Attualità
Quattro nuovi corsi di laurea per Unisalento
Management digitale; Scienze motorie e dello Sport; Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie; Ingegneria delle Tecnologie Industriali. Zara: “Risultato frutto di duro lavoro. L’offerta formativa apre nuovi scenari e offre al Salento affascinanti opportunità”

L’offerta formativa dell’Università del Salento si arricchisce per il prossimo anno accademico 2018/19 di quattro nuovi corsi di studio, finalmente formalmente accreditati da ANVUR e MIUR.
Corso di laurea triennale in “Management digitale”
Proposto dal Dipartimento di Scienze dell’Economia, è un percorso formativo profondamente innovativo nel campo dell’economia che ha l’obiettivo di formare profili professionali che esprimono competenze manageriali legate alle ICT (Information and Communication Technology) nei settori industriali e nelle pubbliche amministrazioni.
Il percorso formativo integra conoscenze e competenze di carattere aziendale, economico e giuridico, finalizzate alla gestione dei profondi mutamenti che l’introduzione delle tecnologie digitali ha generato nei modelli organizzativi d’impresa e di competizione sui mercati.
Inoltre, acquisendo specifiche competenze informatiche e quantitative, il laureato sarà in grado di raccogliere ed elaborare la grande mole di dati che l’economia digitale mette a disposizione, utilizzandola a fini strategici nella gestione di impresa e nelle sfide di mercato.
Corso di laurea triennale in “Scienze motorie e dello Sport”
Proposto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, il corso è finalmente operativo anche nell’Università del Salento in collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Bari. Prevede l’acquisizione delle conoscenze anatomiche, biochimiche, biomeccaniche, fisiologiche e l’apprendimento delle tecniche motorie e sportive.
Il corso fornisce anche le basi pedagogiche per condurre programmi di attività motoria e sportiva a livello individuale e di gruppo, finalizzate al mantenimento e potenziamento del benessere psicofisico della persona.
Il laureato in Scienze Motorie e dello Sport avrà competenze per svolgere attività professionali in strutture pubbliche e private o in organizzazioni sportive e ricreativo-sociali, con particolare riferimento alla conduzione, gestione e valutazione di attività motorie finalizzate alla prevenzione e al mantenimento del benessere psico-fisico mediante la promozione di stili di vita attivi.
Per questo corso è stato ottenuto l’accreditamento condizionato da parte dell’ANVUR, ossia la richiesta di investire con docenza nel settore M-EDF, cui si ottempererà nell’arco del triennio con l’apporto fondamentale dell’Università di Bari.
Corso di laurea triennale in “Ingegneria delle Tecnologie Industriali”
Proposto dal Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, rappresenta un’assoluta novità nel sistema universitario nazionale in quanto è un “corso di laurea sperimentale ad orientamento professionale”, una categoria di corsi di studio avviati per la prima volta in Italia a partire dall’anno accademico 2018/19. In Italia ce ne sono solo 14, su un totale di circa 4500 corsi di studio complessivi.
L’Università del Salento ha accettato sin da subito di far parte di questa sperimentazione nazionale che prevede, su preciso input ministeriale e governativo, di avviare anche in Italia, una formazione terziaria professionalizzante, al pari di quanto già accade, da molto tempo, in altri Paesi europei, tra cui Francia e Germania.
Il corso mira essenzialmente a formare tecnici laureati professionisti che possano trovare occupazione nell’ambito di ordini e collegi professionali, negli uffici tecnici di aziende produttive e di servizio.
I principali sbocchi professionali dei laureati in Ingegneria delle tecnologie industriali sono quindi legati alla libera professione e all’impiego nei sistemi industriali.
Corso di laurea magistrale in “Governance euro-mediterranea delle politiche migratorie”
Proposto dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, affronta il delicato e quanto mai attuale aspetto della governance dei fenomeni migratori preoccupandosi di definire nuove figure professionali in grado di cogliere e conseguentemente di gestire la complessità di tutti questi aspetti.
Lo scopo è di definire nuove strategie che, da un lato, tengano conto dei diversi profili – giuridici, sociali, economici, storici e geografici – coinvolti; e dall’altro, siano finalizzate a realizzare società inclusive, consapevolmente interetniche e interculturali.
Gli sbocchi occupazionali che il corso intende garantire sono diversi ed investono il piano locale, nazionale e sovranazionale.
I suoi laureati potranno infatti accedere alle istituzioni pubbliche nei ruoli di funzionari e dirigenti amministrativi in ambito ministeriale, regionale, locale; ai quadri delle istituzioni sovrastatali con funzioni di elevata responsabilità (Unione Europea, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, Consiglio d’Europa); alle organizzazioni non governative attive in campo umanitario; ed infine alle cooperative che lavorano nel settore dell’accoglienza e dell’integrazione.
“Finalmente è stata sciolta la riserva da parte dell’ANVUR e del MIUR“, commenta il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara, “ed è ora ufficiale l’accreditamento di tutti e quattro i nuovi corsi di studio che avevamo proposto. Le attività formative partiranno da ottobre 2018. Un buon successo per la nostra Università che ha ottenuto l’accreditamento di un numero di corsi di studio doppio rispetto a quello che le sarebbe spettato sulla base della sua dimensione (solo 2 nuovi corsi di studio).
Il merito va certamente ai Dipartimenti che hanno lavorato sodo per assicurare la qualità delle proposte formative ampiamente apprezzate da CUN, MIUR e ANVUR. Personalmente ho seguito le proposte nel loro iter approvativo a Roma al fine di fornire i dettagli e i chiarimenti necessari prima dell’approvazione.
Il percorso non è stato affatto facile – ci sono sedi in Italia che non hanno avuto tutti i nuovi corsi di studio accreditati – ma per noi tutto si è concluso positivamente.
Questa sfida vinta è il simbolo di un Ateneo in forte crescita che si presenta con un’offerta formativa che apre nuovi scenari e offre opportunità al Salento. Spero che la cittadinanza e le altre Istituzioni del territorio sappiano cogliere gli sforzi e l’impegno che la comunità accademica sta investendo per qualificare ulteriormente il nostro capitale umano”.
Attualità
Il Mezzogiorno inizia a Tricase
Presentato il nuovo libro di Uli Weber, fotografo internazionale che firma con questo volume un intenso omaggio al Sud Italia. Accompagnano le immagini, i testi della Premio Oscar e salentina d’adozione, Helen Mirren. e di Denis Curti, storico e critico della fotografia. Parte del ricavato del volume sarà destinato a sostenere le attività di Save the Olives

Un viaggio per immagini che si snoda dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo, restituendo la forza dei contrasti che rendono unico il Mezzogiorno.
Scorci di armonia assoluta convivono con segni di disarmonia e abbandono; paesaggi naturali incontaminati si alternano a tracce antropiche e urbane.
È in questo equilibrio precario e affascinante che Weber trova la sua cifra poetica, capace di trasformare il paesaggio in emozione e di rivelarne la dimensione simbolica.
La sua fotografia si muove al di là dei cliché turistici per restituire un Grand Tour contemporaneo, un racconto iconografico che invita a guardare oltre la superficie, a cogliere il legame profondo fra l’uomo e il suo ambiente. Protagonista assoluta è la luce, che ora incide la realtà con precisione chirurgica, ora avvolge i luoghi in atmosfere sognanti.
«Questo libro vuole essere il mio omaggio all’Italia, Paese che amo e in cui vivo per buona parte dell’anno, e in particolare a quel Mezzogiorno che mi ha fatto innamorare 20 anni fa quando ho comprato la mia casa pugliese dove tutt’ora risiedo nella stagione estiva», spiega Uli Weber, «un Sud al cui fascino concorrono egualmente “pregi e difetti”, l’armonia assoluta di alcuni scorci e altresì la totale disarmonia di altri, in un contrasto che a mio modo di vedere ne caratterizza l’Unicità. Attraverso le migliaia di chilometri percorse, ho cercato di cogliere con la mia macchina fotografica un Mezzogiorno inedito, e al contempo familiare, in cui ciascuno di noi ritrova tracce di esperienze personali, o visioni inconsuete di posti conosciuti».
Ad accompagnare le immagini, i testi di Helen Mirren, attrice Premio Oscar e impegnata con l’associazione Save the Olives, che in Puglia combatte la devastazione degli ulivi secolari causata dalla Xylella, e di Denis Curti, storico e critico della fotografia, che offre le chiavi di lettura di un’opera sospesa fra poesia e testimonianza.
Parte del ricavato del volume sarà destinato a sostenere proprio le attività di Save the Olives, contribuendo concretamente alla salvaguardia di un patrimonio naturale e culturale unico.
Queste le parole di Helen Mirren, presente al lancio del libro: «Credo che nessuno possa dimenticare il primo incontro con i monumentali alberi secolari della Puglia. La loro presenza è travolgente. La loro forza immobile nasce dal movimento costante di centinaia, a volte migliaia di anni. Le loro intricate forme scultoree, opera della terra, del vento, del sole, della pioggia e delle mani dell’uomo che si è preso cura di loro nel corso dei secoli, fanno di ciascuno di essi un individuo, una testimonianza del legame tra uomo e natura. E ora questi testimoni della nostra storia sono sotto una terribile minaccia. Un batterio chiamato Xylella si sta diffondendo da circa dieci anni: partito da un piccolo angolo della punta più meridionale della Puglia, prosegue la sua marcia distruggendo tutti gli ulivi sul suo cammino, giovani e antichi. Dobbiamo fare appello alla nostra grande immaginazione umana, alle nostre conoscenze e alla nostra esperienza per salvare questo patrimonio».
«Il mio sentito ringraziamento a Uli Weber», conclude The Queen, «il cui straordinario libro cattura il fascino dell’Italia meridionale attraverso le sue fotografie, portando ulteriore attenzione internazionale alla piaga degli ulivi del Salento».
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Attualità
Tartarughe curate e rimesse in mare
Erano state ripescate lungo la costa di Leuca con problemi di galleggiamento che le mettevano a serio rischio. La reimmissione in natura importante per la conservazione della biodiversità marina

Due tartarughe marine affette da gravi problemi di galleggiamento, curate presso il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, sono state liberate in località Rivabella, a Gallipoli.
I due esemplari erano stati recuperati lo scorso agosto lungo la costa di Leuca, da un’unità navale del Corpo impegnata in un ordinario servizio di vigilanza e controllo del litorale.
Entrambi gli animali presentavano anomalie nel galleggiamento, che li esponevano a un elevato rischio di collisione con le imbarcazioni in transito.
Il recupero e la gestione delle operazioni sono stati resi possibili anche grazie al prezioso supporto logistico e operativo fornito dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli, che ha messo a disposizione uomini e mezzi per facilitare le fasi di intervento in mare e garantire il trasporto in sicurezza degli esemplari fino al Centro di Recupero.
Dopo il soccorso, le tartarughe sono state sottoposte a esami diagnostici approfonditi presso il Centro, tra cui indagini radiologiche ed ecografiche, per escludere la presenza di corpi estranei e per valutare lo stato dell’apparato respiratorio.
La reimmissione in natura rappresenta un risultato significativo per la conservazione della biodiversità marina e testimonia l’efficacia della sinergia tra enti scientifici, forze dell’ordine e istituzioni pubbliche, impegnati in prima linea nella difesa dell’ambiente.
L’operazione conferma inoltre il ruolo attivo della Guardia di Finanza nella protezione degli ecosistemi marini, un impegno che si affianca ai compiti di polizia del mare, contribuendo in modo concreto alla tutela della fauna e della flora del nostro territorio costiero.
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Attualità
Consigliere supplente, Blasi non ci sta
Il consigliere regionale salentino: «Sono contrario all’introduzione. Non è in linea con il ridimensionamento dei costi e tentare di portare il numero degli eletti a 58 non sarebbe opportuno»

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Il Consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Blasi si schiera contro l’introduzione nell’ordinamento regionale della figura del consigliere supplente:
«Non sosterrò alcuna ipotesi di introduzione del consigliere supplente. Abbiamo trascorso l’ultimo decennio a ridimensionare i costi di funzionamento degli organi politici, raggiungendo un equilibrio sostenibile. Andare ad alterare nuovamente questo equilibrio, con un aumento dei costi della politica non mi pare sia un’urgenza dei pugliesi», sottolinea il consigliere di Melpignano.
«Secondo la norma nazionale, modificata appena un mese fa», prosegue, «saremmo dovuti passare a 40 consiglieri. Restare a 50 è stata, a mio avviso, una scelta positiva, per ragioni di rappresentanza territoriale. Tentare però, oggi, di portare il numero degli eletti a 58 non è opportuno».
«Inoltre», insiste il consigliere regionale salentino, «il fatto che gli assessori regionali conservino le funzioni di consigliere garantisce la loro presenza in Aula e preserva un più solido collegamento tra Giunta, Consiglio e gruppi consiliari di maggioranza. Un distacco, in questo senso, non è auspicabile».
«Dunque», conclude Sergio Blasi, «se dovesse palesarsi in Consiglio un provvedimento per l’introduzione del Consigliere supplente, il mio voto sarà contrario».
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