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Appuntamenti

Premio barocco a Philippe Daverio e Mauro Felicori

Fernando Cartenì: “Si rinnova la proficua collaborazione tra il Premio Barocco e il Castello Gallipoli: dopo la meravigliosa serata del 27 maggio ci vediamo nuovamente, fianco al fianco, per una nuova ed esclusiva occasione di crescita del nostro territorio”

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Nuovo appuntamento con il Premio Barocco che, per l’edizione 2017, continua a riservare gradite sorprese. Si terranno, infatti, martedì 20 giugno, presso il Castello di Gallipoli le premiazioni di due emerite personalità del mondo dell’arte e della cultura. Sarà proprio presso l’antico maniero angioino che la Galatea Salentina sarà consegnata allo storico dell’arte, docente universitario, autore e conduttore televisivo Philippe Daverio  e al Direttore generale della Reggia di Caserta, Mauro Felicori. L’occasione sarà quella dell’inaugurazione della mostra “I porti del Re” di Jakob Philipp Hackert che, fino al 5 novembre, sarà ospitata presso la Sala ennagonale del Castello.


La mostra, a cura di Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari, è prodotta dal Castello in collaborazione con la Reggia di Caserta e il Comune di Gallipoli. L’esposizione è composta da nove grandi opere dell’artista tedesco, raffiguranti altrettanti porti pugliesi del Regno di Napoli, che furono realizzate su commissione di Re Ferdinando IV che, nella primavera del 1788, incaricò il pittore ufficiale di corte di ritrarre in dipinti e disegni tutti i porti del Regno borbonico.


ll viaggio di Hackert sul mare Adriatico, da Manfredonia a Taranto durò più di tre mesi, durante i quali l’artista approntò il materiale occorrente per poter poi ritrarre, una volta rientrato a Napoli, tutti i porti delle tre estreme province orientali del Regno di Napoli: Capitanata, Terra di Bari e Terra di Otranto. Al rientro dai sopralluoghi il pittore iniziò a riprodurre su tele di grande dimensione i porti di Taranto e di Brindisi nel 1789, proseguì con i porti di Gallipoli, Manfredonia, Barletta, Bisceglie e Santo Stefano di Monopoli nel 1790, eseguì nel 1791 il porto di Trani ed infine chiuse la serie nel 1792 con il porto di Otranto. 

 


Si rinnova la proficua collaborazione tra il Premio Barocco e il Castello Gallipoli: dopo la meravigliosa serata del 27 maggio ci vediamo nuovamente, fianco al fianco, per una nuova ed esclusiva occasione di crescita del nostro territorioil commento del patron Fernando Cartenì. “Sono ben lieto e onorato di consegnare il Premio Barocco a due personalità di questo calibro che rappresentano due punti di riferimento in ambito artistico culturale per il nostro Paese, due personalità tanto emerite quanto operose nel complesso mondo della promozione della storia dell’arte”.


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Diso, il paese più piccolo la festa più grande

Fino al 3 maggio i festeggiamenti per i Santi Apostoli Filippo e Giacomo. Celebrata da più di un secolo, la festa patronale registra, ogni anno, migliaia di presenze

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In corso i solenni festeggiamenti in onore dei protettori Santi Apostoli Filippo e Giacomo, l’evento da sempre considerato dai disini come il più importante dell’anno.

Celebrata da più di un secolo, la Festa patronale di Diso, registra ogni anno migliaia di presenze, grazie al ricco programma civile e religioso. A caratterizzarla le imponenti luminarie, appositamente create dalle ditte incaricate ed installate lungo le vie del piccolo centro urbano e lo spettacolo unico, offerto dal festival dei fuochi pirotecnici, che vede sfidarsi le più importanti aziende italiane del settore. La devozione in loco per i due Apostoli affonda le radici nella leggenda: secondo la quale le pesanti statue dei Santi, arrivate dal mare a Castro, si alleggerirono soltanto quando furono i disini a sollevarle.

La leggenda si tramanda di generazione in generazione.

Come spesso si usa definirla si tratta del “paese più piccolo con la festa più grande”.

La Festa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo non può essere intesa come una semplice festa patronale e non costituisce soltanto un giorno dedicato al culto dei patroni, racchiuso nei confini del paese.

È un evento che ha assunto una rilevanza tale tanto da essere considerato uno strumento di destagionalizzazione del turismo.

«Una festa che unisce tantissime comunità», l’ha più volte definita il parroco, Don Adelino Martella.

Quest’anno le celebrazioni si protrarranno fino al 3 maggio.

Prologo molto sentito alla festa, quello di domenica 21 aprile con Santa Messa alle 8 in confraternita e, alle 10, quella solenne con esposizione delle statue degli apostoli Filippo e Giacomo alla venerazione dei fedeli.

Sempre alle 10 una salva di botti della Fireworks Salento saluterà i Santi. La giornata sarà allietata dal Gran Concerto Bandistico Città di Taviano.

Questa sera inaugurazione ufficiale con l’accensione delle luminarie, alle ore 20.

Domani, alle 6,30, dolce risveglio con i fuochi della Fireworks Salento.

Sante Messe alle 7, 17, 17,45 e 18,30.

Alle 9, tradizionale processione per le principali vie del paese.

Alle 10,45, il Festival Pirotecnico, gara pirotecnica diurna tra rinomate e pluripremiate ditte del settore.

Alle 13 la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Otranto, Mons. Francesco Neri con la partecipazione di numerosi sacerdoti e diaconi.

Il programma della giornata prevede anche le esibizioni del Grande Concerto Bandistico Città delle Grotte di Castellana e dello Storico Premiato Gran Concerto Bandistico Città di Conversano.

Giovedì 2 maggio, Sante Messe alle 18 (presso la Cappelluccia per tutti i devoti ai santi) e alle 19 (chiesa parrocchiale).

In serata, dalle 21,30, in piazza Carlo Alberto si ballerà con le dance hit degli anni ’70 – ’80 – ’90 dei Nine Beat.

Venerdì 3, Sante Messe alle 8, 10,30 (solenne, con riflessioni sull’attualità della testimonianza dei Santi, presentate da don Adelino Martella).

Dal palco di piazza Carlo Alberto I, dalle 21,30, il divertentissimo cabaret de I MalfAttori che faranno tappa a Diso con il Tour 2024 Show Case.

A seguire, il concerto degli Accasaccio con il loro Fuori Controllo Tour.

Le celebrazioni religiosi e continueranno sabato 4 con Sante Messe alle 17,30, presso il cimitero, in suffragio ai defunti della comunità, e alle 18,30, presso la chiesa parrocchiale.

Epilogo domenica 9 giugno, alle 19,30, con al Santa Messa Solenne e la reposizione delle statue dei Santi e trasporto della statua della Madonna dell’Uragano in confraternita.

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Cinema e arte a Melpignano

Il Gusto della Terra e l’artista Mario Pellegrino. Il 1° maggio ultimo giorno della personale “La San Giorgio e la sua Terra”. Giovedì 2 maggio proiezione del film “Come Semi al Vento”

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Il Gusto della Terra, la rassegna cinematografica all’interno del Palazzo Marchesale di Mepignano dedicata alle culture alimentari e all’abitare, si conclude giovedì 2 maggio con la proiezione di “Come Semi al Vento” un documentario di Tommaso Faggiano e Francesca Casaluci (Italia, 2019, 53 min).

La rassegna di documentari e lungometraggi è stata organizzata dal Comune di Melpignano, in collaborazione con il Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies (Università del Salento e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).

Ha rivolto lo sguardo alle piccole comunità in relazione stretta con i luoghi che abitano e preservano, per far scoprire che sapore ha il cibo della nostra Terra e comprendere che l’esperienza del gusto non si può misurare in solitaria, ma si crea nel corso di una relazione che abbraccia gli ecosistemi nei quali viviamo.

Alle 19,30 sarà proiettata a Melpignano l’ultima di cinque pellicole che hanno raccontato del legame intrinseco tra uomo, cibo e natura con storie di piccoli produttori, di territori di periferia, di lavoratori ai margini, ma anche buone pratiche agroalimentari provenienti da varie parti del mondo, selezionate da Valentina Cancelli, agricoltrice, curatrice di festival cinematografici tra Vienna e il Salento e allieva del Master. Giovedì 2 maggio, alla presenza del regista Tommaso Faggiano sarà proiettato “Come semi al vento“, realizzato da Meditfilm e tratto dal libro “Coltivatori di cambiamento“, che racconta le storie di un Salento rurale e resiliente, ripercorrendo le tappe cruciali della filiera agricola, insieme ai protagonisti: Salento Km0, Ciàula, Cantina Supersanum, Diritti a Sud, Oltre Mercato Salento, Casa delle AgriCulture, Parco dei Paduli, Karadrà.

C’è un percorso immaginario che un seme compie per diventare cibo e tutto quello che succede lungo questo percorso può decidere le sorti del pianeta e degli esseri viventi che lo abitano.

Ambientato in una regione ferita dal degrado ambientale e dalle brutalità legate all’agro-industria un gruppo di associazioni e contadini rifondano i paradigmi dell’agricoltura moderna, per difenderne la sovranità alimentare. Lo scambio di semi, la tutela del paesaggio, la fertilità della terra, la difesa dei diritti dei lavoratori e il mutualismo delineano un nuovo sistema di valori su cui basare la produzione di un cibo sano e giusto.

La rassegna ha sottolineato le molteplici sfaccettature di una questione ecologica trasversale, che deve interrogarsi con sincerità sui modi di produrre, distribuire e consumare il cibo e mettere al centro il rispetto della vita sul Pianeta per garantirsi il futuro.

Il 1° maggio, invece, è l’ultimo giorno per visitare la bellissima mostra La San Giorgio e la sua Terra” di Mario Pellegrino (9-13/16-21).

La personale dell’artista salentino è una descrizione contemporanea del territorio, un viaggio tra opere materiche, intense e coloratissime, dedicate alla sua terra, riletta in chiave mitica, utilizzando un mix di tecniche e tanti materiali diversi, a partire da tessuti antichi, foglia oro, fibre, sete, corde, cuciture, intrecci, nodi.

Itinerari lungo le coste e i porti del Salento, reali e immaginari, che mettono insieme riferimenti storici e letterari, testi antichi, forme e colori, segni essenziali, cromie raffinate, astrazioni, soluzioni scultoree, così cariche di energia, che sembrano trascendere la materia e diventare vive. Classe 1957, originario di Collepasso, Pellegrino dopo aver frequentato il Liceo Artistico Statale di Lecce e studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si è specializzato in restauro architettonico e riuso dei centri storici presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e ha partecipato anche al progetto di restauro funzionale e conservativo di piazza Duomo a Lecce.

Ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, dagli anni ’90 al 2003 si è occupato di consulenza e restauro di opere d’arte antica nella Galleria Antiquaria Arké, aprendo i propri spazi a mostre di arte contemporanea, sua vera passione che coltiva da sempre.

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Andrano

Il Lecce a scuola… ad Andrano

L’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto comprensivo andranese

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L’Istituto Comprensivo di Andrano si prepara ad un evento senza precedenti nella sua storia: l’U.S. Lecce incontrerà per la prima volta la comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo di Andrano.

Promosso dal dirigente scolastico Ivano De Luca, l’incontro si terrà venerdì 3 maggio, alle 18, presso la sede centrale dell’istituto, in via del Mare 15 ad Andrano.

L’evento vedrà la partecipazione speciale dell’U.S. Lecce Calcio, rappresentato dal presidente Saverio Sticchi Damiani e dalla moglie Marina D’Arpe.

Con loro ci sarà anche il presidente della Commissione Sport al Senato, il senatore Roberto Marti.

Gli studenti, i genitori e i docenti avranno l’opportunità unica di interagire con loro.

L’incontro non sarà solo un’occasione per parlare di calcio, ma abbraccerà una vasta gamma di temi che coinvolgono l’aspetto sociale dello sport.

Si affronteranno argomenti cruciali come l’importanza dell’attività fisica, il valore del gioco di squadra, la sana competizione, l’alimentazione equilibrata, il sacrificio e l’impegno personale.

Con l’auspicio di trasmettere ai giovani valori essenziali per una crescita sana e equilibrata.

L’evento sarà moderato da Pino Greco, giornalista per il Nuovo Quotidiano di Puglia, e sarà trasmesso in diretta sulla rete TV RadioDelCapo, consentendo a un pubblico più ampio di partecipare.

Il dirigente scolastico Ivano De Luca si è detto «felicissimo di aver dato alla nostra comunità un evento di questo tipo per la prima volta nella storia di questa scuola. Lo sport, l’attività fisica e il gioco di squadra sono pilastri fondamentali per una crescita sana dei nostri ragazzi. Questo incontro rappresenta un’opportunità straordinaria per trasmettere valori di impegno, sacrificio e lealtà che sono essenziali per il loro futuro».

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