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Attualità

Casarano e l’ospedale declassato: “Il Re è amico mio!”

Dal 1 ottobre il reparto di pediatria di Casarano chiude e ci si trasferisce tutti a Gallipoli che, però, non ha la macchina che fa la risonanza magnetica e quindi i nostri bambini saranno costretti a tornare a Casarano dove, unico centro nel Salento dopo Lecce, quella macchina c’è da tempo…

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Mi sarebbe piaciuto essere uno dei tanti che, il giorno dell’inaugurazione dell’Ospedale “Ferrari” di Casarano, era lì ad ascoltare i discorsi dei politici dell’epoca. Purtroppo non c’ero, ma non faccio fatica ad immaginarmeli vestiti in maniera inappuntabile, nel loro eloquio volutamente altisonante e spesso anche incomprensibile, parlare di una “pietra miliare nello sviluppo del basso Salento” (il concetto di centro di eccellenza era ancora di là da venire) eccetera, eccetera. Un centro di eccellenza lo è stato per davvero, dal momento che furono chiamati ad essere primari tra i migliori in Italia e Casarano fu conosciuto non solo quindi per le scarpe ma anche per il suo ospedale all’avanguardia.


Il tempo, però, passa inesorabile e sfuma quei discorsi cambiando i personaggi. Adesso la sorte (anche gli elettori) ha deciso che la parola fine all’ospedale di Casarano la dovesse mettere un magistrato prestato alla politica, tal Michele Emiliano I, Re di tutte le Puglie che, con delle forbici al posto dello scettro, per il bene di tutti (dicono lui e la sua corte) deve tagliare gli sprechi e, quindi, anche l’ospedale di Casarano (evidentemente visto come uno spreco).


Inutile stare a parlare ancora una volta di quanto scellerata possa essere una decisione presa a tavolino senza il minimo confronto con la realtà territoriale; inutile parlare ancora una volta di quanto schizofrenico possa sembrare il comportamento di chi detta dei parametri e poi, nonostante il rispetto degli stessi, decide comunque di non tenerne conto; inutile sottolineare ancora una volta quanto la mancanza di un politico casaranese a livello regionale abbia influito sulla decisione di chiudere il Ferrari. Questo è: Re Emiliano I (e ci auguriamo ultimo) ha deciso: a Casarano l’ospedale non sarà più di primo livello e a noi non resta che prenderne atto.


Detto questo, però, e non entrando nella decisione politica dei tagli ai costi (che saremo tutti lieti di controllare da qui a qualche anno, dopo aver tirato la linea sotto le entrate e le uscite), subentra la becera burocrazia dei solerti funzionari che di Re Emiliano compongono la Corte.


Questi personaggi (spesso super pagati, come nel caso dei Direttori Generali o dei Direttori Sanitari) sono coloro che visitano le strutture, valutano, propongono e soprattutto organizzano e noi, che paghiamo lautamente il loro ingegno, abbiamo tutto il diritto di criticarlo e sindacarlo, soprattutto quando palesemente e spudoratamente  il loro operato rasenta l’idiozia. A seguito di riunioni, di studi e di consulti, infatti, con la stessa professionalità e capacità decisionale con cui a Natale si prendono i numeri della tombola, questi cortigiani di lusso, dopo la decisone del Re di sopprimere anche pediatria, ne hanno dettato i tempi della chiusura.


Noi non siamo all’altezza degli studi di questi cortigiani ma chiudere un’unità operativa di un ospedale, per giunta quella che ha a che fare con i bimbi, avrebbe meritato forse 5 minuti di… intelligenza.

La decisione: dal 1° di ottobre il reparto di pediatria di Casarano chiude e ci si trasferisce tutti a Gallipoli. In fondo sembra un’operazione facile. Succede però che Gallipoli non ha la macchina che fa la risonanza magnetica e quindi i nostri bimbi (che ricordiamo non essere in gita ma ricoverati e quindi bisognosi di tranquillità oltre che di cure) saranno costretti a tornare a Casarano dove, unico centro nel Salento dopo Lecce, quella macchina c’è da tempo. Sarebbe come dire che decidiamo di traslocare alla casa estiva di Gallipoli ma lasciamo la cucina ed il forno a Casarano per cui, ogni volta che ne avremo bisogno, basterà mettersi in macchina e farsi qualche Km per cucinare. Beh… razionale come soluzione no?


Tenendo presente anche che qui non si trasporta un pollo arrosto con contorno di patate ma un bimbo ammalato (qualche volta anche grave) con un contorno di autista, ambulanza, infermieri, alcune volta il pediatra, altre i rianimatori e altre volte Dio solo sa chi.


I nostri cortigiani il loro compito lo hanno zelantemente eseguito: hanno chiuso così come il Re ha deciso, il resto poco importa. In compenso, qualche giorno fa, il Cortigian Direttore Generale dell’Agenzia Regionale Sanitaria, Giancarlo Ruscitti, il Cortigian Direttore Sanitario dell’ASL di Lecce, Antonio Sanguedolce, accompagnati (come in ogni corte che si rispetti) dal Poeta che poi è anche Sindaco di Gallipoli Stefano Minerva (legato a Re Emiliano I da legami di Partito Democratico) hanno visitato l’ospedale della “città bella” annuendo e compiacendosi l’un l’altro della scelta presa dal Re di lasciare il primo livello al nosocomio gallipolino.


Da incorniciare la dichiarazione soddisfatta del sindaco poeta: “È giusto mantenere l’ospedale di Gallipoli come unico di primo livello per una sanità del territorio che funzioni”. Che, tradotto vuol dire: che non venga in mente a nessuno di avere ripensamenti su Casarano.  E sì, questo può succede quando si è davvero amici del Re; a Gallipoli un vero amico c’è, a Casarano… evidentemente no (tranne che in campagna elettorale, ovvio).


Antonio Memmi


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Tricase Porto con le quattro frecce

Tra cantieri e carenza di parcheggi, abbiamo seguito umori e trattative in corso per le nuove aree di sosta. Nuovi sensi unici sulla via di Andrano. Novità anche a Marina Serra

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di Lorenzo Zito

Il mese di aprile è stato un primo banco di prova per Tricase Porto, reduce da un inverno all’insegna dei cantieri. La marina è tornata ad accogliere il tempo libero di centinaia di persone che, tra il sole primaverile, le festività ed i lunghi ponti, hanno ripreso a godere del mare e dei servizi che le attività prospicienti offrono. 

Oltre che per i primi bagni, è stata anche l’ora per una parziale riapertura delle aree interdette, durante la stagione fredda, dai lavori con cui l’amministrazione comunale ha progettato il nuovo look del cosiddetto waterfront. Di che interventi si tratti abbiamo già dettagliatamente parlato in passato: dal rifacimento delle aree di sosta in prossimità della rotonda, al rifacimento del tratto in prossimità del mare di via Duca degli Abruzzi (con ricreazione del verde); dalla realizzazione di una nuova area verde sulla falesia alle spalle di Punta Cannone (in prossimità della scogliera nota come “l’Arco”) al dragaggio del porto, passando per la (non ultima)individuazione di nuove aree di sosta, in risposta alla parziale perdita di parcheggi legata ad alcune delle nuove opere.

La finestra pasquale, al netto della riapertura di via Duca degli Abruzzi e dei parcheggi lato rotonda, ha disseminato dubbi nei frequentatori di Tricase Porto, che si interrogano sulla bontà di alcuni interventi e sui pochi posti auto. 

Il tema lavori, in particolare, è finito per essere oggetto del consiglio comunale del 28 aprile, poi andato deserto. La minoranza aveva richiesto chiarimenti sul dragaggio e sulle nuove opere. In particolare dopo lo sversamento in mare di parte della terra delle nuove aiuole di via Duca degli Abuzzi e dell’Arco, evento che ha avuto anche ampia risonanza sui social.

LE ATTIVITÀ (NON) DICONO

Insomma, anche se all’estate manca ancora un mese e mezzo, i riflettori sulla marina sono già accesi. Abbiamo fatto capolino tra i titolari delle attività del posto abbiamo per chiedere se prevale la fiducia o la preoccupazione.

Tra chi non è (o non si rende) reperibile e chi preferisce non rispondere, trapela principalmente un’idea: l’operazione andava fatta prima.

Ci mette la faccia (onore al merito) Daniele Grimaldi, del Menamè, sempre pronto a spendere la propria opinione senza remore: “Sappiamo che l’amministrazione, che ha incontrato noi operatori circa un mese fa, sta lavorando per risolvere le criticità ancora in atto. Ci aspettiamo, in particolar modo per la questione parcheggi, un intervento netto, per non passare dal caos all’emergenza. I tanti progetti dimostrano che su Tricase Porto è stata riposta grande attenzione. Sarebbe un peccato non porne altrettanta sulle esigenze di chi la frequenta”.

DOVE PARCHEGGEREMO?

Dove parcheggeremo quest’estate? Lo abbiamo chiesto in primisal sindaco Antonio De Donno: “La carenza di parcheggi è un dilemma storico di Tricase Porto, che perdura da decenni. A marzo abbiamo pubblicato un avviso affinché privati possano mettere a disposizione delle aree da adibire a parcheggio. Sono già arrivate le prime risposte di alcuni e con altri siamo in fase di colloquio per esaminare la fattibilità delle proposte. Al momento sono già quattro le valutazioni in corso e mi assumo la responsabilità di dire che la nostra amministrazione darà una svolta definitiva alla questione, individuando delle aree di sosta che, a Tricase Porto, saranno ubicate nei pressi del lungomare”.

Mancano le ufficialità e ballano anche diverse trattative. Abbiamo seguito le voci di corridoio e quelle di paese per saperne di più.

Si parla di Mauro Arena tra gli interessati alla partita. Ma l’imprenditore, raggiunto telefonicamente dalla nostra Redazione mentre è all’estero, ha spiegato: “Non posso far altro che offrire un mio parere sulla situazione del porto, dove trovo che gli interventi in essere siano belli e lodevoli nel lungo periodo ma che si sarebbero dovuti prevedere degli accomodamenti preventivi, per non incappare nella situazione di difficoltà di cui si parla. Tuttavia, non posso confermare di aver voce in capitolo nella questione parcheggi: non ne so nulla e non sono coinvolto in nessuna delle valutazioni e delle trattative in atto”.

Nel frattempo, sotto gli occhi di tutti, in via Doria (nella foto in evidenza), alle spalle dei locali che in passato hanno ospitato la Guardia Medica, da qualche giorno sono all’opera delle pale meccaniche. Un terreno è stato ripulito dalla vegetazione spontanea, facendo emergere un’area che ha l’identikit di un parcheggio da diverse decine di posti. Proprietaria ne è la famiglia Pitton. Un giro di telefonate ci conferma una trattativa in stato avanzato per la cessione dell’area ad un imprenditore interessato. Mancheranno pure le firme, ma le ruspe in azione parlano da sè.

Altri terreni chiacchierati, su cui tutto ancora giace, sono in via Duca degli Abruzzi. Proprio in prossimità dell’ex tratto alberato, che con la riqualificazione è rimasto orfano dei vecchi parcheggi, potrebbe nascere un’altra area di sosta per mano di privati. 

Se le proposte son quattro, all’appello ne mancano due, che al momento non fanno capolino nemmeno tra le voci di corridoio.

DUE A MARINA SERRA

Voci che prendono forma invece a Marina Serra, dove il sindaco ha anticipato: “Con tutta probabilità qui avremo due parcheggi. Uno a monte della marina ed uno in prossimità del litorale”. In via di definizione quest’ultimo: sorgerà in zona Lavaturo, in quei terreni dirimpetto la scogliera e nascosti da canne e vegetazione (proprietà Cazzato), ed in sostituzione dell’attuale area di sosta (selvaggia) sul piazzale.

TRA RISCHI E OPPORTUNITÀ

Tornando al porto, ha fatto scalpore pochi giorni fa la discesa in mare della terra collocata nelle aiuole appena realizzate. Un effetto prevedibile delle prime piogge, hanno detto in tanti. La pensa così anche il primo cittadino, che ha spiegato: “Avevamo preannunciato questo rischio all’Ufficio Tecnico, che ora sta predisponendo una variante al progetto, eredità della precedente amministrazione. Verranno realizzati degli argini e dei terrazzamenti per evitare che quanto successo possa riaccadere”.

NUOVO SENSO UNICO

Il nuovo belvedere in fase di realizzazione in località Arco, inprossimità di Punta Cannone, è l’altro tema caldo a Tricase Porto in queste settimane. L’opera, non ancora ultimata, non convince tutti. C’è chi rimpiange (anche qui) la possibilità di parcheggiare venuta meno e chi è scettico sull’idea di creare un’area verde esposta all’affaccio sul mare, ed alle conseguenze che le intemperie possono portare. De Donno spiega: “Purtroppo, quello che tutti qui abbiamo sempre utilizzato per parcheggiare non è mai stato un parcheggio autorizzato, e non lo può essere alla luce delle evidenze recentemente emerse. Una parte di quest’area è interessata da un pericolo crollo, per via di un ingrottamento importante. Abbiamo quindi progettato, cogliendo l’opportunità dei fondi del PNRR, di destinare questo posto alla realizzazione di un nuovo belvedere, che sono certo apprezzeremo tutti non appena sarà realizzato. Le condizioni della falesia non permettono di mantenere l’accesso dei mezzi a quell’area ed anche il traffico veicolare sulla strada adiacente dovrà subire una variazione: chi arriverà da Andrano svolterà in via Santa Marcellina per procedere verso il porto, mentre il tratto a gomito di via Vittorio Bottego non sarà più a doppio senso ma a senso unico in uscita dalla marina”.

DRAGAGGIO

Infine una battuta sul dragaggio, che tiene col fiato sospeso: “Le lungaggini di questo intervento, rientrante in un avviso pubblico regionale, purtroppo si sono rivelate denominatore comune di tutti i porti interessati, non solo di quello di Tricase. Dopo la riunione dei giorni scorsi con i progettisti, a breve partiranno le operazioni e nell’arco di un mese ci verrà consegnato il porto dragato”.

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751 posti di lavoro e 204 annunci: il report di Arpal Puglia

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it…

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In vista della prossima apertura di un nuovo punto vendita a Galatina, “Piazza Italia”, è alla ricerca di tre commessi o commesse di vendita. Le selezioni si svolgeranno mercoledì 7 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, presso gli uffici del Centro per l’Impiego di Galatina, in via Vito Vallone 25, alla presenza dei recruiter aziendali. La selezione è rivolta a candidati con preferibile esperienza nella vendita al dettaglio. Le figure selezionate si occuperanno di esposizione e sistemazione della merce, rifornimento degli scaffali, assistenza ai clienti durante l’acquisto e gestione della cassa.

È previsto un contratto di lavoro a tempo determinato full time, con orario spezzato (mattina e pomeriggio) e possibilità di stabilizzazione futura. Chi è interessato può partecipare al recruiting day presentandosi il 7 maggio al Centro per l’Impiego di Galatina. È inoltre necessario inviare, entro il 6 maggio 2025, il modulo di candidatura all’indirizzo email: ido.galatina@arpal.regione.puglia.it. Il modulo è scaricabile al seguente link: https://tinyurl.com/candidatigalatina. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il CPI di Galatina al numero 0836/1909018 o scrivere a ido.galatina@arpal.regione.puglia.it.

Sono 751 le posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce, distribuite in 204 annunci attivi. È quanto emerge dal 14° Report settimanale di ARPAL Puglia, che fotografa un mercato del lavoro vivace e in crescita, con offerte che spaziano tra i principali settori produttivi del territorio. A trainare il mercato del lavoro è ancora una volta il settore turistico che offre 284 opportunità, a testimonianza del suo ruolo centrale nell’economia locale.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

https://drive.google.com/file/d/1cLCYz7r9-QqW_UufuQlxgqqrK1Vf0WWu/view?usp=sharing 

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Anticipo d’estate per il ponte dl 1° maggio

Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone…

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Secondo 3bmeteo: “Nei prossimi giorni anticiclone subtropicale con sole prevalente e netto rialzo termico; primi picchi di 28-30°C”.

“Sta per concludersi la lunga fase instabile che ha caratterizzato l’Italia in questa primavera decisamente turbolenta. Nei prossimi giorni tornerà ad espandersi l’anticiclone subtropicale, ripristinando condizioni in prevalenza assolate su gran parte dello Stivale”.

“Non solo ampio soleggiamento ma anche netto aumento delle temperature per il Ponte del 1 maggio” – prosegue Ferrara di 3bmeteo – “sperimenteremo un vero e proprio anticipo d’estate con temperature più tipiche del mese di giugno e ben sopra le medie del periodo. Già giovedì 1 maggio si potranno sfiorare picchi di 27-28°C”.

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