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Attualità

Errori in ospedale? Arriva la “scatola nera”

Sperimentata una strumentazione sulla falsa riga di quella degli aerei per risalire agli errori ed eliminarli

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Tutti i medici possono sbagliare, anche nel nostro Paese. Quanto sbaglino e quanto sia diffuso questo problema, è ancora poco chiaro, soprattutto in Italia.


Rompere, però, questi “eventi avversi” è possibile. Basta adottare una politica di gestione del rischio che consenta di intervenire a monte delle cause in ambito sanitario. A questo, ha pensato l’Ospedale Universitario di Amsterdam che dal 7 giugno ha attrezzato una tra le venti delle sue sale operatorie con un computer la cui missione è quella di registrare le azioni della squadra chirurgica: una vera e propria “scatola nera“.


Come per l’aviazione, raccoglie e analizza tutti i dati elettronici durante l’operazione, come la pressione sanguigna, temperatura, frequenza cardiaca, ecc. La sicurezza può significare la differenza tra la vita e la morte: secondo gli studi condotti nel paese, questo dispositivo ha lo scopo di ridurre il numero di incidenti medici in quanto è in grado di rilevare le fasi critiche di un intervento dopo aver esaminato ogni pezzo di informazione. Teodor Grantcharov, il chirurgo canadese a cui si deve l’iniziativa ha sfruttato la sua esperienza per portare a termine il processo. Il medico ha esaminato la propria performance al computer. “Dopo l’intervento chirurgico, ho spesso pensato di avere fatto un ottimo lavoro, ha dichiarato. Ma quando ho guardato le foto, pochi giorni dopo, la mia sensazione era diversa: ho notato cose che potrei migliorare. Tuttavia, la chirurgia, la sicurezza può significare la differenza tra la vita e la morte“.


I dati registrati verranno salvati ed i pazienti vittime d’incidente come le loro famiglie hanno la possibilità di consultare i record qualora ne facciano richiesta. I volti e le voci dei medici sarebbero poi offuscate e distorte per salvaguardare l’anonimato. “L’idea non è quella di creare una cultura in cui scoprire il colpevole, ma di immaginare un ambiente favorevole per l’apprendimento“, ha dichiarato il Prof. Marlies Schijven, il chirurgo responsabile del progetto di Amsterdam.


Su 8 milioni di persone che ogni anno vengono ricoverate negli ospedali italiani, 320 mila (il 4% circa) subiscono danni o conseguenze più o meno gravi che potrebbero essere evitati. Di queste, una cifra variabile tra le 14 mila (secondo le stime più ottimiste) e le 50 mila (secondo quelle più pessimiste) muoiono a causa di errori compiuti dai medici o causati da una non adeguata organizzazione delle strutture sanitarie. In fredde cifre sono questi i numeri principali dell’errore medico in Italia.

Inoltre questi “eventi avversi” (come asetticamente vengono definiti) spingono gli utenti a ricorrerre sempre più frequentemente al tribunale: sono circa 12 mila le cause pendenti, per una richiesta di risarcimento danni pari a circa 2,5 miliardi di euro. Le cause principali degli errori in ambito sanitario sono gli eccessivi carichi di lavoro, la supervisione inadeguata, la struttura edilizia dell’ambiente di lavoro, la comunicazione inadeguata fra gli operatori, la scarsa competenza o esperienza, l’ambiente di lavoro stressante, una recente modificazione dell’organizzazione del lavoro e la presenza di obiettivi in conflitto (ad esempio tra limiti economici dell’assistenza ed esigenze cliniche).


Tra le cause immediate, invece, si annoverano: l’omissione di un intervento necessario, gli errori per scarsa attenzione, le violazioni di un procedimento diagnostico o terapeutico, l’inesperienza in una procedura diagnostica, il difetto di conoscenza (di un nuovo trattamento di documentata efficacia o dei rischi di effetti avversi o della manifestazione clinica di una malattia), l’insufficiente competenza clinica, l’insufficiente capacità di collegare i dati del paziente clinico, la prescrizione illeggibile di una ricetta, le spiegazioni insufficienti, la mancanza di coordinamento da parte del medico di medicina generale rispetto alle varie prescrizioni degli specialisti. Per insufficienza dei meccanismi di controllo, invece, si intende il fallimento di quei meccanismi o procedure che avrebbero dovuto impedire le conseguenze negative dell’errore, come ad esempio la mancanza di un esperto che avrebbe dovuto supervisionare una procedura tecnica eseguita da un medico meno esperto, oppure il mancato controllo di una prescrizione. Pertanto  ben venga la “scatola nera” anche nelle nostre sale operatorie.


Giovanni D’Agata (Sportello dei Diritti)


Attualità

Tricase, il sindaco su Villa Sauli e via San Demetrio

Il sindaco Antonio De Donno spiega come si è arrivati al nuovo ricorso al Tar e cosa potrà succedere. Su via San Demetrio: «Slittamento lavori di 20-30 giorni»

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In merito alla possibilità che si allunghino i tempi per l’abbattimento dell’ecomostro a Tricase Porto, così come anticipato dalle nostre colonne, il sindaco Antonio De Donno, ha spiegato: «Una delle eredi non si è mai costituita fino al Consiglio di Stato; lo ha fatto dopo.  Alla sua istanza al Tar il comune, asua volta, si è costituito».

Ed ora cosa accadrà?

«Bisognerà attendere gli eventi e capire se il Tar darà sospensiva o assegna nuovi termini per capire quali saranno i tempi effettivi. Dall’ordinanza avevano 90 giorni per ricorrere, termine già scaduto. Quindi stiamo aspettando la decisione del Tar per capire se rimarranno i 90 giorni iniziali che sono scaduti oppure se il Tar darà nuovi termini in virtù di questo nuovo giudizio».

«Sulla prima istanza», prosegue il primo cittadino, «gli eredi, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che rimanda all’ordinanza del comune, hanno presentato una scia di demolizione di quelle opere che, in prima istanza, al Tar, il comune dichiarò non conformi. Noi abbiamo fatto notare che

quella loro scia, non corrisponde all’esecuzione della sentenza perché il comune ritiene che ci siano ulteriori problematiche, comprese quella della traslazione della sagoma».

Quindi dopo questa presa di posizione del comune molto probabilmente si aprirà un nuovo contenzioso. Vedremo che tempi ci vorranno.

Abbiamo approfittato della disponibilità del sindaco anche per chiedere lumi sulle lungaggini dei lavori su via San Demetrio che stanno paralizzando parte del cento storico: : «Stamani», spiega De Donno, «abbiamo tenuto un nuovo tavolo di concertazione per fare il punto della situazione. Su quella strada è necessario cambiare la tubatura della fogna, per cui, presumo, un inevitabile slittamento dei lavori tra i 20 e i 30 giorni». 

Giuseppe Cerfeda

Foto Villa Sauli di repertorio. Foto in alto di via San Demetrio di Roberto Panarese dal gruppo Facebook, “Sei di Tricase se…”

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Attualità

Lucugnano: Palazzo Comi, cantiere aperto

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«Sin dal giorno del nostro insediamento alla guida della Provincia di Lecce, nonostante la legge Delrio avesse eliminato dal raggio d’azione dell’Ente capitoli fondamentali quali cultura e turismo, abbiamo lavorato per far sì che il patrimonio provinciale a servizio delle comunità ritornasse a splendere con nuova luce. Ecco dunque che gli investimenti hanno una duplice valenza e ci consentono di attuare politiche di valorizzazione delle esperienze più importanti del territorio salentino. E Palazzo Comi ne rientra a pieno titolo».

Così il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva commenta l’avvio degli interventi di manutenzione straordinaria, per un investimento pari a 230mila euro, di Palazzo Comi a Lucugnano, residenza storica del grande poeta salentino Girolamo Comi, frequentata dai poeti dell’Accademia salentina, fra cui Alfonso Gatto, Michele Pierri, Oreste Macrì, Ferruccio Ferrazzi, Maria Corti, Luigi Corvaglia, Vincenzo Ciardo, Mario Marti, Luciano Anceschi, Rosario Assunto.

Con il sopralluogo tecnico, svoltosi questa mattina alla presenza del consigliere provinciale Ippazio Morciano, infatti, sono partiti i lavori in quello che sarà un “cantiere aperto” anche ai visitatori della celebre dimora storica.

Gli interventi previsti, infatti, si svolgeranno sul posto e in ambienti appositamente allestiti come laboratorio di restauro, in cui gli artigiani, sotto la guida di un restauratore esperto, lavoreranno in giorni e orari ben definiti, al fine di garantire l’accessibilità dei luoghi e la possibilità di assistere ad alcune fasi lavorative, divenendo così parte integrante del percorso di visite guidate che si tengono all’interno della Casa del poeta.

Nel dettaglio, l’intervento prevede il restauro degli infissi deteriorati, la sostituzione delle persiane pericolanti, così da garantire il giusto confort climatico e l’adeguata sicurezza alla Casa del poeta oltre ad un rinnovato aspetto estetico accuratamente studiato da selezionati professionisti del settore. E ancora, il restauro del portone monumentale, la sostituzione degli attuali corpi illuminanti con corpi di differente tipologia, la cui scelta è stata dettata da esigenze di continuità stilistica oltre che di necessità illuminotecniche, la revisione dei manufatti metallici, l’istallazione di diffusori sonori sia all’interno che nel cortile di accesso alla scalinata, contribuendo così ad una migliore fruizione del Palazzo da parte dei visitatori.

E proprio sulla fruizione culturale degli spazi di Casa Comi il presidente Minerva pone l’accento: “Gli interventi previsti dalla Provincia di Lecce si inseriscono in un quadro d’insieme che vede Provincia, Regione Puglia e Associazione Tina Lambrini lavorare per rendere il Palazzo centro del fermento culturale e sociale del territorio provinciale tutto”.

«A Lucugnano si celebra quotidianamente la bellezza, grazie a volontari che, con passione e coraggio, continuano a operare per garantire a cittadini, turisti e studenti l’accesso alla cultura. È un fatto di cui tutti dovremmo sentirci orgogliosi e responsabili. E le azioni dell’Ente vanno proprio in questa direzione», evidenzia ancora il presidente della Provincia che, insieme al consigliere provinciale Ippazio Morciano, ha seguito tutte le fasi di attuazione degli interventi dell’Ente.

«Ho più volte avuto modo di toccar con mano l’impegno quotidiano degli operatori e dei volontari di Tina Lambrini», conclude Stefano Minerva, «a loro va il mio ringraziamento più grande: è grazie a esempi di resistenza e passione come il loro se la Provincia di Lecce può occuparsi di cultura oggi. E questo, soprattutto per chi conosce la storia di Palazzo Comi, assume ancor più valore».

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I bimbi e gli ulivi

Bambine e bambini piantano 66 nuovi alberi di ulivo con Lions Club Lecce Santa Croce ETS e Associazione Olivami. Venedì 3 maggio, dalle 9,30 alle 12 in Località Grottelle a Carpignano Salentino

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Saranno le bambine e i bambini della Grecìa salentina a piantare 66 nuovi alberi di ulivo per celebrare la Terra e il paesaggio salentino venerdì 3 maggio dalle 9,30 alle 12 a Carpignano Salentino.

Protagonisti della giornata di sensibilizzazione organizzata da Lions Club Santa Croce ETS e Associazione Olivami i piccoli studenti delle terze classi dell’Istituto comprensivo di Martano con Carpignano Salentino e Serrano e dell’Istituto comprensivo di Corigliano d’Otranto, Melpignano e Castrignano de’ Greci.

Muniti di zappe, pale, secchi e ganti per giardinaggio, i piccoli agricoltori seguiranno le buone pratiche spiegate dagli esperti per piantare gli ulivi nel campo. Si comincia con la lezione di biodiversità e tutela dell’ambiente e una riflessione condivisa sull’importanza dell’olivicoltura e sugli effetti della xylella.

Saranno i volontari e gli esperti di Olivami a guidare i piccoli studenti nella piantumazione e cura degli ulivi, simbolo identitario del Salento.

E come ogni giornata in campagna che si rispetti, gli studenti avranno una pausa “marenna” (merenda) offerta da Lions Club Santa Croce.

Il programma mira a fornire agli studenti un’esperienza pratica e significativa nella tutela dell’ambiente, promuovendo al contempo la collaborazione comunitaria, il senso di responsabilità verso la natura e la consapevolezza della bellezza del proprio territorio.

Al termine dei lavori in campagna Lions Santa Croce Ets e Associazione Olivami consegneranno agli studenti il riconoscimento di “custode della Terra”. L’associazione Olivami attraverso lo strumento dell’adozione delle piante ha rigenerato 150 ettari nel Salento, piantato 30.000 nuovi ulivi e aiutato 230 contadini a riavviare l’olivicoltura. La Puglia è stata la regione più colpita dalla Xylella, il batterio killer degli ulivi. La produzione dell’olio pugliese è calata di circa l’80%, con oltre 20 milioni di ulivi andati persi.

IL PROGRAMMA

Ore 9,30 – Arrivo degli studenti e introduzione della storia degli ulivi salentini, delle tradizioni e del ruolo nell’economia del territorio. Breve introduzione alla xylella, ai suoi effetti e alle attività che OlivaMi sta realizzando per il ripristino del territorio.

Descrizione delle nuove varietà, dei sistemi di piantumazione e irrigazione, le fasi dalla raccolta delle olive alla produzione dell’olio.

Ore 9,50 – Introduzione dell’associazione Lions Club Lecce Santa Croce ETS, delle sue attività e dei suoi obiettivi.

Ore 10,10 – Dimostrazione pratica su come piantare correttamente un ulivo. Gli esperti dell’Associazione Olivami illustreranno le tecniche corrette per la piantumazione e la cura degli alberi.

Dalle 10,30 alle 11,20 – Attività di piantumazione degli ulivi. Gli studenti, divisi in gruppi, avranno l’opportunità di piantare gli ulivi sotto la supervisione degli esperti.

Dalle 11,20 alle 11,40 – Pausa ricreazione con un momento di riflessione e di condivisione.

Dalle 11,40 alle 12 – Conclusione dell’attività di piantumazione.

Dalle 12 alle 12,30 – Chiusura dell’evento e ringraziamenti. I Lions e l’Associazione Olivami ringrazieranno gli studenti per il loro contributo e distribuiranno piccoli riconoscimenti simbolici.

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