correità vicendevolmente e coinvolgendo anche il terzo responsabile, che si è avvalso della facoltà di non rispondere e che al momento non è stato colpito dalla misura restrittiva.

Raffaele Costa

Raffaele Costa


A bordo dell’autovettura Saab di Giannuzzi Paride Antonio sono stati trovati e sottoposti a sequestro un coltello, tre collant di colore nero con fori per gli occhi e due giubbotti con cappuccio, utilizzati per perpetrare l’atto criminoso.


I due, Paride Antonio Giannuzzi, 20enne di Maglie, e Raffaele Costa, 18enne di Scorrano, entrambi incensurati, sono stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa il 21 luglio 2015 dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. Dott.ssa Roberta Licci


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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